CITTÀ E CATTEDRALI
PIEMONTE E VALLE D'AOSTA

Aumenta dimensione carattere A+

Il significativo patrimonio culturale ecclesiastico del Piemonte e delle Valle d’Aosta è stato interessato, nel recente passato, da importanti lavori di studio, restauro e manutenzione straordinaria, con il virtuoso concorso della Chiesa, degli Enti pubblici, delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e delle comunità locali.
Rendere praticabile anche attraverso la rete a pellegrini e visitatori questo patrimonio è l'obiettivo del Portale "Città' e Cattedrali”, che intende mettere a sistema la valorizzazione di luoghi di storia e di arte sacra aperti e fruibili, arricchendoli con itinerari di visita geografici e tematici, corredati da ampie descrizioni.
Il portale “Città e Cattedrali” rappresenta una piattaforma fondamentale nel processo di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico di Piemonte e Valle d’Aosta e si candida a diventare nel tempo una vera e propria porta d’ingresso digitale: uno spazio di presentazione e di interpretazione nel quale, in un’unica visione d’insieme, si possano cogliere le specificità e le chiavi di lettura storico-artistiche e liturgico-devozionali dei luoghi, per un’esperienza di visita consapevole.
Motore ed elemento fondamentale del sistema di fruizione del grandissimo numero di siti culturali ecclesiastici, concentrati nei centri urbani o diffusi sul territorio, sono i volontari, che si sono formati e sono maturati nella consapevolezza del percorso di crescita delle comunità locali e nel senso di appartenenza dei beni culturali e del paesaggio. Grazie al loro costante contributo e al lavoro degli uffici culturali diocesani sarà possibile il completamento e l’aggiornamento del portale “Città e Cattedrali”.

Azzera

Itinerari

La Strada delle Alpi

La strada delle Alpi, corre lungo i valichi alpini che la Sindone percorse più volte al seguito della corte sabauda: nel corso del Medioevo, infatti, le corti erano spesso itineranti per ragioni di ordine militare, politico ed economico. Già nel1476 Jolanda di Savoia, moglie del duca Amedeo IX il Beato, attraversò le Alpi portando con sé le reliquie della cappella di Chambery, e verosimilmente anche la Sindone. Si è propensi a ritenere che questo primo spostamento possa essere avvenuto attraverso la Valle di Susa, anche se, per motivi di segretezza che rendono rara la documentazione, i percorsi del lenzuolo, prima del suo definitivo trasferimento a Torino, sono circondati da un’affascinante aura di mistero.
In Valle di Susa si potranno visitare l’Abbazia di Novalesa: fondata nel 726 per volere del patrizio merovingio Abbone, governatore di Susa e della Maurienne, l’abbazia è una delle più antiche dell’arco alpino occidentale. Le testimonianze artistiche ed architettoniche più antiche sono costituite dalle quattro cappelle site all’interno della cinta abbaziale (fra cui la Cappella di Sant'Eldrado, con affreschi di grande valore artistico datati al 1096-1097, recanti scene della vita dei Santi Eldrado e Nicola e il Pantocratore), databili tra l’VIII e l’XI secolo.
Sempre in Valle di Susa si trova la Sacra di San Michele, monumento simbolo del Piemonte, fondata tra il 983 e il 987, fu uno dei più importanti centri della cultura monastica benedettina europea. San Carlo Borromeo dopo l’ostensione del 1578, passò a visitare la Sacra, che si erge in posizione strategica all’imbocco della Valle di Susa, sulla cima del monte Pirchiriano (m.962). Altri luoghi dal visitare in Valle sono la cattedrale di Susa, il Santuario Madonna dei Laghi ad Avigliana, che contiene un affresco dedicato al sacro telo e la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso a Buttigliera Alta, sorta a partire dal 1188 per volere dei canonici dell’ordine di Sant’Antonio di Vienne, i quali si dedicarono all’assistenza dei pellegrini sulla Via Francigena e alla cura dei malati di herpes zoster (il “fuoco di Sant’Antonio”). L’interno, riccamente affrescato, ha visto all’opera Giacomo Jaquerio, attivo nella prima metà del ‘400 e annoverato come il più importante promotore del gotico internazionale in Piemonte. Da segnalare anche il pregevole polittico della Natività con i Santi Rocco, Sebastiano, Antonio abate e Bernardino da Siena, realizzato nel 1531 da Defendente Ferrari, cui fa da corredo una predella decorata con scene della vita di Sant’Antonio abate.

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