Chiese a porte aperte Share Tweet il mio itinerario ?
Cattedrale di Santa Maria Assunta
Diocesi di Ivrea ( sec. V; X; XIX )
Via San Savino, Ivrea
Il reperimento di resti romani durante l'edificazione della facciata ottocentesca del duomo, testimoniano la presenza di un tempio romano già nel I secolo a.C., che fu poi trasformato in chiesa cristiana tra il IV e il V secolo, quando venne istituita la diocesi di Ivrea. Questa chiesa presentava una pianta basilicale tipica delle chiese paleocristiane.
La decisione di ingrandire ed abbellire la struttura venne assunta dal vescovo Warmondo all’inizio del XI secolo. Della costruzione originaria si sono conservate alcune parti: l'abside, le due torri campanarie, il deambulatorio alle spalle del coro e la parte più antica della cripta. Tali strutture costituiscono una delle principali testimonianze dell'architettura romanica in Canavese.
Nel corso della ricostruzione avvenuta nel XII secolo, la cattedrale cambiò profondamente la propria fisionomia, adottando una pianta assai più simile a quella odierna. Il presbiterio fu spostato all’estremità ovest della navata, mentre il portale d’accesso sul lato est. Si eseguì il rifacimento delle navate, fu creato un transetto ed edificato un tiburio sull'incrocio del transetto con la navata centrale.
Tra il XIII ed il XV secolo si assistette ad ammodernamenti dell'apparato decorativo, come testimoniano gli affreschi visibili all'interno della cripta, lungo la scala di accesso al deambulatorio e nel deambulatorio stesso.
Il vescovo Bonifacio Ferrero nel 1516 fece edificare una nuova facciata con un portico in stile bramantesco che sostituì l'antica facciata romanica. Nel 1854 la facciata venne nuovamente sostituita con l’attuale facciata neoclassica, eseguita dall’architetto Gaetano Bertolotti su modello palladiano, prolungando la navata di una campata.
Le trasformazioni più profonde ebbero luogo verso la fine del Settecento, quando il vescovo Ottavio Pocchettini incaricò l'architetto Giuseppe Martinez di ristrutturare l'edificio in stile tardo barocco; tale intervento modificò dimensioni ed impostazione dell’edificio.
Entrando nel duomo si è immersi in strutture tardo barocche caratterizzate da alte lesene, archi delle navate sostenuti da coppie di colonne e di pilastri con capitelli corinzi, stucchi e una cupola ellittica che maschera il tiburio. Dalla navata centrale, è possibile osservare il presbiterio con l’altare marmoreo, voluto dal vescovo Vittorio De Villa a metà Settecento, ed il coro con gli stalli dipinti da Carlo Cogrossi. Al termine della navata sinistra si accede alla cappella più importante del duomo, costruita tra il 1761 ed il 1763, che ospita le reliquie di San Savino, patrono di Ivrea. Sopra l'altare è posta una pala di Claudio Beaumont (pittore piemontese) che raffigura San Savino inginocchiato di fronte alla Madonna col Bambino, con a fianco i martiri tebei Besso e Tegolo, mentre in basso una coppia di angioletti srotola la Sacra Sindone.
Scendendo nella cripta si nota subito la differenza tra la zona più recente (XII secolo) e quella più antica (fine X – inizio XI secolo). Quest'ultima area ha volte sostenute da pilastri e colonne di foggia differente, rozzamente tagliate; al centro è posto il sarcofago romano di Caio Atecio Valerio che funzionò per secoli come urna funeraria per le reliquie di San Besso. L’affresco più antico, databile al XIII secolo, raffigura una Madonna col Bambino tra un santo vescovo ed un santo monaco. La Madonna riecheggia iconografie bizantine, mentre la figura del santo vescovo ha portamento e fierezza.
Lungo la scala che porta al deambulatorio, invece, si osserva un interessante affresco con il Miracolo di una resurrezione compiuta dal Beato Pietro di Lussemburgo, dipinta da un ignoto pittore della seconda metà del XV secolo. Proseguendo lungo il deambulatorio incontriamo, inglobati nel muro dell'abside, colonne e capitelli che furono già utilizzati nella costruzione della chiesa di fine IV – inizio V secolo. Tra tali colonne si nota anche la lapide che ricorda la ristrutturazione warmondiana, coeva alla ristrutturazione stessa.
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Il bene sarà visitabile negli orari indicati salvo celebrazioni liturgiche
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Info
- cattedrale
- Cattedrale di Ivrea
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- Ivrea
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- Cattedrali
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- Via San Savino, Ivrea
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