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Chiesa di San Bernardino

Diocesi di Ivrea ( sec. XV )

via Guglielmo Jervis 380, 10015 Ivrea (Torino)

La chiesa di San Bernardino e l’annesso convento si trovano immersi nell’area verde di Ivrea, al centro della zona industriale Olivetti, un tempo nota come regione de “La Crosa”, poco fuori la città. Al 14 settembre 1455 risale la posa della prima pietra di costruzione del convento con annessa chiesa, benedetta dal vescovo Giovanni di Parella, come ricorda una lapide di marmo collocata nella parete sinistra. L’antico complesso conventuale comprendeva oltre alla chiesa con la clausura, il dormitorio, l’infermeria, la foresteria e le officine. Al momento della consacrazione nel 1457, la chiesa consisteva in una sola navata a pianta quadrangolare con volta a crociera e un solo altare. L’ampia partecipazione dei fedeli rese necessario un ampliamento dell’edificio che terminò nel 1465 con il prolungamento della navata originaria, l’erezione di un tramezzo e di due cappelle laterali dedicate alla Vergine e alla Maddalena. L’edificio assumeva così l’aspetto caratteristico delle chiese conventuali con la separazione della zona destinata alle funzioni dei religiosi da quella a cui potevano accedere i laici. Le fortune del convento decadono già nel corso del Seicento, quando gli Osservanti furono cacciati dai frati francescani Riformati. A partire dall’inizio del Settecento sino alla conquista napoleonica e all’abolizione delle proprietà ecclesiastiche, il complesso fu ripetutamente utilizzato come accampamento delle truppe militari e in seguito come deposito agricolo, con conseguente rovina di tutti gli edifici, compresa la chiesa adibita a granaio. Nel 1907 l’intera zona fu acquistata dall’ingegnere Camillo Olivetti che tra il 1955 e il 1958 promosse il recupero complessivo della chiesa con il ripristino dell’originaria struttura architettonica e il restauro degli affreschi che ornano le pareti interne. Tra questi si impone il ciclo pittorico con le Storie della vita e Passione di Cristo che occupa interamente il tramezzo sul lato un tempo rivolto verso la chiesa pubblica. Sono opera di Giovanni Martino Spanzotti, artista riscoperto solo nel secolo scorso ma che si configura come punto di riferimento essenziale nello sviluppo dell’arte rinascimentale in Piemonte, permeato di influssi padano-lombardi, francesi e suggestivi echi fiamminghi. I venti affreschi con i momenti salienti della vita di Gesù sono disposti intorno al grande riquadro centrale con la Crocifissione. Realizzati tra il 1488 e il 1495, rivelano l’altissima cultura prospettica dell’artista, in linea con le più innovative tendenze culturali di ambito milanese. Sui due pennacchi centrali trovano posto il Giudizio Universale e uno spaccato dell’inferno con i dannati sottoposti alle più svariate torture, mentre sui due pilastri sottostanti sono raffigurati San Bernardino e Cristo come Imago Pietatis. Completa la decorazione la cacciata dal Paradiso terrestre e uno scorcio del Purgatorio sui due semi pennacchi laterali. Il soffitto ligneo cassettonato, in parte restaurato e in parte rifatto, è conforme alla struttura originaria.

Le scene della vita di Cristo sono le più diffuse nell’arte di matrice Cristiana. Gli episodi ritratti sono tratti dai Vangeli canonici e tracciano la vicenda terrena del Cristo dall’Annunciazione dell’angelo alla Vergine fino all’Ascensione. A corredo delle scene della vita del Cristo e a corredo del percorso di salvezza annunciato dal Vangelo spesso è ritratto il Giudizio Universale, il quale è molto spesso ritratto al fondo delle navate delle chiese, presso l’uscita, a ricordare ai fedeli ciò che li attenderà alla fine dei tempi.
All’interno della cappella di San Bernardino, antico convento francescano, sono presenti anche raffigurazioni di santi francescani quali Chiara, Francesco, Bernardino da Siena, rivestiti del saio e dei relativi attributi (crocifisso, stigmate, trigramma IHS) e di sante il cui culto è molto diffuso nell’ambito del Cristianesimo sia occidentale che orientale: Santa Caterina d’Alessandria, Santa Barbara. E’ infine presente la raffigurazione di San Ludovico di Tolosa, presentato con i paramenti vescovili e un manto blu trapunto di gigli di Francia.

Link esterni
Accessibilità
Lun-Sab chiuso
Dom 15:00 - 18:30

Il bene è aperto da Aprile a Ottobre, la prima e la terza domenica del mese dalle ore 15.00 alle ore 18.30

Il bene sarà visitabile negli orari indicati salvo celebrazioni liturgiche

Info

cattedrale
Cattedrale di Ivrea
diocesi
Ivrea
tipologia edificio
Chiese e comunità parrocchiali
indirizzo
via Guglielmo Jervis 380, 10015 Ivrea (Torino)

Servizi

accessibilità
sconosciuto
accoglienza
sconosciuto
didattica
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accompagnamento
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punto ristoro
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