Chiese a porte aperte Share Tweet il mio itinerario ?
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano
Diocesi di Asti ( sec. XV; XVIII )
Corso Roma, 1, 14015 San Damiano d'Asti
Nel 1275 nel corso dell'invasione del Piemonte da parte di Carlo di Angiò, gli astesi, dopo aver cacciato gli invasori, distrussero i castelli di Gorzano, Castelnuovo, Lavezzole e Marcellengo situati nella valle del Borbore e in un luogo ove era una cappella con il titolo di San Damiano fondarono l'omonima roccaforte costringendo gli uomini dei castelli distrutti ad abitarvi. Una torre circolare dell'antica cinta muraria è ancora visibile ed è stata adattata in seguito a torre campanaria per la chiesa Parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano. Non si conosce la data di edificazione dell'attuale chiesa, che risalirebbe a prima della seconda metà del XV secolo, e la cui facciata, prima della costruzione dell'adiacente Confraternita dell'Annunziata nel XVI sec, si rivolgeva a ponente mentre ora si sviluppa a sud longitudinalmente alle navate. Al Quattrocento risalirebbe il coro, la parte più antica dell'edificio che venne ristrutturato più volte perdendo unitarietà nello stile architettonico.
La facciata è intonacata ed affrescata negli sfondati principali con la raffigurazione dell'Immacolata Concezione; asimmetrica è scandita dalla presenza di lesene; terminante con frontone semicircolare realizzato in asse con il portale di accesso, Il prospetto è caratterizzato da un ampio rosone quadrilobato che interrompe l'attico. Due nicchie ospitano le statue di San Cosma e di San Damiano, fratelli martiri.
La torre campanaria, dotata di cinque campane, nel 1815, grazie alle offerte dei fedeli ed alla cura del prevosto Bussolino, fu portata a maggior altezza, come si legge da una tavoletta posta sulla scala della medesima.
All'interno la chiesa ha un impianto a tre navate con sei cappelle laterali delle quali cinque sono lungo la navata sinistra e mostra nella volta della navata centrale affreschi di Luigi Morgari dell’inizio del XX secolo, raffiguranti i santi Cosma e Damiano che guariscono miracolosamente i malati e, sull’arco trionfale, il SS. Sacramento con intorno san Tommaso d’Aquino, san Silvestro, sant’Agostino, san Leone Magno e san Girolamo.
Tra le cappelle si ricorda la terza cappella, dedicata all'Immacolata Concezione, che venne costruita nel 1732 ampliando quella preesistente più piccola e costruendo la cupola di copertura decorata dai fratelli Pozzi di Bergamo con scena dell'Apocalisse, e fu aumentata, nel 1887, la decorazione dorata a cura di Prevosto Teologo Giovan Battista Sardi; la cappella contiene affreschi realizzati da Luigi Morgari nel 1895 raffiguranti Sant'Anna e San Gioacchino a destra dell'altare ed a sinistra Pio IX che proclama il dogma dell’Immacolata Concezione di Maria. Si segnalano inoltre la cappella intitolata al Crocifisso, con statua in legno dorato e dipinto di Cristo crocifisso, opera di scultore piemontese della prima metà del XVII secolo e la cappella intitolata alla Madonna del Carmine e Sant'Orsola con due affreschi ai lati dell'altare, opera dei fratelli Pozzi e della loro scuola, rappresentanti scene della vita di sant’Orsola.
Meritano di essere ricordate le tavole della Via Crucis in lastre di rame del Morgari, l’altare maggiore di marmo ed il pulpito ottocentesco, capolavoro di arte scultorea.
Intorno agli anni trenta del Novecento vennero realizzati interventi di restauro interno ed esterno, venne demolito il tetto della navata laterale in corrispondenza della facciata, realizzata la terrazza, le due scalinate e lo zoccolo in granito di Alzo.
La confraternita dell’Annunziata, in contiguità con la chiesa parrocchiale, anticamente si chiamava dei Disciplinati di Maria, e risale al secolo XV. La chiesa primitiva della Confraternita era un piccolo oratorio con il titolo di S. Maria, situato nel quartiere di Marcellengo, accanto alla chiesa parrocchiale di S. Vincenzo. Troppo angusto e pericolante, con l’autorizzazione del Vescovo di Asti, venne abbattuto e se ne eresse un altro accanto alla parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano di fronte al Borghetto. Venne successivamente completato in modo che la sua forma attuale si può far risalire al 1696. La chiesa resta a ponente della chiesa parrocchiale con facciata a mezzogiorno in modo da formare quasi un solo edificio; la facciata porta nel mezzo un affresco dell’Annunziata; all’interno la navata è unica con altare di marmo nel presbiterio e coro posteriore; nei fianchi vi sono due cappelle, una dedicata a S. Apollonia ed una all’Addolorata.
Le foto degli interni sono di Franco Rabino tratte dal libro Tra gotico e neogotico: le chiese parrocchiali astigiane, Banca C.R. Asti, 2012.
La festa liturgica dei Santi Cosimo e Damiano ricorre il 27 settembre e si festeggia a San Damiano nell'ultima domenica di settembre. Dei due santi si parla più per fama che per devozione; pochissime sono le notizie storicamente certe, ma certa è la loro fama in Oriente dove vennero dedicate loro molte chiese, fama che si diffuse successivamente anche in Occidente. I due fratelli, ammaestrati nell’arte della medicina, cacciavano tutte le infermità, non solamente dagli uomini, ma anche dalle bestie, non chiedendo compenso; essendo cristiani e guarendo in << in grazia dello Spirito Santo>>, furono accusati di stregoneria e martirizzati da Diocleziano per decapitazione. I due Santi vennero presi come protettori di una famosissima famiglia, quella dei Medici protettori di Firenze, così nel Quattrocento, attorno alla loro memoria si ebbe la fioritura dell’arte e dell’iconografia, facendo a gara quasi tutti gli artisti della corte medicea nel rappresentarli nella maniera più bella.
All’interno della chiesa ai lati del presbiterio, in riferimento ai due martiri, sono visibili due tele di fine Ottocento di ambito torinese che ripercorrono la condanna al martirio e la decollazione.
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La S. Messa prefestiva è celebrata tutto l'anno nell'adiacente chiesa confraternale dell'Annunziata alle ore 17.
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