Chiese a porte aperte Share Tweet il mio itinerario ?
Chiesa di Santa Maria della Porta
Diocesi di Torino ( sec. XVII; XVIII )
Via Santa Maria, 12035 Racconigi (CN)
Ai margini del centro storico di Racconigi sorge uno dei preziosi gioielli barocchi della città: la chiesa di Santa Maria della Porta, la cui origine si deve alla volontà dei racconigesi di rendere grazie alla Madonna per la cessazione della peste del 1630. A onorare il ringraziamento vi era sotto l’antica porta di Santa Maria un affresco, poi sostituito da un dipinto, raffigurante la Vergine col Bambino, risparmiato dalla distruzione delle mura e delle porte della città. Per dare all’opera degna collocazione, la comunità decise dapprima di adattare a chiesa una costruzione diroccata del quartiere, per giungere nel 1650 all’erezione di un nuovo edificio.
Grazie alla munificenza del nobile Giò Angelo Spada, il cui stemma campeggia sull’arcone centrale, la chiesa fu decorata con sfarzosi stucchi che incrostano integralmente il soffitto a botte. Sulle pareti laterali sono disposti sei grandi quadri raffiguranti la Nascita della Madonna, lo Sposalizio della Vergine, l’Adorazione dei Magi, la Presentazione al Tempio, la Circoncisione e la Fuga in Egitto attribuiti a Giovanni Battista Pozzo. L’altare maggiore racchiude entro un medaglione in marmo nero di Frabosa l’antico quadro della Madonna del latte recuperato dall’abbattimento della porta medievale. L’altare destro è dedicato a Sant’Elisabetta, quello sinistro alla Visitazione. La preziosa sacrestia conserva numerosi dipinti ed ex-voto donati a Santa Maria della Porta quale segno di ringraziamento per le grazie ricevute.
La Compagnia delle Umiliate
La devozione a Sant’Elisabetta d’Ungheria vive tra l’XVII ed il XVIII secolo un rinnovato momento di vigore. Cara alle duchesse di “Casa Savoia” e alle nobildonne torinesi trova ampia attestazione anche nelle “periferie” della Capitale.
Elisabetta, definita anche “Santa dell’Umiltà”, figlia del re d’Ungheria fu data in sposa a quattordici anni a Ludovico, figlio del re di Turingia. Divenne madre a quindici anni, e vedova a venti. Alla morte del marito, Elisabetta si ritirò in una modesta casa a Marburgo dove a proprie spese fece edificare un ospedale, riducendosi in povertà. Iscrittasi al terz’ordine francescano, offrì sé stessa e tutti i suoi averi agli ultimi, facendosi mendicante e svolgendo umili mansioni. La scelta di povertà scatenò la rabbia dei cognati che arrivarono a privarla dei figli. Morì a Marburgo a soli ventiquattro anni. Canonizzata da papa Gregorio IX nel 1235, è spesso ricordata per il Miracolo delle rose quando, secondo la tradizione, trasformò il pane destinato ai poveri in fresche rose.
Anche a Santa Maria della Porta trovava sede la Compagnia di Sant’Elisabetta, qui eretta nel 1732 col sussidio dell’ospedale cittadino. Le Umiliate, proprietarie di una delle due tribune site all’interno della chiesa, si curavano dell’altare destro, su cui detenevano il patronato. Nel 1854 commissionano un rinnovo dell’ornamentazione allo scultore torinese Gaetano Croce che realizza le due statue in gesso tutt’oggi visibili. Tra le priore della Compagnia, si annoverano importanti nobildonne, come Maria Teresa d’Asburgo di Lorena, moglie di Carlo Alberto di Savoia.
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Arte
Link esterni
Accessibilità
Lun-Dom | 09:00 - 18:00 |
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La chiesa è visibile ogni giorno dalle 9.00 alle 18.00 tramite la bussola della porta centrale protetta da una cancellata. Possibilità di accesso prima e dopo le celebrazioni.
E' disponibile il servizio di visita accompagnata grazie ai volontari culturali. E' necessaria la prenotazione: 267.125105 - prenotazione@chieseaperteracconigi.it
Il bene sarà visitabile negli orari indicati salvo celebrazioni liturgiche
Lun-Mar | 09:00 |
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Mer | - |
Gio | 09:00 |
Ven-Dom | - |
Nel mese di maggio è previsto un calendario di celebrazioni specifico (riferimenti sul sito della parrocchia)
Info
- cattedrale
- Cattedrale di Torino
- diocesi
- Torino
- tipologia edificio
- Chiese e comunità parrocchiali
- indirizzo
- Via Santa Maria, 12035 Racconigi (CN)
- tel
- 0172.85025 (Don Maurilio Scavino)
- parrocchia.racconigimurello@gmail.com
- web
- www.parrocchiaracconigimur
Servizi
- accessibilità
- accoglienza
- didattica
- accompagnamento
- bookshop
- punto ristoro
DOVE DORMIRE NELLE VICINANZE
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