Chapelle Sainte-Marie-Magdeleine de Villa

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Diocesi di Aosta ( sec. XII )

Frazione Favret 1, 11020, Gressan (Aosta),

Située dans un paysage particulièrement remarquable, à quelques kilomètres d'Aoste, l'église Sainte-Marie-Madeleine, ancienne église paroissiale de Villa di Gressan du XIIe siècle à 1786, conserve l'abside et le clocher, flanqués d'un éperon en arc caractéristique, de l'architecture romane.
Au cours du XVe siècle, l'édifice a subi d'importantes modifications avec l'agrandissement de la nef en 1460 et une intervention de décoration au niveau de l'abside et de la façade. Le vaste cycle pictural qui recouvre ces surfaces est l'œuvre du peintre "itinérant" Giacomino da Ivrea et de son atelier, datant de 1463, autrefois lisible sur une inscription à l'extérieur. Les armoiries des Challant peintes sur la façade ont été récemment mises en relation avec Giacomo di Challant, seigneur d'Aymavilles, qui, grâce à un legs ordonné en 1458 en faveur de l'église, aurait commandé cette décoration.
Libérées du voile terne qui les recouvrait complètement et restaurées en même temps que l'église en 1938, les peintures de Gressan constituent un élément fondamental dans la reconstruction de la phase tardive du peintre d'Ivrea, parfait exemple d'artiste transalpin, actif dans une zone s'étendant entre la Vallée d'Aoste, le Piémont, la Ligurie et la Haute-Savoie en France, à la tête d'un atelier prospère dont il subsiste environ 30 cycles picturaux et des fragments de peintures murales.
À l'intérieur, la décoration picturale se développe dans la cuvette de l'abside avec la représentation du Christ bénissant, entouré des symboles des évangélistes et sur les murs des apôtres. L'intrados, qui sépare l'abside de la nef, contient 14 panneaux représentant des épisodes de la vie de Marie-Madeleine, commandés par Boniface de La Tour.

La figura di Maria Maddalena è menzionata i tutti i Vangeli canonici e anche in alcuni Apocrifi; essa fu una delle principali discepole del Cristo, fu presente alla crocifissione e alla deposizione e fu la prima annunciatrice della Resurrezione dopo aver incontrato il Cristo risorto. Secondo la Legenda Aurea, dopo l’avvio della predicazione apostolica Maria Maddalena, Lazzaro, Maria Salome, Maria Jacobé, Marta di Betania e la serva nera Sara furono caricati su una barca e sospinti in mare dai pagani affinché morissero. Dopo una lunga traversata giunsero sulle coste della Camargue, presso l’attuale Saintes-Maries-de-la-Mer. Il culto di Santa Maria Maddalena è diffuso in tutta la Cristianità sia orientale che occidentale; la santa è particolarmente venerata in Provenza.
Il culto di San Cristoforo è antico: sua leggenda agiografica diffusa in Occidente lo raffigura come un uomo di notevole statura che era dedito a traghettare i viandanti sulle opposte sponde di un fiume in Licia. Una sera un bambino gli richiese di essere trasportato, ma una volta caricatolo sulle sue spalle Cristoforo venne piegato dal peso che aumentava sempre più mentre attraversava il fiume. Giunto a fatica sulla sponda opposta, depose il bambino che gli rivelò di essere il Cristo e che il santo, con il suo gesto, aveva portato sulle spalle tutto il peso del mondo. Convertitosi al Cristianesimo, Cristoforo fu martirizzato in Licia sotto la persecuzione di Decio del 250.
La raffigurazione della Messa di San Gregorio narra di un miracolo eucaristico verificatosi durante una messa celebrata da papa Gregorio Magno nella Basilica di Santa Pudenziana di Roma. Nel corso della celebrazione il papa ebbe una visione mistica, con l’ostia consacrata che si trasformò nell’Uomo dei Dolori.
San Giorgio fu un soldato originario della Cappadocia che entrò nell’esercito di Diocleziano, fino a divenirne uno dei pretoriani. Convertitosi al Cristianesimo fu martirizzato attorno al 303. La sua raffigurazione più diffusa è tratta dalla Legenda Aurea e lo ritrae nell’atto di uccidere un drago per salvare la figlia del re della città di Silena, in Libia, offerta in sacrificio alla bestia per placarne le ire.