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Santuario di Nostra Signora della Brughiera

Diocesi di Biella ( sec. XIV; XVI; XVIII )

via Brughiera 3, 13835, Trivero, Biella

Il complesso è costituito da due chiese: la maggiore, oggi cuore del santuario, ed una più piccola e antica, edificata nel XVI secolo sui resti di una chiesa del XIV secolo presso la quale si accamparono i seguaci di fra' Dolcino.
All'interno della chiesa maggiore, oltre ad alcuni ex voto, si possono ammirare pregevoli opere artistiche: una Natività di Gesù del cremasco Gian Giacomo Barbelli, collocata al centro dell'altare, la navata centrale e il presbitero dipinti nel XVIII secolo da Pietro Lace ed il pulpito ligneo di origine valsesiana, attualmente conservato in sacrestia.
Nel Settecento furono poi realizzate l'abitazione dell'eremita e gli alloggi a servizio dei pellegrini.

LA CHIESA ANTICA
Dedicata alla Madonna Annunziata, ha origini cinquecentesche.
Essa è la naturale conseguenza dell'evento di cui narra la documentazione orale, circa la straordinaria grazia concessa dalla Madonna ad una pastorella sordomuta che riacquistò l'uso della favella e dell'udito.
Intorno al 1600 la Chiesa Antica è già citata nei resoconti della Visita Pastorale del Vescovo di Vercelli.
E' proprio in questo periodo che alla struttura primitiva viene aggregato un ampio portico riccamente affrescato.
Nella struttura interna e' da notare un prezioso particolare: la mensa dell'altare è a forma di urna e nel pagliotto sono intarsiati, nel marmo nero, i significativi simboli della passione.
Al centro dello spazio sottostante l'altare una statua scolpita in pietra verde, rappresentante il Cristo deposto dalla croce.
Sopra al piccolo altare, spicca in una nicchia marmorea la statua lignea di Maria, detta appunto "Madonna della Brughiera".
La chiesa Antica quindi e' in sostanza la raffigurazione conclusiva del cammino della Via Crucis formata dalle numerose cappelle che si snodano a salire dalla parrocchiale di Bulliana.

LA CHIESA GRANDE
Al di là del prato, che in estate si trasforma in Chiesa all'aperto, sorge la meraviglia della Chiesa Grande. Essa rappresenta una delle migliori espressioni del Seicento biellese; si tratta di un barocco che coniuga la solidità dell’eleganza col rispetto del senso della misura. Ad un esterno estremamente semplice fa da contrasto un interno ricco ed elaborato.
Al suo interno infatti tre navate, segnate da due ordini di colonne in pietra.
I soffitti a volta, riccamente affrescati dall'Artista Pietro Lace di Andorno (1648/1733) si possono ammirare nel loro stato originale, che si e' mantenuto inalterato nel corso dei secoli.
Le pareti d'altro canto sono invece dipinte con un motivo geometrico che con un effetto "Tromp d'oeil" può ricordare le "Azulejos" spagnole ma con toni decisamente più caldi.
Nella navata di destra, da notare, la tela seicentesca raffigurante San Giovanni Battista, restaurata nel 2004 a cura del DocBi.
Tra le opere d'arte, spicca sull'altare maggiore, la tela seicentesca raffigurante l' "Adorazione dei pastori" considerata tra le migliori opere del pittore cremasco Gian Giacomo Barbelli, che già nel 1661 è definita dagli scritti dell'epoca : "opera elegantissima, delicata et preziosissima".
La tela è incastonata e sorretta da una imponente ancona lignea settecentesca, opera di artisti valsesiani, restaurata nel 2005 con il contributo e il sostegno del DocBI.
Entrando, nella navata di sinistra, si incontra il caratteristico e più grande ex voto del biellese, raffigurante la "Battaglia" tra i Mossesi ed i Triveresi per il possesso della Chiesa Antica.
Un cartiglio alla base dell'opera attesta: "1643, giorno della Nunciata, si spararono molte sparate
senza offesa d'alcuno per miracolo di Maria Vergine … ".
La tela è attribuita, come peraltro i dipinti che arricchiscono la volta, a Pietro Lace di Andorno (1648 - 1733).
L'antico elegantissimo pulpito, ora altare, attribuito a scultori valsesiani, è datato 1679.

Assieme al santuario di Banchette, presso Bioglio, al santuario del Mazzucco, (Camandona), e al santuario della Brugarola, ad Ailoche, fa parte del gruppo di santuari minori del biellese che si snodano lungo l'itinerario escursionistico "Le Valli della Fede".
Situato ad oltre 800 m di altitudine, in una zona ricca di castagni e pascoli, il santuario fu edificato nel luogo in cui, secondo la tradizione religiosa, la Madonna apparve a una pastorella muta, donandole l'uso della parola.
Questa chiesa, sorgendo su un punto di confine, è stata oggetto in passato di una contesa tra i comuni limitrofi di Trivero e Mosso (al tempo Mosso Santa Maria), culminata in uno scontro armato, come ricorda un affresco nella chiesa maggiore. "Il 25 marzo 1643, giorno della Nunciata, si spararono molte sparate, senza offesa ad alcuno per miracolo di Maria Vergine": è la scritta riportata sul grande dipinto custodito all'interno del santuario e che documenta la singolare e incruenta battaglia fra le popolazioni dei due comuni, confinanti proprio in corrispondenza della vecchia chiesetta della Brughiera.
Su un pannello posto nel parco che circonda il santuario è illustrata la storia del santuario e della contesa di proprietà sul luogo di culto fra le due comunità. Le parrocchie dei due paesi si contendevano il possesso della chiesa e in quel 25 marzo 1643, quando la processione dei mossesi incontrò quella dei triveresi proprio presso il santuario, si passò dalle parole ai fatti, cioè ad una battaglia in piena regola a colpi di sassi e di archibugio. Ma - secondo la tradizione ricordata dal cartello - nel bel mezzo della mischia apparve la Madonna in atto di raccogliere le palle uscite dai fucili affinché nessuno avesse a patire danni.
Il santuario è attualmente uno dei cinque nella provincia di Biella a essere abilitato alle funzioni matrimoniali.
Il Comitato Benefico Bullianese, ha messo in scena il presepio vivente che viene rappresentato eccezionalmente al santuario per il giubileo e in occasione della trentesima edizione (2003). Il percorso presepiale si snoda lungo la mulattiera, che conduce al villaggio di Bulliana con una Via Crucis articolata in quattordici stazioni poste in altrettante cappelle, decorate nell'Ottocento dal pittore Giovanni Avondo di Balmuccia (conosciuto anche come Avondo di Varallo) e ritoccate nel 1879 dal pittore valsesserino Ciancia.

Accessibilité
Lun-Dom 08:00 - 18:00

Le site pourra être visité durant l'horaire indiqué sauf en cas de célébrations liturgiques

Lun-Gio -
Ven-Dom 16:00

Festivi e prefestivi ore 16.00
Confessioni: sabato dalle 9.00 alle 11.30

Infos

cathédrale
Cattedrale di Biella
diocèses
Biella
type d'édifices
Santuari
adresse
via Brughiera 3, 13835, Trivero, Biella
tél
015.75087
port.
+39.335.1232343
email
info@santuariodellabrughiera.it
web
http://www.santuariodellab

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