La Via della Fede
L'arco del territorio alpino che dalla Serra si stende fino alla Valsessera è costellato da santuari, luoghi sacri alla fede popolare, luoghi del deserto e della foresta.
Su un colle in valle Elvo si incontra il grandioso Santuario di Graglia, dedicato alla Madonna di Loreto, costruito tra il 1659 e il 1760. Vi ha operato l'architetto sabaudo Pietro Arduzzi. Il fondatore, don Nicolao Velotti, visitata la Palestina, vi si ispirò per progettare una "Novella Gerusalemme o Palestina del Piemonte", con una serie di cento cappelle, mai realizzate, che dovevano raggiungere la vicina altura di San Carlo ove già esisteva una chiesa dedicata all'Addolorata.
Nella valle del torrente Oropa s'innalza uno dei più antichi e frequentati santuari mariani dell'Occidente, ove si venera la statua medievale della Madonna Nera.
Il vasto e severo complesso è una reggia in montagna, nella foresta di faggi, delineata successivamente da architetti quali Filippo Juvarra e Pietro Arduzzi.
Papi, regnanti, miscredenti e pellegrini salgono a questo monte da oltre un millennio, mentre la tradizione fa risalire l'inizio del culto della Madonna a sant'Eusebio di Vercelli (IV secolo d. C.). Distante 10 Km da Biella, è stato ritenuto luogo di cristianizzazione di precedenti culti celtici. La collezione di quadri ex voto è tra le più ricche del Piemonte. Il complesso delle cappelle del Sacro Monte, sei-settecentesco illustra la vita della Madonna con gruppi statuari di grande rilievo e affreschi.
Sui monti tra il Triverese e la Valsessera si stende il Santuario della Madonna della Brughiera, conteso in passato dagli abitanti di Mosso e Trivero, oltre Bulliana, a quota 810 m.
Nella chiesa è conservata, tra gli ex voto, una grande tela che raffigura l'assalto armato ai pellegrini di Trivero da parte dei Mossesi avvenuto nel 1643: le palle sparate da archibugi e pistole si dissolsero e tutti rimasero indenni.