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Chiesa di San Giacomo (LU)
Diocesi di Casale Monferrato ( sec. XVI; XVIII )
piazza San Giacomo, 15040 Lu (AL)
La chiesa di San Giacomo fu probabilmente costruita all’inizio del XIII secolo in prossimità della cinta muraria. La prima documentazione ad essa relativa risale infatti al 1299 quando è elencata nella pieve di Mediliano.
Verso la metà del XVI secolo, sullo scorcio delle Guerre d’Italia, l’edificio subì la distruzione totale, per risorgere qualche tempo dopo nelle forme architettoniche attuali.
La chiesa conobbe il suo periodo di maggior splendore artistico nella seconda metà del XVIII secolo, quando fu realizzata la bella facciata in stile barocco, la raffinata decorazione interna sulle tonalità del verde e rosa, e la pregevole Decapitazione di San Giacomo eseguita nel 1777 da Giuseppe Torricelli da Lugano.
Anche a causa di alcuni maldestri interventi conservativi effettuati tra ‘800 e ‘900, la chiesa rischiò il crollo negli anni Ottanta del secolo scorso.
I recenti lavori di restauri promossi dall’Associazione Culturale San Giacomo realizzati tra il 1999 e il 2002 le hanno restituito la sua luminosa eleganza.
Fu sede parrocchiale fino al 1986.
L'interno è a tre navate con presbiterio ed abside semicircolare. Le navate (la centrale di larghezza doppia) sono divise da due file di tre pilastri. Nel catino dell’abside vi sono due affreschi di Luigi Onetti (1909), Mater dolorosa e Ecce Homo; le altre decorazioni presenti nella volta sono del sec. XVIII (forse da attribuirsi a Giovanni Antonio Torricelli), nella volta della navata centrale, già a cielo stellato, è stata ridipinta, nella prima metà del sec. XX, da Giuseppe Aceto. L’altar maggiore e le balaustre in marmo sono di fattura tarda; sull’altare sono posti due piccoli angeli portacandelabro lignei del sec. XVI. Dietro l’altar maggiore è situata una grande pala con cornice in stucco, rappresentante la Decollazione di S. Giacomo, di Giuseppe Antonio Torricelli (1779). In capo alle navate laterali si trovano due altari identici di stucco trattato a finto marmo: a destra l’altare della Madonna del Suffragio, con tabernacolo ligneo scolpito (1610) e gruppo scultoreo effigiante la Madonna con le anime del purgatorio; a sinistra l’altare di S. Rita (già dei Ss. Bovo, Sebastiano e Zeno) con statua recente della santa in una nicchia ricavata tardivamente. Presso l’altare della Madonna del Suffragio è sistemato un altro gruppo scultoreo con l’Angelo custode. Sopra una porta della parete della navata sinistra è posto un quadro con l’Immacolata. Il coprifonte ligneo del battistero, ottagonale, è del sec. XVIII; al di sopra c’è una piccola tavola del 1677 di autore ignoto, rappresentante il Battesimo di Gesù.
Nel 2008 nei locali recuperati della ex Reggenza, attigui alla chiesa è stato aperto il Museo di Arte Sacra San Giacomo.
Giacomo di Zebedeo, detto anche Giacomo il Maggiore, fu uno dei dodici apostoli di Gesù, figlio di Zebedeo e di Salome e fratello di Giovanni apostolo. Nella chiesa si trova la pregevole Decapitazione di San Giacomo eseguita nel 1777 da Giuseppe Torricelli da Lugano. Dopo la decapitazione, secondo la Leggenda Aurea, i suoi discepoli trafugarono il suo corpo e riuscirono a portarlo sulle coste della Galizia. Il sepolcro contenente le sue spoglie sarebbe stato scoperto nell'anno 830 dall'anacoreta Pelagio in seguito ad una visione luminosa. Il vescovo Teodomiro, avvisato di tale prodigio, giunse sul posto e scoprì i resti dell'Apostolo. Dopo questo evento miracoloso il luogo venne denominato campus stellae ("campo della stella") dal quale deriva l'attuale nome di Santiago de Compostela, il capoluogo della Galizia. Eventi miracolosi segnarono la scoperta dell'Apostolo, come la sua apparizione alla guida delle truppe cristiane della reconquista nell'840, durante la battaglia di Clavijo e in altre imprese belliche successive, le cui vittorie sui musulmani gli meritarono nella fantasia popolare altomedievale il soprannome di Matamoros che comunque perdurò e rimane.
E’ presumibile che l’intitolazione della chiesa a san Giacomo indicasse il passaggio a Lu di una diramazione delle vie principali che portavano a Compostela, per esempio la via interna che da Torino raggiungeva la via francese detta podense che inizia da Notre Dame du Puy en Velay.
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- Chiese e comunità parrocchiali
- adresse
- piazza San Giacomo, 15040 Lu (AL)
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