Chiese a porte aperte
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il mio itinerario
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Chiesa di San Caterina (CASALE MONFERRATO)
Diocesi di Casale Monferrato ( sec. XVIII )
Piazza Castello, Casale Monferrato
La chiesa di Santa Caterina è uno splendido esempio di barocco piemontese e affaccia sulla centralissima Piazza Castello a Casale Monferrato. Alzando lo sguardo verso l’alto si può ammirare la splendida cupola ellittica abilmente decorata con motivi ornamentali che guidano gli occhi dell’osservatore verso la lanterna.
La chiesa di Santa Maria delle Grazie detta di Santa Caterinadalle monache domenicane di Santa Caterina da Siena, del cui monastero la chiesa faceva originariamente parte. È composta da due aule: quella esterna con affaccio su Piazza Castello consacrata nel 1726, a pianta centrale, interamente affrescata e sormontata da una cupola ellittica e lanterna, e quella interna più sobria ma non meno affascinante, a pianta rettangolare, luogo di preghiera privato delle religiose, detto anche Coro delle Monache, direttamente collegata al nucleo centrale del convento. E’ stata chiesa conventuale fino alla soppressione napoleonica degli ordini religiosi avvenuta ad inizio ’800. Alla restaurazione, per volontà del Re Vittorio Emanuele I, i locali del convento e la chiesa vengono affidati ai Padri Somaschi, che con alterne vicende la officiano fino al 1973, anno in cui l’ordine lascia Casale.
La storiografia classica attribuisce il progetto architettonico a Giovanni Battista Scapitta e i dipinti murali a Gian Carlo Aliberti e al Cavaliere Benaschi, ma il loro riconoscimento è ancora in fase di studio. Tutto l’apparato decorativo risponde ad un progetto unitario realizzato in un ampio arco cronologico fino alla metà del ‘700.
Il tamburo è impreziosito da dorature e coppie di paraste a finto marmo, che fanno da cornice alle otto finestre polilobate. Queste sono alternativamente decorate da coppie di angioletti, che probabilmente narrano la storia di San Pio V. Tra questi uno è rappresentato in maniera unica e curiosa: tiene in mano un crocifisso con l’impugnatura di una pistola tedesca a ruota col cane rialzato. Si pensa che intenda rappresentare un episodio di vita del Santo alessandrino, noto come il Papa di Lepanto.
I quattro pennacchiall'imposta del tamburo rappresentano le quattro virtù cardinali. Legati alle virtù dei pennacchi sono le raffigurazioni che troviamo nel primo ordine:la Regina Ester con il Re Assuero sotto l’allegoria della Giustizia, Giuditta e Oloferne sotto quella della Fortezza.
Le paraste che scandiscono il ritmo del tamburo proseguono idealmente nella cupola ellittica,divenendo preziosi costoloni ornati da finti cassettoni dorati, rosoni e motivi ornamentali che guidano lo sguardo dell’osservatore verso la lanterna. La lanterna,infine, riprende il motivo ornamentale delle paraste alternate alle aperture già caratteristico del tamburo. Nella cupolina, la rappresentazione di “Dio Padre tra gli angeli”.
L’altare maggiore è in marmi policromi, con paliotto in stucchi colorati, avente al centro una corona con le palme intrecciate. Tra le colonne,la statua con l’Incoronazione della Vergine, che tradizionalmente viene attribuita a Giovanni Battista Bernero. Il presbiterio è coperto da un'ampia cupola dai ricchi brani decorativi nello sfondato, nei sottarchi e nelle lunette, con finti oculi e figure allegoriche.
L’Ente proprietarioè denominato “Collegio Convitto Municipale Trevisio”: fondato nel 1623 dal dottor Andrea Trevigi, medico dei Gonzaga, come “Collegio di San Clemente”, insediato dal 1814 presso l’ex convento di Santa Caterina, laicizzato nel 1867 per Regio Decreto, prende in seguito il nome del suo fondatore. E’ un Ente Morale Laicale avente per scopo l’erogazione di servizi di “educazione, istruzione e assistenza tra loro integrate” (art. 1 dello Statuto). Gli immobili che ne costituiscono il patrimonio, una delle più rappresentative cellule edilizie del centro storico della città, sono di altissimo pregio ma non producono reddito sufficiente a coprire le spese degli importanti interventi di restauro di cui necessitano.
In questo contesto, date le urgenti necessità di restauro, nel 2010 è stata fondata l’Associazione Santa Caterina Onlusper la valorizzazione e salvaguardia della chiesa. I volontari dell’Associazione organizzano iniziative di raccolta fondi per il restauro e si fanno carico dell’apertura e delle manutenzioni ordinarie. Presso la sede operativa dell’Associazione, in via Trevigi 16, si possono ottenere informazioni sulla chiesa e sul territorio e acquistare souvenir, gadget e prodotti tipici con cui contribuire al restauro.
Grazie alla disponibilità di un Sacerdote Diocesano, ogni primo venerdì del mese alle 9.30 viene celebrata la S. Messa. Si celebrano anche in corrispondenza delle principali festività oltre alla Messa per la festività liturgica di S. Caterina da Siena del 29 aprile. Vengono organizzate iniziative culturali di ogni genere per sensibilizzare alla valorizzazione e alle opere di restauro della chiesa.
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Arte
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Accessibilità
Lun | chiuso |
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Mar | 10:00 - 18:30 |
Mer-Gio | chiuso |
Ven-Sab | 10:00 - 18:30 |
Dom | chiuso |
martedì, venerdì e sabato 10-18.30 (ingresso piazza Castello) - Coro delle Monache: martedì - venerdì: 15.30 - 18.30; sabato 14.30-18.30. Aperture nei fine settimana di Casale Città Aperta (seconda domenica del mese). INGRESSO A OFFERTA LIBERA PRO RESTAURO
Il bene sarà visitabile negli orari indicati salvo celebrazioni liturgiche
Lun-Gio | - |
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Ven | 09:30 |
Sab-Dom | - |
Ogni primo venerdì del mese alle 9.30 viene celebrata la S. Messa. Si celebrano anche in corrispondenza delle principali festività oltre alla Messa per la festività liturgica di S. Caterina da Siena del 29 aprile.
Info
- cattedrale
- Cattedrale di Casale Monferrato
- diocesi
- Casale Monferrato
- tipologia edificio
- Abbazie e Monasteri
- indirizzo
- Piazza Castello, Casale Monferrato
- tel
- +39 0142 591375
- info@santacaterinacasalemonferrato.it
- web
- www.santacaterinacasalemon
Servizi
- accessibilità
- accoglienza
- didattica
- accompagnamento
- bookshop
- punto ristoro
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