Chiese a porte aperte Share Tweet il mio itinerario ?
Chiesa di Santa Maria Assunta
Diocesi di Torino ( sec. XVI; XVIII )
Via Costituente, 10071, Borgaro, TO
L’edificio fu fondato nel 1584, per volontà della contessa Margherita Langosco di Stroppiana (†1629), feudataria di Borgaro, che accanto al castello feudale (attuale convento delle Suore della Carità di S. Giovanna Antida) promosse la costruzione di una chiesa dedicata a Sant’Antonio, poi completata nel corso del secolo successivo.
Nella prima metà del Settecento, la chiesa divenne sede parrocchiale e fu dedicata a Santa Maria Assunta: in quel periodo furono eretti gran parte degli altari laterali, e i muri vennero sopraelevati per sorreggere una nuova volta in muratura. Nel 1740 fu costruito il campanile, su un terreno offerto dalla famiglia Birago, che in cambio ottenne di realizzare la cappella di famiglia all’interno della chiesa.
Oltre alla cappella Birago, gli elementi artisticamente più rilevanti si trovano nel presbiterio. Nel 1786 venne completato l’altare maggiore, opera marmorea di pregevole fattura. La somiglianza con l’altare della chiesa del Carmine di Torino, realizzato una quindicina di anni prima, fa propendere per l’attribuzione a Ignazio Mario Camillo Renato Birago (1721-1783), architetto reale sabaudo e conte di Borgaro.
Rilevante è anche l’ampia tela sulla parete di fondo: rappresenta l’Assunzione di Maria in cielo, che sovrasta sia i santi patroni Cosma e Damiano sia San Benedetto, anch’egli oggetto di particolare devozione a Borgaro per l’antica presenza di un monastero benedettino. Negli anni Novanta del Novecento, un’ispezione della Soprintendenza Belle Arti ha attribuito l’opera a Francesco Gonin (1808-1889), pittore valsusino celebre per aver illustrato l’edizione definitiva dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni del 1840, o alla sua scuola.
Nelle due sacrestie sono raccolti paramenti e suppellettili per il culto risalenti al Settecento e all’Ottocento, oltre a un pregevole mobile in legno intagliato usato per contenerli.
Nei locali adiacenti alla chiesa, si conservano la biblioteca antica e l’archivio storico, con volumi e documenti che datano dal Cinquecento a oggi.
La chiesa di Santa Maria Assunta, comunemente detta “Chiesa vecchia del centro storico”, in realtà non è la chiesa più antica di cui si abbia notizia a Borgaro. Nei primi secoli del Medioevo la comunità aveva il suo centro lungo la strada di Lanzo (attuale Via Lanzo/Strada dell’Aeroporto), dove sorgeva l’antica chiesa di Santa Maria delle Grazie. Solo nel corso del Settecento la chiesa di Santa Maria Assunta divenne sede della parrocchia, con un cambiamento che segnò il lento declino della sede precedente: la chiesa di Santa Maria delle Grazie fu prima demolita e riedificata come cappella (XVIII sec.), e poi definitivamente abbattuta (XX secolo). In tal modo la chiesa di Santa Maria Assunta divenne l’edificio più prestigioso e antico che ancora oggi si conserva sul suolo comunale. La fede dei Borgaresi ha quindi avuto questo luogo come proprio centro per svariate generazioni: qui avevano sede le Pie compagnie (del Rosario, dei Santi Cosma e Damiano, delle Figlie di Maria), qui si custodivano alcune reliquie di santi venerate come autentiche (tra cui quella di San Benedetto Martire, recentemente riscoperta in occasione del recupero della chiesa da parte dei volontari).
Legato alla storia della chiesa, vi è il ricordo di un fatto miracoloso: il 1° ottobre 1713, domenica, a ridosso della celebrazione della ricorrenza liturgica in suo onore, la statua dorata della Madonna del Rosario, solitamente conservata nell’omonima cappella a destra dell’altare, era stata tolta dalla nicchia per essere condotta in processione. Verso il mezzogiorno, dopo la messa, la maggior parte dei fedeli era uscita a pranzare: in quel momento, tre persone (Giovanni Rubato di Lucento, Francesca Burdisso e Gaspare Digone di Rivara), rimaste a vegliare la statua, si accorsero che il volto della Vergine lacrimava e cambiava colore, così come quello del Bambino. Esterrefatti, invitarono altri fedeli a rientrare per osservare il fatto: così anche Giacomo Vigliermeto e sua moglie Maria, Maria Morena e Giovanni Battista Govone di Sciolze osservarono le fasi finali del presunto miracolo. Il giorno successivo, il notaio comitale Domenico Perrucca, chiamato dal parroco Giovanni Merenda, raccolse e certificò sei testimonianze oculari. Il documento è ancora oggi conservato nell’archivio storico parrocchiale, mentre la statua della Vergine, che nel corso del tempo venne arricchita con ex-voto, è stata recentemente ricollocata nella nicchia dell’altare in cui era rimasta fino a qualche decennio fa per poi essere sostituita da una statua della Madonna di Lourdes, ora in deposito.
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Accessibilità
Lun-Sab | chiuso | |
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Dom | 10:00 - 12:30 | 14:00 - 18:00 |
La cappella è aperta negli orari indicati la seconda domenica di aprile e l’ultima domenica di settembre. Altre visite sono possibili durante il resto dell’anno su prenotazione, e durante le iniziative organizzate dal circuito “Città e Cattedrali”.
Il bene sarà visitabile negli orari indicati salvo celebrazioni liturgiche
Lun-Sab | - |
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Dom | 08:00 |
La Santa Messa di celebra nel mese di maggio.
Info
- cattedrale
- Cattedrale di Torino
- diocesi
- Torino
- tipologia edificio
- Antiche cappelle
- indirizzo
- Via Costituente, 10071, Borgaro, TO
- parr.borgaro@diocesi.to.it; stefani_matteo@hotmail.it
- web
- https://www.parrocchiadibo
Servizi
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