Chiesa di Santa Margherita

Aumenta dimensione carattere A+

Diocesi di Mondovì ( sec. XV; XVI )

18025 Mendatica (IM)

La chiesa di Santa Margherita sorge sulle rovine dell’antico insediamento del Borghetto, nelle vicinanze di Mendatica, in un contesto paesaggistico di notevole bellezza, parte integrante del parco naturale regionale delle Alpi Liguri. La cornice naturale l’ha protetta nel tempo, preservando per la memoria collettiva una testimonianza simbolica e storica dell’antico borgo distrutto nel 1625, durante una delle tante battaglie tra la Repubblica di Genova e il Ducato di Savoia per il dominio sul territorio dell’alta valle.
L’origine dell’edificio si fa risalire al XV secolo ma già nei primi decenni del Cinquecento subì rimaneggiamenti o completamenti, come attesta la data 1512 sul portale dell’accesso laterale, probabilmente opera di lapicidi della vicina Cenova. L’anno 1518 è presente sul peduccio destro in pietra nera posto a sostegno della volta dell’absidiola e si riferisce probabilmente all’anno della sua realizzazione. Dal Seicento, dopo aver perso il ruolo di parrocchiale in seguito alla distruzione del Borghetto, per un certo periodo di tempo fu utilizzata come riparo temporaneo per contadini, pastori e viandanti che transitavano in quei luoghi e, durante la Prima Guerra Mondiale fu persino usata come alloggio per i prigionieri polacchi impiegati nell’allargamento della mulattiera sottostante.
Restauri intrapresi tra il 1968 -1969 hanno permesso il recupero dei dipinti murali con storie di Santa Margherita d’Antiochia nell’abside, secondo la leggenda tramandata nel XIII secolo da Jacopo da Varazze, ed episodi della vita e Passione di Gesù che ancora decorano ampie porzioni della parete destra e della controfacciata. Sono attribuiti a Pietro Guido da Ranzo, artista attivo in tutta la Valle Arroscia agli inizi del Cinquecento, caratterizzato da uno stile semplice, immediato ed efficace, capace di dar voce allo spirito religioso della gente di montagna, che ritroviamo anche nelle Storie della Passione di Cristo da lui realizzate nel Santuario di Nostra Signora delle Grazie a Montegrazie tra il 1524 e il 1530.

Le scene della Passione di Cristo sono tratte dai Vangeli canonici e sono tra le più diffuse nell’arte Cristiana lungo i secoli. Tra le figure rappresentate a Mendatica è possibile riconoscere la Preghiera nell’Orto del Getsemani, il bacio di Giuda, Cristo dinanzi a Pilato, i centurioni intenti a giocare a dadi la veste del Cristo.
All’interno della chiesa sono inoltre presenti scene della vita di Santa Margherita d’Antiochia: originaria della Pisidia, era figlia di un sacerdote pagano e venne affidata a balia ad una donna che si era convertita segretamente al Cristianesimo e che educò la bambina alla propria fede. Ritornata dal padre, Margherita si manifestò come cristiana e fu da questi cacciata; tornata dalla balia, si diede all’attività del pascolo delle greggi. Notata nei campi dal prefetto romano Ollario, fu da questi richiesta in sposa; Margherita oppose il proprio rifiuto in quanto votatasi alla verginità. Fu quindi imprigionata e condotta in prigione. Qui il diavolo le apparve sotto le sembianze di un drago che la inghiottì, ma la santa si erse con la croce tra le mani e squarciò il ventre della bestia. Portata a giudizio, fu successivamente condannata a morte per decapitazione e uccisa nel 290. In virtù della rappresentazione della scena dell’uccisione del drago, Margherita è invocata dalle puerpere per ottenere un parto facile.