Chiese a porte aperte Share Tweet il mio itinerario ?
La Prieuré, Musée et jardins
Diocesi di Cuneo
Le Prieuré, 04300 Mane, Francia
Nella città di Mane, circondato da cortili caladées (pavimentati in pietra) racchiusi da alte mura, si sviluppa il priorato di Salagon, significativa testimonianza dell’architettura romanica nel territorio francese. Il complesso ecclesiastico è costituito dalla chiesa del XII secolo, eretta su preesistenti insediamenti (V-XI secolo), dal palazzo priorale del XIII-XV secolo e da edifici annessi con finalità agricole del XVI e XVII secolo. Dagli anni Ottanta del secolo scorso è sede di un museo che studia, conserva e valorizza il patrimonio edilizio, naturale e culturale dell’Alta Provenza. Oggi è uno dei luoghi culturali più visitati del territorio.
Una preziosa testimonianza del periodo medievale francese è racchiusa nella chiesa e nei giardini. Nella prima si osservano elementi architettonici e decorativi tipici dell'arte romanica provenzale; tra questi i pannelli scolpiti raffiguranti personaggi o figure di animali come la testa di un ariete o di un toro e maschere umane dalle sembianze spaventose. Inoltre, conserva nella navata principale una decorazione pittorica dell’inizio del XV secolo di grande interesse per la sua unicità.
I giardini riuniscono quasi 2000 specie e varietà di piante autoctone ed esotiche e sono suddivisi in 6 aree tematiche. Tra queste il giardino medioevale che, ispirandosi a miniature, trattati di agricoltura e farmacopee dell'epoca, racconta la storia delle piante in Occidente prima della scoperta del Nuovo Mondo.
All’interno del Priorato di Salagon sono presenti raffigurazioni a varia tematica, ritratte sia in elementi scultorei che nel frammentario ciclo affrescato presente nella navata. Tra le scene ritratte nei capitelli alcune sono identificabili come tematica sacra: l’Annuncio ai pastori, la Natività, il Battesimo di Cristo nel Giordano ad opera di Giovanni il Battista. Tutte queste tematiche trovano la propria fonte nei Vangeli canonici e sono trattate secondo un’iconografia classica.
Nella navata laterale è presente un frammentario ciclo ad affresco nel quale, tra le altre figure, è presente un monumentale San Cristoforo. Vissuto nel III secolo in Licia, secondo la sua leggenda agiografica era un cananeo di nome Reprobo che dopo la conversione al Cristianesimo prese il nome di Cristoforo. Di statura molto alta, Cristoforo decise di porsi a servizio del più potente al mondo: entrato alla corte di un re molto importante, vide che questi tracciava un segno di croce ogni volta che veniva menzionato il diavolo. Ritenuto dunque che il diavolo fosse più potente, Cristoforo vi si mise al servizio, ma constatò che il demonio stesso fuggiva dinanzi alla croce. Si rimise dunque in cerca dell’uomo più potente e nel proprio peregrinare incontrò un eremita che gli suggerì di fermarsi presso di lui per qualche tempo e di aiutare le persone a traghettare attraverso un fiume impetuoso. Una notte un bambino chiese a Cristoforo di essere trasportato e mentre il santo guadava il fiume, il peso del bambino sulle sue spalle crebbe a dismisura fino quasi a far affogare entrambi. Giunto sulla sponda opposta, il bambino si rivelò come il Cristo e confide al santo che nel portare lui aveva trasportato sulle sue spalle tutto il peso del mondo e quello del creatore del mondo stesso. Per tale motivo Cristoforo è sempre raffigurato come un gigante con il Cristo bambino su una spalla, intento a guadare un fiume. San Cristoforo è invocato dai viandanti e contro la morte improvvisa.
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- Le Prieuré, 04300 Mane, Francia
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