Il Moncalvo dal Basso Monferrato al Tortonese
Questo itinerario spazia dalle colline presso Lu M.to fino a quelle tortonesi, passando per la cattedrale di Alessandria.
piazza San Giacomo 1, 15040 Lu Monferrato (AL)
Il Museo d’arte sacra San Giacomo è costituito dalla chiesa fondata nel XIII secolo e ricostruita tra il 1568 ed il 1610, dalla sua sacrestia e dalla Casa della Reggenza.
I lavori di restauro intrapresi all’edificio, hanno consentito il recupero non solo di un luogo di culto, ma anche di uno spazio di incontro culturale: il Museo San Giacomo.
In esso sono raccolte alcune delle testimonianze più significative della storia della fede di Lu e del suo territorio tra cui opere dell’ambito di Guglielmo Caccia e della figlia, Suor Orsola Maddalena.
Gli oggetti in esso conservati, più di cento, sono stati in gran parte restaurati e riportati al loro originario splendore. Vi si possono ammirare opere di oreficeria, tessuti antichi, sculture lignee, reliquiari, ricordi di vita luese e testimonianze di vita religiosa di luesi celebri.
Nei dintorni
I paesi di Conzano, Cuccaro Monferrato, Mirabello Monferrato, Occimiano, Quargnento, San Salvatore Monferrato.
piazza San Valerio, 15040 Lu (AL)
La chiesa parrocchiale di Santa Maria Nuova risale al 1480. Grandi restauri furono effettuati tra 1856-59 dall' arch. Angelo Marchini: fu abbattuta e arretrata la fiancata sinistra pericolante; furono demoliti tutti gli altari, tranne il maggiore e l’altare del SS. Sacramento (nell’attuale cappella del Rosario). La facciata è a capanna in stile gotico scandita da quattro paraste culminanti con pinnacoli. Alla destra della facciata s’innalza il campanile alto 36 m.
Nei dintorni
I paesi di Conzano, Cuccaro Monferrato, Mirabello Monferrato, Occimiano, Quargnento, San Salvatore Monferrato.
Via Cremona, 15121 Alessandria
La cattedrale di S. Pietro della Diocesi di Alessandria è il rifacimento ottocentesco di una più antica chiesa romanica risalente al XIII secolo, demolita per volere di Napoleone Bonaparte. Si ebbe così una chiesa di stile neoclassico in contrasto con le parti conservate, ossia il voltone della navata centrale e le colonne. Il doppio stile fu eliminato fra il 1874-1879 con l’architetto vercellese Edoardo Arboreo Mella (1808-1884), giungendo all’attuale architettura in stile bramantesco con nell’incrocio dei due bracci. L’attuale decorazione risale al 1926-29, affidata a Luigi Morgari di Torino.
Nei dintorni
Chiesa di San Lorenzo, Chiesa di Nostra Signora del Carmine, Chiesa dei Santi Alessandro e Carlo, Chiesa di Santo Stefano, Chiesa di Santa Maria del Carmine, Chiesa di San Giacomo della Vittoria, Chiesa dei Santi Sebastiano e Dalmazzo, ex Chiesa di San Francesco, Palazzo Municipale (Palazzo Rosso), Palatium Vetus, Palazzo Cuttica di Cassine, Palazzo Ghilini, Teatro delle Scienze e Planetario.
Via Seminario, 7, Tortona (AL)
A seguito degli adeguamenti strutturali e funzionali dei locali ai piani terreno, primo e secondo dell’ala meridionale dell’ex Seminario vescovile, distribuiti su due dei tre lati della corte interna, il percorso museale si snoda su tre livelli attraverso un itinerario tematico e cronologico che ha come protagoniste alcune opere conservate nel Palazzo vescovile, nei depositi del Seminario e nelle sale espositive del primo allestimento realizzato nel 2004. Altre opere che necessitano di tutela immediata – acquisite per mezzo di contratti di deposito sottoscritti con le parrocchie di provenienza – trovano al museo una sistemazione provvisoria. Un gruppo di opere, infine, proviene dalle collezioni civiche: confluite in esse in tempi differenti da edifici ecclesiastici cittadini soppressi e convogliate nei depositi senza mai venire fruite dal pubblico, sono esposte in virtù di una convenzione tra Diocesi e Comune.
Nei dintorni
Nelle vicinanze si segnalano le chiese di San Rocco, Santa Maria Canale e San Giacomo. Per gli amanti della pittura, nel Palazzetto Medievale, a lato del Duomo, si trova la Pinacoteca del Divisionismo con opere di Pellizza da Volpedo, Segantini, Previati, Morbelli, Nomellini ed altri importanti pittori dell''800/'900. Facendo due passi fuori dal centro si trova il Convento dei Cappuccini dove sono custodite interessanti opere pittoriche e dove si può godere di un bel punto panoramico sopra la città di Tortona. Sempre in città si trova il Palazzo Guidobono, dove sono ospitate mostre temporanee e dove è visibile il sarcofago romano di Elio Sabino.
Piazza Duomo,15057 Tortona - AL
Nella cattedrale di Tortona, intitolata a Santa Maria Assunta e San Lorenzo, si trova un'interessante gruppo scultoreo della Crocifissione. L'ultimo altare della navata sinistra è dedicato al Santissimo Crocifisso ed è il frutto dell'assemblaggio di pezzi di diversa origine e datazione: la parte superiore è di impronta neoclassica (1811-12); la mensa, di impronta barocca, presenta al centro del paliotto una formella polilobata dove, in bassorilievo, è raffigurato il Martirio di Sant'Agnese. Questa mensa proviene dalla chiesa del soppresso monastero di San Francesco in Tortona, dove esisteva una cappella dedicata a Sant'Agnese, fatta erigere nel 1583 dalla nobile tortonese Giustina Garofoli. L'ancona dell'altare del Crocifisso ospita un gruppo scultoreo in legno raffigurante la Crocifissione: ai piedi di Cristo in croce, dall'anatomia ancora cinquecentesca, ci sono tre statue dorate, più tarde, di Maria, San Giovanni e Santa Maria Maddalena.
Nei dintorni
Nelle vicinanze della Cattedrale si segnalano: il Museo Diocesano e le chiese di San Rocco, Santa Maria Canale e San Giacomo. Per gli amanti della pittura, nel Palazzetto Medievale, a lato del Duomo, si trova la Pinacoteca del Divisionismo con opere di Pellizza da Volpedo, Segantini, Previati, Morbelli, Nomellini ed altri importanti pittori dell''800/'900. Facendo due passi fuori dal centro si trova il Convento dei Cappuccini dove sono custodite interessanti opere pittoriche e dove si può godere di un bel punto panoramico sopra la città di Tortona. Sempre in città si trova il Palazzo Guidobono, dove sono ospitate mostre temporanee e dove è visibile il sarcofago romano di Elio Sabino.