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Basilica di San Gaudenzio

Diocesi di Novara ( sec. XVI; XVII; XIX )

La Basilica di San Gaudenzio venne edificata, su progetto di Pellegrino Tibaldi, intorno al 1577. All'interno ricco di arte e storia sono conservate le spoglie di San Gaudenzio patrono di Novara.

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Battistero di Baveno

Diocesi di Novara ( sec. V; XVI; XVII )

il Battistero è una costruzione la cui fondazione è databile al V secolo.

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Battistero di San Giovanni Battista

Diocesi di Novara ( sec. X; XII; XVII )

Il Battistero dedicato di San Giovanni Battista rappresenta un rarissimo esemplare di battistero romanico di grande interesse storico-architettonico.

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Cappella della Madonna del Pilone

Diocesi di Torino ( sec. XV; XVIII )

La cappella della Madonna del Pilone è collocata in località Madonnina, poco distante dal centro storico di Caselle.

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Cappella dell’Annunziata

Diocesi di Susa ( sec. XVI )

La Cappella è detta anche “Cappella di San Cristoforo”, per la grande figura del Santo affrescata all’esterno. Il Santo veniva rappresentato sulle pareti esterne degli edifici posti lungo vie di transito, a protezione dei viaggiatori e di pellegrini.

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Castello dei Paleologi e Museo Archeologico

Diocesi di Acqui

Il castello di Acqui fu residenza vescovile fino al 1258. I marchesi Paleologi ne divennero i proprietari nel 1340. Fu ricostruito nel 1480 da Guglielmo VIII Paleologo.

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Cathédrale de Santa Maria Assunta

Diocesi di Aosta ( sec. IV; XI; XIX )

Fondée à la fin du IVe siècle, la cathédrale d'Aoste a été réédifiée au XIe siècle. D'importantes transformations survenues au cours des XV, XVI et XIXèmes siècles en ont modifié l'aspect.

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Cathédrale de Santa Maria Assunta

Diocesi di Novara ( sec. IV; XX )

La cathédrale de Novara est un édifice complexe et articulé: Son architecture a été conçue dans la moitié du XIX è siècle par Alessandro Antonelli mais des détails de l'époque paléochrétienne et romane persistent; l'intérieur est riche en œuvres d'art.

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Chiesa di San Giacomo Maggiore Apostolo

Diocesi di Pinerolo ( sec. XII; VIII; XIX )

Si tratta della più antica chiesa parrocchiale esistente in val Pellice. Costituisce il punto di riferimento della fede cattolica nel comune, Luserna San Giovanni, che nei secoli passati ha prestato il suo nome alla valle.

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Chiesa Collegiata di Sant'Ambrogio

Diocesi di Novara ( sec. XIV; XVII; XVIII )

La ”Collegiata”di Omegna, dedicata a Sant’Ambrogio, risale al 960 d. C, è un’ intreccio di stili diversi: l’ edificio che reca un’ impronta romanica venne poi restaurato nel 1470-1480, successivamente in età barocca.

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Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso

Diocesi di Novara ( sec. X; XII; IX )

La Chiesa parrocchiale dei Santi Gervaso e Protaso (o Gervasio e Protasio) rappresenta, con il vicino battistero, uno dei monumenti più significativi del Lago Maggiore. .

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Chiesa della Madonna del Sasso

Diocesi di Novara ( sec. XVII; XVIII; XIX )

Il complesso, costituito dalla chiesa, torre campanaria e casa eremitale, fu costruito nella prima metà del XVIII sec. su di uno sperone roccioso.

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La Renaissance

Rinascimento

Le style Renaissance subalpin ne murira qu’au cours du XVIe siècle et s’estompera dès le siècle suivant quand le maniérisme tardif continuera à figurer dans l’art des Castellamonte et de leurs collaborateurs de Lugano. Les Piémontais étaient affectionnés au style gothique, à la sculpture décorative, à la peinture brillante de Jaquerio. Le Chœur de Staffarda (en grande partie désormais au Musée Civique de Turin) est représentatif du passage de la sublime sculpture sur bois gothique tardif aux essais incertains de perspectives. Une exception extraordinaire est constituée par la cathédrale de Turin, d’importation toscane, qui présente la façade typique avec l’édicule aux deux ordres, entourée de volutes qu’on retrouve à Rome avec Sant'Agostino et Santa Maria del Popolo.
Il en est de même pour Santa Croce à Boscomarengo, tandis que Saluces, Saliceto et Revello restent plus ancrées au territoire où travaille un peintre atypique influencé par De Vinci: Hans Clemer, plus talentueux que Gandolfino de Roreto et proche de Macrino d'Alba, le plus «Italie centrale» des peintres piémontais.

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