Chiese a porte aperte Share Tweet il mio itinerario ?
Chiesa di Sant'Evasio e Santo Spirito
Diocesi di Torino ( sec. XII; XV )
Via Ricetti, 1 10080 Oglianico (TO)
La chiesa di Sant’Evasio si trova all’interno del ricetto medievale di Oglianico. La sua edificazione come cappella campestre si fa risalire al XII secolo, antecedente alla costruzione del ricetto riconducibile alla prima metà del XIV secolo. In questa fase antica la cappella era dedicata a Sant’Evasio, martire venerato a Casale Monferrato. A livello architettonico, resta testimonianza nell’impostazione dell’arco a tutto sesto e nei tratti di muratura in ciottoli di fiume annegati in abbondante malta, visibili all’interno nella porzione inferiore della parete dipinta. Nel 1400 la cappella viene inglobata dalle proprietà della Confraternita di Santo Spirito che ne è stata proprietaria fino alla fine del 1700 e che ne muta l’intitolazione al Santo Spirito.
I confratelli operano anche a favore della ristrutturazione dell’edificio: modificano la struttura interna, conservando della precedente la zona absidale, e commissionano gli affreschi attualmente visibili.
Il catino absidale è occupato nella parte della calotta dal Cristo in mandorla affiancato dal Tetramorfo. Nella fascia mediana è affrescata al Teoria degli Apostoli. Ai lati sono presenti due telamoni dipinti, i cui corpi provati dalla fatica servono a ricordare la disarmonia dell’umanità rispetto alla perfezione del divino.
Iconografia del Tetramorfo
L’iconografia del Tetramorfo deriva dal profeta Ezechiele. La parola significa “quattro forme”, ovvero quattro esseri viventi che vengono associati agli Evangelisti.
Secondo le Scritture, il profeta Ezechiele si trovava tra gli Ebrei deportati a Babilonia nel 597 a.C. e in quella terra ebbe delle visioni apocalittiche. La sua vocazione profetica si manifestò attraverso la visione di Dio in trono, circondato da quattro creature, ciascuna di quadruplice aspetto di uomo e animale e dotate di quattro ali – due stese e due piegate. Ognuno dei quattro esseri viventi aveva accanto un animale e una ruota che scintillava come un topazio i cui cerchi erano pieni di occhi tutt’intorno. Si ritiene che le immagini di Ezechiele risentano della mitologia babilonese assimilata dagli Ebrei durante la cattività. E’ Ireneo di Lione verso il 180 d.C. nel “Trattato contro le Eresie” che associa uno specifico vangelo ai quattro esseri zoomorfi dell’Apocalisse: Matteo con l’aquila, Marco col leone, Luca col bue, Giovanni con un angelo.
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Accessibilité
Lun-Dom | 09:00 - 18:00 |
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Infos
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- Torino
- type d'édifices
- Antiche cappelle
- adresse
- Via Ricetti, 1 10080 Oglianico (TO)
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