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Cappella San Bernardo delle forche
Diocesi di Mondovì ( sec. XV )
via San Bernardo,12084 Mondovì,Cuneo
La cappella dedicata a S. Bernardo di Chiaravalle è detta popolarmente delle Forche perché un tempo, nelle sue vicinanze, si ergevano i patiboli; in origine era fuori della città ed oggi è al margine occidentale dell'abitato del borgo Ferrone.
L’edificio è un semplice vano rettangolare, coperto con tetto a capanna, che si prolunga in avanti sul profon¬do portico antistante, di ugual larghezza e chiuso ai lati come un nartece. La fronte è rivolta a mezzogiorno.
La cappella venne costruita alla metà del quattrocento e si ritiene sia stata affrescata verso il 1473, da Antonio Dragone di Mondovì, noto nelle cronache come Antonio da Monteregale. Gli affreschi sono stati recente¬mente restaurati.
Nell’interno: sulla parete dell'altare è rappresentata la Crocifissione, che trae la sua ispirazione dalla «Lattazione Virginale», dove i vari protagonisti dialogano fittamente tra di loro tramite lunghi nastri bianchi svolazzanti dall'uno all'altro, con le scritte in caratteri gotici; sulla destra in primo piano S. Bernardo nel suo saio candido e S.ta Barbara, dietro la Madonna regge un castello turrito.
Sulla parete di sinistra si dispiega il tema della Buona e Cattiva Preghiera, rappresentato da due oranti inginoc¬chiati ai lati del Crocifisso. Dalle loro bocche delle linee bianche, simbolo della preghiera, raggiungono le piaghe del Cristo oppure si spezzano prima, respinte. Sulla de¬stra S. Anna stringe fra le braccia e distende il manto rosso sull'esile e giovanile figura della Vergine con mantello blu, che allatta il Bambino in veste d’oro. Di fianco, in piedi, vestita di prezioso broccato, S.ta Caterina d'Alessandria.
Nell'ultimo pannello l’affresco, di epoca molto posteriore, raffigura S. Grato in abiti episcopali che regge la testa del Battista.
Sulla parete di destra la Madonna del latte, il Bambino che succhia avidamente porta al collo una collanina con ciondolo in corallo rosso.
Seguono in pannelli verticali: S. Bartolomeo, S.ta Maria Maddalena, S. Tommaso e S. Cristoforo con Gesù Bambino sulle spalle.
Sono presenti numerosi graffiti d'epoca, incisi con pazienza e perizia: sono croci, simboli e stemmi, ed anche diavoli e impiccati, nonché invocazioni di santi e date.
Importantissimo sia dal punto di vista esecutivo che dal punto di vista rarità, per non dire unicità iconografica, è l'affresco sulla parete dell'altare.
Qui il culto del seno di Maria si inserisce in una più ampia e complessa composizione che può essere definita come una vera sacra rappresentazione popolare, dove i dialoghi dei protagonisti sono fissati sul muro nei bianchi e svolazzanti cartigli, con le scritte in caratteri gotici.
La raffigurazione trae la sua ispirazione dal tema prettamente franco-provenzale
della «Lattazione Virginale» apparsa per la prima volta in un sermone di Arnaud di Chartres, abate di Bonneval, amico di S. Bernardo di Clairvaux.
La Madonna mostrando il seno nudo al Figlio che ha allattato e che ora sta crocifisso sulla Croce, intercede per il defunto (probabilmente il committente della cappella o degli affreschi) che è disteso sul letto di morte, ai piedi della croce e viene tirato per i piedi dal diavolo con l’intento di portarlo in inferno.
Il Cristo con la mano destra staccata dalla croce offre il suo sangue che sgorga a fiotti dalla ferita del suo costato trapassato, per la salvezza dell'uomo e a sua volta si rivolge al Padre, che appare sulle nubi fra le schiere degli angeli.
La domanda del Figlio è la seguente: “Vuoi accogliere o Padre quello che chiede mia Madre” Il Padre risponde: “A te darò quello che chiedi perché nulla posso negare”.
Nelle scritte si nota la non completa padronanza dell'ortografia latina del pittore.
Ai lati della Croce due angeli reggono i cartigli ormai illeggibili; al termine di quello retto dalla Vergine, ci sono alcuni fregi, molto rovinati.
Dietro la Vergine c'è S. Barbara che regge un castello turrito.
Nel cartiglio si legge: S. Barbara ora pro[nobis].
A destra in abito monacale bianco dei cistercensi c'è la maestosa figura di S. Bernardo, con il volto di vecchio dalla barba fluente, che con la destra benedice e con la sinistra regge il pastorale.
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Per la visita dal 1 maggio al 31 ottobre, telefonare al numero +39 3396143781
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