Chiese a porte aperte Share Tweet il mio itinerario ?
Chiesa della Misericordia
Diocesi di Mondovì ( sec. XVIII )
Via Misericordia, 12084, Mondovì, Cuneo
Edificata dall'architetto Francesco Gallo tra il 1709 ed il 1717 per l'Ordine dei Carmelitani Scalzi, che la dedicarono a San Giuseppe. Nel 1802, in seguito alle soppressioni napoleoniche, venne affidata al Pio Istituto delle Orfane. Dal 1861 la chiesa è officiata dalla Confraternita di Sant'An-tonio Abate e San Giovanni Battista Decollato, comunemente chiamata Battuti Neri e fu detta "La Misericordia" per le sue attività caritatevoli.
La facciata, in mattoni a vista è semplice e senza partico¬lari elementi decorativi.
In una elaborala nicchia barocca, altissima, nell’ab¬side su via Vico, è esposta una statua della Madonna.
L'interno è un vero trionfo barocco ed ha dimensioni contenute, la zona absidale si sviluppa in profondità e quella centrale è assai dilatata.
L’architetto Gallo di¬segnò gli stucchi di singolare eleganza e i tre altari in marmi policromi e ne seguì l’esecuzione. L’altare maggiore, a sarcofago con alzata a gradoni, presenta un’agile tronetto sul tabernacolo e le due aperture ai lati conducono al coro, sulla pala dell’altare il Transito di San Giuseppe ( olio su tela del XVIII° sec.). I due altari laterali: a sinistra, detto in origine della Visitazione, oggi è dedicato al Crocifìsso; a destra, in origine dedi¬cato a Santa Teresa, oggi è detto del Carmine.
Sedici tele settecentesche posizionate lungo il perimetro narrano episodi della vita mistica di Santa Teresa d'Avila, fondatrice del Carmelo.
La decorazione pittorica della volta dell'abside ci mostra la Gloria di San Giuseppe, mentre nella cupola fanno corona alla Trinità ed alla Vergine, San Giuseppe, San Giovanni Battista, Santa Teresa d’Avila e i Santi dei carmelitani, tutto caratterizzato da una forte impronta unitaria dovuta alla buona integrazione tra i due artisti chiamati direttamente da Francesco Gallo: il quadraturista e prospettico Pietro Antonio Pozzo ed il figurista Giovanni France¬sco Gagini. Il primo movimenta le superfici e dilata gli spazi con finti elementi architettonici di grande efficacia scenografica inserendo elementi floreali policromi e un registro cromatico molto equilibrato. Il secondo con le eleganti figure si inserisce perfettamente nel contesto, sia per la disposi¬zione che per la gestualità, sempre piuttosto controllata, sia per i cromatismi, mai troppo squil¬lanti
Alla cripta costruita con la chiesa vi si accede scendendo attraverso un accesso laterale, alla sinistra dell'in¬gresso. E’ un grande spazio a croce greca ed abside semicircolare, che ricalca la pianta della soprastante chiesa. Nella parete dell'abside, un'apertura si affaccia sull'attuale via Vico e permette alla luce di entrare e di giocare un ruolo da protagonista, a differenza di altri luoghi sotterranei destinati alle sepolture.
Sul pavimento si aprono botole in marmo con lo stemma di altrettante famiglie nobili monregalesi: i Clerico conti di Roccaforte e Prazzo, i Fontana marchesi di Cravanzana e conti di Monastero, i Fauzone marchesi di Montaldo e conti di Germagnano, i Pensa conti di Marsaglia, i Ferrero marchesi d'Ormea, i Della Torre signori di Bastia e i Crapina.
Lungo le pareti troviamo i loculi dei laici ai quali veni¬va concesso l'onore della sepoltura e presentano disegni e scritte .
Nell'area sopraelevata dell' abside si tro¬vano le tombe dei Padri dell'ordine Carmelitano che, curiosamente, accanto al nome, all'anno di morte, all'età, indicavano pure quanti anni di professione avevano svolto in convento.
Poco oltre la metà del XIV° secolo con finalità caritatevoli e assistenziali fu fondata la Confraternita di San Antonio Abate, che a fine Cinquecento eresse la chiesa tra via Vico e via Misericordia, che fu poi abban¬donata nel 1861 in favore di questa chiesa. Nel 1604 la confraternita aderì alla Compagnia della Mise¬ricordia di Roma e iniziò a dedicarsi anche all'assistenza dei carcerati e dei condannati a morte, aggiungendo l'intitolazione a San Giovanni Battista Decollato. E’ attiva ancora oggi e si dedica prevalentemente al recupero del proprio patrimonio artistico e storico.
Da alcuni anni, la sera del mercoledì santo, è ripresa la Sacra rappresentazione del Gesù deposto dalla Croce, inserita nell’Ufficio delle Tenebre, antica preghiera corale, che rivive l’agonia e la morte di Gesù in croce. Si recitano: letture, salmi e canti, vengono gradualmente spenti i ceri per creare un particolare raccoglimento che favorisce la meditazione mentre viene staccato dalla Croce il Corpo di Gesù, vegliato e accompagnato al sepolcro nella cripta.
La Croce e il corpo di Gesù compongono una complessa “macchina” tramite cui si possono riproporre i gesti della deposizione dalla Croce, all’interno della sacra rappresentazione.
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Infos
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- Confraternite
- adresse
- Via Misericordia, 12084, Mondovì, Cuneo
- port.
- +39 3396143781
- web
- www.sebastianus.org
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