Chiese a porte aperte Share Tweet il mio itinerario ?
Santuario della Madonna del Carmine
Diocesi di Mondovì ( sec. XIV )
Località Castello, 12077, Prunetto, Cuneo
La chiesa, di origine medioevale, risale probabilmente al XIV secolo come il castello dei Marchesi Del Carretto, situato accanto.
La costruzione a capanna ha la facciata a timpano, disadorna, con due lesene laterali. Nel corso dei secoli, è stata ampliata ed ha subito trasformazioni: si presume che l'entrata originaria fosse a nord, nella parete posteriore, opposta a quella attuale, e che la zona dove ora si trova l'altare maggiore sia stata costruita intorno al 1600.
L’interno a tre navate custodisce interessanti affreschi di autori diversi.
Nella navata destra, la volta a crociera con i quattro Evangelisti, sulla parete una serie di Santi: Antonio abate, Caterina, Lorenzo e Secondo e due riquadri di grande effetto scenico ed espressivo con le Tentazioni di S. Antonio. Seguono una Madonna col bambino e Giovanni Battista; nella volta il Cristo Pantocratore, che regge nella mano sinistra il globo e ha la destra alzata in gesto di benedizione a tre dita distese, simbolo della Trinità. Seguono la Vergine annunciata, il Martirio di S. Sebastiano e una nuova serie di Santi: Rocco, Sebastiano, Antonio Abate e infine il Martirio di S. Agata di notevole drammaticità.
Nella navata sinistra altri Santi: Pietro, Bernardo da Chiaravalle, Antonio Abate e Bernardino da Siena. Di seguito il ciclo più interessante e significativo opera di Segurano Cigna de Monteregali: nella lunetta è raffigurata la Crocifissione, e in tre campiture sottostanti, troviamo la Madonna in trono con Bambino e due Santi. Nella volta a crociera i quattro Dottori della Chiesa: Girolamo, Ambrogio, Gregorio Magno e Agostino; nel sottarco verso la navata centrale c'è uno scorcio d'incomparabile bellezza, dove risaltano le quattro Virtù: Carità, Temperanza, Speranza e Fortezza. Di seguito i quattro Evangelisti (Luca, Giovanni, Matteo e Marco), che fanno da corona al Cristo Pantocratore e il ritratto di S. Secondo. Un cartiglio indica il nome dell'autore, Segurano Cigna, e la data degli affreschi 1478, ancora leggibile nel secolo scorso. Di fronte, l'immagine della Madonna della Misericordia.
In fondo alle due navate laterali ci sono due altari: a sinistra di S. Rita contornato da splendide formelle rappresentanti i quindici Misteri del Rosario, con raffinati stucchi e stupendi putti in rilievo. A destra di S. Antonio, meno pregevole del precedente, anche questo ornato con stucchi.
La devozione alla Madonna del Carmelo ha origini antiche e medio orientali e si riferisce all’episodio del primo profeta d'Israele, Elia (IX sec. a.C.), che dimorando sul Monte Carmelo, ebbe la visione di una Vergine, che si alzava come una piccola nube dalla terra verso il monte, portando la pioggia per fecondare e salvare Israele dalla siccità.
Negli anni seguenti in quella immagine tutti i mistici cristiani e gli esegeti hanno sempre visto la Vergine Maria, che portando in sé il Verbo divino, ha dato vita e fecondità al mondo.
In seguito, un gruppo di eremiti, «Fratelli della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo», costituirono una cappella dedicata alla Vergine sul Monte Carmelo in Palestina, dove ancora oggi si trova un grande monastero chiamato “Stella Maris” .
Essi diedero origine all’ordine dei monaci carmelitani che fondarono monasteri in tutto Occidente.
Il 16 luglio del 1251 la Vergine, circondata da angeli e con il Bambino in braccio, apparve al primo Padre generale dell'Ordine, San Simone Stock, al quale diede lo «scapolare» col «privilegio sabatino», ossia la promessa della salvezza dall'inferno, per coloro che lo indossano e la liberazione dalle pene del Purgatorio il sabato seguente alla loro morte.
Qui a Prunetto, ogni anno la domenica più prossima al 16 luglio si svolge un triduo in preparazione ad una sentita processione in onore della Madonna del Carmine.
La statua della Vergine, della metà del novecento, viene portata in processione attorno al Castello, mentre dal Santuario si suonano a distesa le campane a “tribaldina”, un modo particolare di suonare manualmente, con appositi martelletti sulle campane.
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Per la visita guidata dal 1 maggio al 31 ottobre, contattare il numero + 393396143781
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