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Biblioteca del Seminario Vescovile

Diocesi di Biella

via Seminari 9, 13900, Biella, (BI)

La biblioteca del Seminario vescovile di Biella viene fondata nella prima metà dell’Ottocento in seguito al lascito testamentario dell’allora vescovo Giovanni Battista Canaveri.
Il Canaveri muore a Vercelli nel 1811 dopo aver nominato suoi eredi il rettore del Seminario di Biella Giovanni Battista Robiolio e l’abate Giovanni Battista Calanzano, i quali doneranno proprio al Seminario i loro patrimoni librari, comprendenti quello del vescovo, tra il 1823 e il 1852.
In quel periodo la città di Biella, che contava poco più di 7000 abitanti, era piuttosto arretrata culturalmente e gli interessi economici ancora rivolti al settore agricolo. E’ solo a partire dalla seconda metà dell’Ottocento che la nuova borghesia imprenditoriale riuscirà ad accelerare lo sviluppo industriale della zona e a contribuire alla nascita di istituzioni tecniche ed accademiche che metteranno in contatto la cultura locale con i progressi economici e di pensiero europei.
Al momento della sua apertura al pubblico, avvenuta nel 1843, la biblioteca del Seminario è dunque l’unica istituzione culturale sul territorio; la biblioteca civica di Biella nascerà solo nel 1873 grazie al mecenatismo di una delle antiche famiglie del patriziato biellese, la famiglia Sella, e cosi anche il liceo civico, le scuole tecniche, la scuola professionale, lo stesso museo cittadino.
Nel corso dell’800 il patrimonio della biblioteca viene incrementato da numerose donazioni e da vari acquisti che hanno permesso al nostro istituto di arricchirsi e di diventare un punto di riferimento per la formazione dei seminaristi e per le esigenze di lettura dei preti della diocesi.
La biblioteca continua a funzionare, sempre per uso interno, fino allo scoppio della prima guerra mondiale. Nel 1916 il Seminario viene requisito per essere adibito a ospedale militare di riserva; vi soggiorna per un breve periodo il soldato Giuseppe Ungaretti.
Terminata la guerra il Seminario e la biblioteca riprendono l’attività con rinnovato slancio.
All'inizio degli anni ’50 il rettore del Seminario Luigi Maffeo fa compiere un imponente lavoro di revisione e inventariazione delle raccolte librarie. Purtroppo negli anni ’70 la biblioteca conosce una sorta di abbandono.
Solo con la metà degli anni ’90 la Chiesa biellese, spinta dal vicario generale Fernando Marchi, ha ripreso in mano le sorti della biblioteca, dedicandola al vescovo Carlo Rossi e affidandone la direzione a don Carlo Dezzuto.
Dal 1999 la biblioteca ha aderito al Servizio Bibliotecario Nazionale ed è stata avviata la catalogazione del patrimonio librario antico e moderno in vista della sua apertura al pubblico.
La biblioteca diocesana testimonia così la volontà di essere un punto di riferimento e di raccordo per le altre biblioteche ecclesiastiche esistenti nella diocesi.

La biblioteca conserva e mette a disposizione dei propri utenti un patrimonio antico e moderno di notevole entità. Il patrimonio finora catalogato è di circa 70.000 monografie. Il fondo antico consta di quasi 10.000 volumi. Il fondo riviste conta più di 800 periodici antichi e moderni (35 testate in abbonamento).
Nel 1999 ha aderito al Servizio Bibliotecario Nazionale, rendendo così ricercabile il suo posseduto. Il catalogo è consultabile dalla pagina web dell’opac del polo piemontese Librinlinea, dal sito dell’ICCU nonché dal portale internet culturale.
La biblioteca partecipa al Censimento nazionale delle edizioni italiane del XVI secolo EDIT16, ed è ricercabile, quindi, anche nella base dati anagrafe biblioteche italiane curata dall’ ICCU(codice IT-BI0027).
Si sta provvedendo al riordino del fondo locale che viene disposto a scaffale aperto. L’ordinamento del fondo è sistematico, ed è stata adottata la classificazione decimale dewey opportunamente adattata per la collezione locale (la nostra biblioteca insieme alla biblioteaa di Fermo (AP) è tra le pochissime biblioteche italiane che adottano questo sistema per il proprio fondo locale). I volumi moderni di cui è presente più di una copia sono ammessi al prestito a domicilio.
Principali fondi librari antichi e moderni conservati presso la biblioteca.
Il primo nucleo librario, dal quale ha origine la biblioteca, è quello donato alla sua morte dal vescovo Giovan Battista Canaveri. La biblioteca ne conserva i quattro volumi del Breviarium romanum nonché un volume probabilmente scritto dallo stesso (Notizia compendiosa dei monasterj della trappa).
Il primo vero fondo documentato giunge in biblioteca nella seconda metà dell’Ottocento ed è quello donato da Giovanni Battista Ormezzano, collegiale del Santuario di Oropa. Si tratta di un cospicuo fondo di 97 opere, per un totale di 170 volumi.
La biblioteca conserva altresì il fondo librario lasciato dal vescovo Giovanni Pietro Losana alla sua morte avvenuta nel 1873. Prima di prendere possesso del vescovado di Biella, monsignor Losana ricoprì la carica di vicario apostolico di Aleppo e di delegato della Santa Sede al Monte Libano. A testimonianza della sua attività in Oriente, rimangono presso la biblioteca vari esemplari in lingua araba ed ebraica, alcuni dei quali manoscritti. Vi sono poi altri libri moderni tra i quali gli 89 volumi della Collectio Latinorum Scriptorum cum notis, la maggior parte dei quali reca note di possesso del Losana sulla coperta o sulle prime carte.
Nei primi anni del ‘900 giungono in biblioteca altri due importanti nuclei librari: il fondo Pietro Norza e il fondo famiglia Bullio, mentre il fondo antico (ricco di ben 56 cinquecentine) appartenuto al teologo di Andorno Pietro Antonio Verona giungerà dalla Parrocchia di San Lorenzo d’Andorno negli anni ’80.
Tra i principali fondi moderni giunti negli anni ’90, sono da menzionare i fondi can. Carlo Tua, can. Giovanni Saino, can. Mario Trompetto, don Virgilio Crovella, vescovo Vittorio Piola, don Giuseppe Gillio, can. Ermen Polto, don Andrea Pasi.
La biblioteca diocesana mette a disposizione una ricca collezione di DVD d’autore acquisiti negli ultimi 3 anni.
In biblioteca puoi trovare i quotidiani: Il biellese, Avvenire, Osservatore romano; e le seguenti riviste in abbonamento specializzate in scienze religiose e in argomenti di interesse locale.

Accessibilité
Lun-Ven 08:30 - 12:30
Sab-Dom chiuso

Infos

cathédrale
Cattedrale di Biella
diocèses
Biella
type d'édifices
Musei ecclesiastici
adresse
via Seminari 9, 13900, Biella, (BI)
tél
015-2522520
email
bi0027@biblioteche.reteunitaria.piemonte.it
web
www.bibliotecaseminariobie

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