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Chiesa di Santo Stefano

Diocesi di Alessandria ( sec. XIII; XVI; XIX )

La chiesa di Santo Stefano fu eretta nella seconda metà del XIII sec. La dedicazione al Protomartire rivela la sua filiazione spirituale con Pavia. La chiesa fu riedificata nel 1576.

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Musei della Canonica del Duomo di Novara

Diocesi di Novara

I Musei della Canonica del Duomo di Novara sono allestiti nelle maniche est, nord e ovest del Quadriportico medievale della Canonica del Duomo. Nei Musei sono conservati manufatti e documenti che, a partire dal sec. V, arrivano sino al sec. XX.

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Sacro Monte di Domodossola

Diocesi di Novara ( sec. XVII; XIX )

Il percorso del Sacro Monte del Calvario prevede una processionale che partendo dai piedi del colle della Mattarella permette di raggiungere il santuario del Santissimo Crocifisso.

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Sacro Monte di Varallo

Diocesi di Novara ( sec. XVI; XVII )

Il grandioso complesso monumentale del Sacro Monte di Varallo è situato in Valsesia e fu fondato su un terrazzamento naturale del Monte Tre Croci per volontà del frate Bernardino Caimi

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Santuario della Madonna della Divina Provvidenza

Diocesi di Fossano ( sec. XIX )

Il santuario ricorda due apparizioni della Madonna. Scoppiò la peste e i fossanesi ne ottennero la fine recandosi in pellegrinaggio sul luogo delle apparizioni. Costruirono allora una cappella e vicino un grandioso monastero.

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I decoratori

I_decoratori

L’elenco dei grandi decoratori è un manuale di storia dell’arte in Piemonte. Si inizia con i freschi gotico internazionale di Giacomo Jaquerio per proseguire col Rinascimento di sapore emiliano di Giovanni Martino Spanzotti e con quello dalle tarde eleganze fiammingheggiati di Defendente Ferrari. Segue la maturità di Gaudenzio e della sua scuola, fra cui spicca Bernardino Lanino. Guglielmo Caccia da Moncalvo è il Palma il Giovane del Piemonte, in piena Controriforma. Segue l’uragano caravaggesco con discepoli, fiancheggiatori e tardi estimatori (quanto del Classico): Giovanni Antonio Molineri, Bartolomeo Caravoglia, Andrea Pozzo, Jan Claret. Le vaste pareti affrescate vanno a Giovanni Carlo Aliberti, Stefano Maria Legnani, Mattia Bortoloni. Pier Francesco Guala è pittore raro di gran pennello. Claudio Francesco Beaumont è il Boucher piemontese, lo segue, a distanza, Michele Antonio Milocco. Tra gli scultori sono da menzionare Carlo Giuseppe Plura, Giovanni Battista Bernero e Stefano Maria Clemente.

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