Basilica di San Gaudenzio
Diocesi di Novara ( sec. XVI; XVII; XIX )
La Basilica di San Gaudenzio venne edificata, su progetto di Pellegrino Tibaldi, intorno al 1577. All'interno ricco di arte e storia sono conservate le spoglie di San Gaudenzio patrono di Novara.
Basilica di San Vittore
Diocesi di Novara ( sec. XVI; XVII; XVIII )
La basilica collegiata di San Vittore è una chiesa del centro storico di Intra, che ha assunto la funzione di chiesa principale della città dalla proclamazione di san Vittore come patrono di Verbania (1992).
Battistero di Baveno
Diocesi di Novara ( sec. V; XVI; XVII )
il Battistero è una costruzione la cui fondazione è databile al V secolo.
Castello di Masino - Cappella di San Carlo Borromeo
Diocesi di Ivrea
La piccola cappella di San Carlo Borromeo è attestata già dal 1601 e contiene un’importante pala d’altare databile fra il 1605 e il 1608 attribuita al celebre pittore Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (1568-1625).
Cattedrale di Santa Maria Assunta
Diocesi di Novara ( sec. IV; XX )
Il Duomo di Novara è un edificio complesso e articolato; ha un’architettura progettata a metà del XIX secolo da Alessandro Antonelli nella quale si inseriscono dettagli di epoca paleocristiana e romanica, l’interno è ricco di opere d’arte.
Chiesa Collegiata di Sant'Ambrogio
Diocesi di Novara ( sec. XIV; XVII; XVIII )
La ”Collegiata”di Omegna, dedicata a Sant’Ambrogio, risale al 960 d. C, è un’ intreccio di stili diversi: l’ edificio che reca un’ impronta romanica venne poi restaurato nel 1470-1480, successivamente in età barocca.
Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso
Diocesi di Novara ( sec. X; XII; IX )
La Chiesa parrocchiale dei Santi Gervaso e Protaso (o Gervasio e Protasio) rappresenta, con il vicino battistero, uno dei monumenti più significativi del Lago Maggiore. .
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
Diocesi di Novara ( sec. XVI; XVII; XIX )
La chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo, deve l'aspetto attuale al progetto dell'architetto Alessandro Antonelli. L'interno è ricco di opere d'arte dal XVI al XIX secolo.
Chiesa della Madonna del Sasso
Diocesi di Novara ( sec. XVII; XVIII; XIX )
Il complesso, costituito dalla chiesa, torre campanaria e casa eremitale, fu costruito nella prima metà del XVIII sec. su di uno sperone roccioso.
Chiesa della Natività di Maria Vergine
Diocesi di Novara ( sec. XVI; XVII; XVIII )
La chiesa fu edificata nel 1671. La chiesa attuale ha tre navate con due cappelle laterali e cinque altari.
Chiesa della Natività di Maria Vergine
Diocesi di Novara ( sec. XV; XVI; XIX )
La Collegiata è dedicata alla Vergine Nascente, è uno dei più insigni monumenti cittadini di Arona per l’architettura, per le opere d’arte che conserva, per le vicende storiche che l’hanno segnata.
Chiesa della Santissima Trinità
Diocesi di Novara ( sec. XVI; XVII; XIX )
Risale al 1598 la consacrazione solenne della chiesa della SS. Trinità detta del Monserrato. Nei secoli l'edificio è stato oggetto vari rifacimenti. La facciata è opera dell'arch. Paolo Gaudenzio Rivolta (1818-1873). Ricco l'interno di opere d'arte.
San Carlo Borromeo: arti figurative e politica religiosa
Figura fondamentale non solo per Milano, la Lombardia e il Piemonte orientale, San Carlo Borromeo prosegue nelle arti figurative la politica religiosa che è logica conseguenza alle deliberazioni del Concilio di Trento. Queste riguardarono l’arte in maniera relativa, ma è da quelle indicazioni generali che si elaboreranno modelli e limiti del fare artistico. Caso esemplare la forma del tempio. Il Rinascimento, nella sua visione cosmologica, aveva ritenuto che la pianta centrale (iscritta in un cerchio e in un quadrato, come l’uomo vitruviano di Leonardo) fosse il raggiungimento della perfezione d’arte. Lo stesso San Pietro fu proposto inizialmente a pianta greca. Restano molte Madonne di Campagna, fra cui quella di Varallo, a testimoniare questa ricerca, superata dai precetti controriformistici che imponevano la croce latina, la chiesa in cui l’altare è posto sotto la cupola, all’incrocio di una lunga navata e del transetto. La statua colossale del San Carlone (la più alta prima dell’assemblaggio della Stauta della Libertà) sta ancora a testimoniare la fortuna del Borromeo.