Da un frammento di un atto notarile del 1086 si deduce già la presenza della chiesa romanica dedicata a S. Pietro, la chiesa è strettamente legata a S. Valeriano e probabilmente fu costruita dalle stesse maestranze della abbazia cluniacense (quindi anche nello stesso periodo). Dai numerosi e variegati affreschi presenti all’interno, realizzati tra la fine del ‘400 e la metà del ‘500 e diversi interventi di abbellimento come il portale gotico (si leggono anche alcune date: “1466” incisa sullo stipite della parete nord e “1507” l’affresco della SS. Trinità), si deduce che la chiesa conobbe un buon periodo economico e un buona collocazione urbana. Dopo un periodo di decadenza, la chiesa riconobbe un nuovo momento d’interesse presso la comunità locale, a testimoniare l’attenzione è la costruzione nel 1884 di un nuovo campaniletto posto a ridosso della navata sinistra. Dopo un progetto di restauro del noto Paolo Verzone del 1939, non realizzato per motivi economici, fu intrapreso un importante intervento nella prima metà degli anni ’60. Nello stesso periodo furono “strappati” restaurati e ricollocati gli affreschi della parte absidale.

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