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Santuario Santa Maria di Crea

Diocesi di Casale Monferrato ( sec. XII; XVIII )

piazza Santuario, 15020 Serralunga di Crea (AL)

Secondo la tradizione il Santuario di Crea sarebbe molto antico e riconducibile all’apostolato mariano di Eusebio, vescovo di Vercelli che, verso il 350, avrebbe portato la statua lignea della Madonna con il Bambino ed edificato un primo oratorio. Il manoscritto, custodito nell’Archivio Capitolare di Vercelli della Vita Antiqua e databile al sec. IX è la più antica testimonianza della presenza e del nome del luogo, inserendolo a pieno titolo nella azione di diffusione del Cristianesimo operato da Eusebio e di eliminazione del paganesimo con la sostituzione di antiche deità femminili celtiche con il culto di Maria, Madre di Dio.La statua ancor oggi venerata nella cappella posta a retro dell’altare maggiore e sotto il campanile risale in realtà al sec. XIII.
La chiesa di S. Maria in Crea risulta citata nel privilegio dell’imperatore Enrico IV del 1060 e in una convenzione del 1129 tra il Marchese di Saluzzo e il preposito di Fruttuaria; la tradizione storiografica ascrive ad Arduino d’Ivrea la costruzione del primo santuario di Crea. In un atto del 1152 del vescovo di Vercelli Uguccione il santuario è sicuramente già attivo e passato sotto la giurisdizione dei Canonici Regolari di Vezzolano; nel 1156 riceve in dono dai Marchesi di Monferrato (la dinastia Aleramica) una reliquia della Santa Croce.
All’inizio del sec. XIV i Paleologi, nuovi Marchesi di Monferrato, presero Crea sotto la loro protezione; tra il 1372 e il 1418 fecero edificare all’interno della chiesa, la Cappella di S.Margherita di Antiochia, dove venne sistemata la reliquia della santa (ora nel Tesoro del Duomo).
Tra il 1474 e il 1479, Guglielmo VIII Paleologo commissionò gli importanti affreschi della Cappella di S.Margherita, con la Madonna in trono e i donatori, e le Scene del Martirio della Santa. Importante opera della pittura rinascimentale piemontese, tradizionalmente attribuita al “Maestro di Crea” che recentemente è stato identificato con Francesco Spanzotti, fratello del più celebre Martino.
Tra le opere custodite in chiesa va ricordata una bella tavola di Macrino d’Alba e dello stesso autore, ma conservati in convento, due piccoli e deliziosi ritratti di Guglielmo XI e di Anna d’Alencon; una menzione anche per la tela di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (1565-1625) raffigurante il Padre Eterno, la tela di S. Margherita dipinta da sua figlia Orsola Caccia (al momento in refettorio), alcune sculture in altorilievo medievali posizionate sulle colonne della navata principale, e parti di affreschi con angeli e santi di scuola moncalvesca riposizionati sulle pareti della chiesa e della cappella di S.Giuseppe, una Madonna con Bambino ad affresco (secc. XV-XVI) all’inizio della prima campata.

La chiesa di Santa Maria è meta di pellegrinaggio devozionale sin dal medioevo. La tradizione, forse non priva di fondamenti storici, vuole che, come per il Santuario di Oropa, sia stato Sant'Eusebio, vescovo di Vercelli, a salire la collina verso il 350 d.C.; lì avrebbe portato la statua lignea della Madonna col Bambino appartenente alla tipologia delle Madonne Nere, ancor oggi venerata e lì avrebbe fatto edificare un primo oratorio. Anche se in realtà la statua della Madonna è del XIII secolo e poco si sa sulla sua provenienza. Nel 1981 la statua è stata restaurata ad opera di Gian Luigi Nicola, che ha portato all’eliminazione della patina scura, dovuta ai secolari danni arrecati dal fumo delle candele, mettendo in luce l’incarnato chiaro dell’opera. Eusebio diffuse il Cristianesimo e la devozione mariana tra le popolazioni del Monferrato e delle valli Piemontesi che all'epoca erano ancora completamente pagane. Grande fu l'impegno di Eusebio nell'eliminare il paganesimo specialmente nei centri di antichissimo culto come ad Oropa e a Crea sostituendo il culto delle deità femminili celtiche con il culto della Madre di Dio. La leggenda vorrebbe la nascita del Santuario collegata ad Arduino d'Ivrea che, ritiratosi nell'Abbazia benedettina di Fruttuaria, avrebbe ricevuto da Maria Assunta l'incarico di costruire tre santuari: la Consolata a Torino, Belmonte nel Canavese e Crea nel Monferrato. Crea era già un luogo importante di culto quando nel 1156, i Marchesi del Monferrato gli fecero dono di una reliquia della Santa Croce. All'inizio del XIV secolo, scomparsa la dinastia degli Aleramici, furono i Paleologi, nuovi Marchesi del Monferrato, a prendere Crea sotto la loro protezione. Tra il 1372 ed il 1418 fecero edificare, all'interno della chiesa, la cappella di Santa Margherita di Antiochia ove venne sistemata una reliquia delle Santa, oggi conservata nel Duomo di Casale Monferrato. Tra il 1474 ed il 1479, Guglielmo VIII Paleologo commissionò gli importanti affreschi della Cappella di Santa Margherita: sulla parete di fondo, ai lati della Madonna in Trono, compaiono il suo ritratto e quello di sua moglie Bernarda di Brosse, assieme alle figlie.

Accessibilità
Lun-Dom 07:00 - 19:00

Il bene sarà visitabile negli orari indicati salvo celebrazioni liturgiche

Lun-Sab 08:00 16:00
Dom 07:30 09:30 11:00 16:00
Lun-Sab 08:00 17:00
Dom 07:30 09:30 11:00 17:00

Info

cattedrale
Cattedrale di Casale Monferrato
diocesi
Casale Monferrato
tipologia edificio
Santuari
indirizzo
piazza Santuario, 15020 Serralunga di Crea (AL)
tel
0142940109, 0142940561
mail
creasant@libero.it
web
www.santuari.it/crea

Servizi

accessibilità
si
accoglienza
true
didattica
true
accompagnamento
true
bookshop
true
punto ristoro
true
Visita al Santuario 50.0 € Su prenotazione è possibile effettuare una visita guidata con guida turistica che illustra la storia artistica del Santuario e del percorso devozionale del Sacro Monte.

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