Chiese a porte aperte Share Tweet il mio itinerario ?
Abbazia dei santi Nazario e Celso
Diocesi di Vercelli ( sec. XI; XIV; XV )
San Nazzaro Sesia, 28060, NO
L’abbazia benedettina dedicata ai santi Nazario e Celso è tra i complessi abbaziali tra i più significativi del nord Italia. Costituita da un complesso di edifici monumentali di diverse epoche; è una abbazia fortificata, circondata da mura di difesa con torri angolari e torrione di accesso. Fu fondata nel 1040 dal vescovo di Novara Riprando, unitamente ai suoi fratelli Conti di Biandrate, che l’affidò ai monaci benedettini, riservando per sé e la sua famiglia il diritto di decima.
Molto probabilmente non fu un insediamento ex-novo, bensì un ampliamento di un piccolo monastero preesistente, forse San Pietro della Bozzola, come riporta la tradizione locale, risalente al VII secolo, oppure di fondazione longobarda come la dedicazione lascerebbe supporre.
Dell’antica costruzione romanica rimangono l’atrio disposto su due livelli con nartece e la torre campanaria.
Il campanile è una poderosa costruzione a sezione quadrata, isolato, a nord-est della chiesa. Verzone ascrive il campanile al 1075-1100, mentre altri lo posticipano al XII secolo.
L’antica chiesa romanica ripeteva l’andamento e le proporzioni in pianta dell’attuale, costruita nel ‘400 sulle medesime strutture fondali; sono venute alla luce le sottomurazioni e le fondazioni delle absidi semicircolari nella parte terminale verso il campanile.
La chiesa fu costruita per volere dell’abate Antonio Barbavara, che decise di demolire la vecchia chiesa romanica e di costruirne una nuova secondo il gusto gotico-lombardo. L’edificio ha pianta rettangolare ed aula unica, divisa in tre navate. La centrale prevale nettamente su quelle laterali ed è costituita da tre campate a pianta quadrate a cui corrispondono nelle navate laterali campate oblunghe e rettangolari. La quarta campata centrale include il transetto e parte del presbiterio prolungato in una abside pentagonale, mentre le altre due navate laterali si concludono con cappelle quadrangolari.
La facciata a capanna con portale ogivale e rosone centrale è decorata da cornici fittili. Un fregio in cotto di archetti pensili intersecatesi segna il perimetro esterno della chiesa.
All’interno, sui prospetti laterali a destra si ammirano due affreschi quattrocenteschi; uno commissionato dall’Abate Barbavara raffigura San Nazzaro a cavallo fra Santa Caterina e San Rocco e San Celso, datato 1480; l’altro raffigura la Madonna in trono con Bambino e angeli musicanti.
Il chiostro probabilmente ricalca la forma di un precedente impianto distrutto insieme alla chiesa romanica; l’attuale, coevo alla chiesa, fu deturpato dopo il 1801 abbattendo la parte verso oriente e ridotto a portone per il passaggio di carri agricoli; mentre la parte superiore fu adibita a magazzino per cereali. L’attuale chiostro quattrocentesco ha forma quadrangolare, con fregi in cotto che lo decorano perimetralmente. Al piano superiore si apre un ampio loggiato con un ciclo pittorico costituito da affreschi quattrocenteschi che raccontano episodi della vita di San Benedetto.
BIBLIOGRAFIA
AINA, Antonio. L’abbazia dei santi Nazario e Celso, Vercelli 1994.
VERZONE, Paolo. L’architettura romanica nel Vercellese, Vercelli 1934.
L’abbazia fu affidata nell’XI secolo ai Benedettini. Situata in posizione strategica viene fortificata a partire dal XIII secolo per difendersi dalle sanguinose lotte che imperversavano fra Novara, Milano e Vercelli. L’abate era Signore e Padrone del territorio badiale, nominava i sacerdoti e i beneficiari delle chiese e cappelle dipendenti dall’abbazia, raccoglieva le decime, indossava mitra e pastorale a doppia croce, causando frequenti dissidi con i Vescovi. Gli abati erano investititi del feudo, che conferiva loro un’estesissima giurisdizione temporale, indipendente da altre autorità; amministrava la giustizia ed era al comando di ufficiali e gendarmi.
Fino a tutto il XV secolo l’abbazia è dotata di un reddito molto alto, il maggiore fra tutti i monasteri benedettini di antica fondazione.
Sul finire del XVI secolo la mancanza di monaci, le guerre che devastano il territorio novarese, i continui e ripetuti saccheggi impoveriscono l’abbazia, causandone l’abbandono.
Mentre l’abbazia decade si organizza la comunità di uomini liberi di San Nazario che affiancano le loro abitazioni all’abbazia, formando un borgo cittadino.
Nel 1801 la Repubblica Cisalpina sopprime l’abbazia.
Solo verso la metà del XX secolo, grazie ad importanti opere di restauro, l’abbazia riprende il suo originale splendore.
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Arte
Link esterni
https://www.abbaziasannazzarosesia.it/
Sito web dell'Abbazia
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Dom | 11:15 |
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Info
- cattedrale
- Cattedrale di Vercelli
- diocesi
- Vercelli
- tipologia edificio
- Abbazie e Monasteri
- indirizzo
- San Nazzaro Sesia, 28060, NO
- tel
- 0321 834073
Servizi
- accessibilità
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- didattica
- accompagnamento
- bookshop
- punto ristoro
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