Guglielmo Caccia nell'Alto Monferrato
Questo itinerario parte dal territorio Alessandrino e punta alla conoscenza della città di Acqui attraverso il filo conduttore delle opere del Moncalvo.
Via Platone 23, 15023, Felizzano, Alessandria
La chiesa risale al XIII secolo ed è caratterizzata dalla robusta e quadrata torre campanaria. Nella vicina canonica sono conservate una Madonna col Bambino e angeli musicanti e la Santa Apollonia, tavole di Gandolfino da Roreto, maestro del Rinascimento piemontese e la tela seicentesca di S. Ambrogio, del Moncalvo. Restaurata e riaperta nel 2007, il presbiterio conserva ancora la balaustra con il cancello. Pianta ad aula unica a croce latina con cappelle laterali
Nei dintorni
A Felizzano, la chiesa campestre dedicata a San Rocco annessa al cimitero, risalente al XVI secolo. Negli immediati dintorni si trova la Balisica di San dalmazio di Quargnento,
Piazza Papa Giovanni XXIII, 2, 15029 Solero Alessandria, Italy
La chiesa parrocchiale di S. Perpetuo, di origine romanico-gotica, è stata più volte modificata e ha subito numerosi restauri. Alla costruzione originaria del 1100 risale una cripta rinvenuta durante gli scavi di ammodernamento della pavimentazione e la sistemazione dell'altare maggiore. L’edificio, costruito in mattoni, presenta un notevole spazio interno a cinque navate con una cupola di forma ellittica decorata. È affiancato da un elegante campanile edificato nel 1904, decorato con motivi ad archi binati e sormontato da una cuspide esagonale. La facciata principale della chiesa è prospiciente uno stretto piazzale e gli elementi architettonici del prospetto presentano caratteri neoclassici. Da notare la tela del Patrono San Perpetuo, opera del vogherese Paolo Borroni (1749-1819).; l’ottocentesca statua della Madonna Assunta; le 14 Via Crucis; la tela della Madonna del Rosario del Moncalvo.
Nei dintorni
Negli immediati dintorni si trova la Balisica di San dalmazio di Quargnento.
Via Cremona, 15121 Alessandria
La cattedrale di S. Pietro della Diocesi di Alessandria è il rifacimento ottocentesco di una più antica chiesa romanica risalente al XIII secolo, demolita per volere di Napoleone Bonaparte. Si ebbe così una chiesa di stile neoclassico in contrasto con le parti conservate, ossia il voltone della navata centrale e le colonne. Il doppio stile fu eliminato fra il 1874-1879 con l’architetto vercellese Edoardo Arboreo Mella (1808-1884), giungendo all’attuale architettura in stile bramantesco con nell’incrocio dei due bracci. L’attuale decorazione risale al 1926-29, affidata a Luigi Morgari di Torino.
Nei dintorni
Chiesa di San Lorenzo, Chiesa di Nostra Signora del Carmine, Chiesa dei Santi Alessandro e Carlo, Chiesa di Santo Stefano, Chiesa di Santa Maria del Carmine, Chiesa di San Giacomo della Vittoria, Chiesa dei Santi Sebastiano e Dalmazzo, ex Chiesa di San Francesco, Palazzo Municipale (Palazzo Rosso), Palatium Vetus, Palazzo Cuttica di Cassine, Palazzo Ghilini, Teatro delle Scienze e Planetario.
Piazza Santa Maria, 15073, Castellazzo Bormida, Alessandria
La chiesa parrocchiale di Santa Maria della Corte è citata per la prima volta nel 1005, appartenente alla “curte regia Gamundii” di origine romana e poi capoluogo longobardo che dal XIV diverrà Castellacium. La prima chiesa, esistente dunque almeno dal X secolo, nel 1494 è ricostruita a tre navate, in stile tardogotico, mantenendo l’antico campanile, mentre la parte conventuale è riedificata nel 1676. Inondata dalla Bormida nel 1647, e bruciata dai francesi nel 1651, della chiesa rimane solo il campanile. Tra il 1665 e il 1717 l’edificio è ricostruito su progetto dell'architetto Guglielmo Trotti.
Nei dintorni
Si segnalano le chiese di Castellazzo, con gli alti campanili (SS Carlo e Anna, San Martino) nonchè la chiesa della SS Trinità da Lungi e, sulla via per Alessandria il Santuario della BV della Creta e delle Grazie. Inoltre, nel centro del paese, il torrione, il castello, la torre dell'orologio, il palazzo comunale.
Piazza Duomo, Acqui Terme (AL)
La Cattedrale di Acqui venne consacrata nel 1067 da San Guido (1034-1070): essa ha pianta a croce latina e transetto aggettante e si presenta nelle forme originali piuttosto unitaria. Il complesso architettonico che meglio si è conservato è quello absidale; delle cinque absidi originarie, è stata demolita solo quella addossata al braccio sud. Nel 1479 vi fu l’edificazione del nuovo campanile, quello che ancora oggi si può ammirare; due anni dopo fu terminato il portale maggiore, commissionato dal vescovo De Regibus (1450-1484). Nel 1614 la costruzione del “pronao” a colonne binate in pietra arenaria; al 1668 risale la decorazione barocca, a stucco e affresco voluta dal vescovo Bicuti (1647-1675).
Nei dintorni
All'interno delle mura medievali si possono visitare la chiesa di Sant'Antonio ed il Castello dei Paleologi con il Museo Archeologico, il Borgo Pisterna e la fonte della Bollente; al di fuori la chiesa di san Francesco, il santuario della Madonnina e la chiesa dell'Addolorata. In zona Bagni e in tutto il territorio cittadino rimangono testimonianze della città romana di Acquae Statiellae, ricordiamo il sito della piscina romana e la zona degli archi romani.
Piazza San Francesco 3, 15011 Acqui Terme (AL)
La chiesa fu costruita fra la prima metà del '400 e gli inizi del '500: di questa fase rimangono l'abside, il campanile ed i chiostri con le colonne ottagonali ed i capitelli cubici, di tradizione medievale.
L'edificio attuale è opera neoclassica eseguita tra il 1835 e il 1854 su progetto del geometra Ferraris.
All'interno della chiesa di notevole interesse sono i dipinti raffiguranti l'Adorazione dei Magi (databile alla fine del sec. XVI ed attribuita a Raffael Angelo Soleri) l'Immacolata Concezione di Caccia Moncalvo (primo '600); la Madonna con il Bambino tra San Francesco e Sant'Antonio di Padova (sec. XVII) di Pietro Beccaria. Di pregio sono una statua di marmo della Madonna incoronata con il bimbo e l'altare maggiore; gli affreschi della volta sono del pittore Ivaldi detto “il Muto”.
Nei dintorni
All'interno delle mura medievali si possono visitare la chiesa di Sant'Antonio ed il Castello dei Paleologi con il Museo Archeologico, il Borgo Pisterna e la fonte della Bollente; al di fuori la chiesa di san Francesco, il santuario della Madonnina e la chiesa dell'Addolorata. In zona Bagni e in tutto il territorio cittadino rimangono testimonianze della città romana di Acquae Statiellae, ricordiamo il sito della piscina romana e la zona degli archi romani.