I Roero: committenze di vescovi e conti
L’itinerario narra le vicende della famiglia dei conti Roero tra Seicento e Settecento, quali mecenati d’eccellenza di luoghi di fede ed edifici nobiliari, approfondendo in particolare le committenze, il rapporto con gli artisti ed i diversi cantieri dei pittori che tra il 1702 ed il 1761 sono contemporaneamente attivi tra Langa e Roero, più precisamente tra Alba e Guarene.
Sono due, in particolare, i personaggi di spicco della famiglia Roero: Giuseppe (vescovo di Alba dal 1697 al 1720) e il nipote, Carlo Giacinto (1675-1749), ingegnere e architetto.
Monsignor Giuseppe Roero rinnovò tra il 1702-1703 le decorazioni e gli arredi della cattedrale di San Lorenzo e nel 1711-1712 affidò a Giuseppe Gaggini l’incarico di realizzare l’altare maggiore (tutt’ora visibile) in marmi policromi. Suggestiva è inoltre l’ipotesi che al Vescovo si debba anche la committenza della statua reliquiario di San Lorenzo, oggi conservata nelle sale del Tesoro della Cattedrale, posta sopra l’attuale sacrestia. Lo stesso Mons. Roero promosse il cantiere della chiesa di Santa Caterina di Alba (1711).
Il nipote Carlo Giacinto Roero fu invece impegnato sia nella ricostruzione del castello di Guarene, storica dimora delle famiglia, sia nel trasformare la chiesa ed il convento della chiesa della Maddalena di Alba, in qualità di procuratore delle monache albesi, coinvolgendo l’architetto Bernardo Vittone. Le committenze di Carlo Giacinto diedero impulso inoltre ad una fervente circolazione di artisti, contemporaneamente attivi su più cantieri: in particolare per la decorazione del coro della Maddalena si affidò alla bottega di Giacomo Rapa, impegnato anche presso il castello e la chiesa della Santissima Annunziata di Guarente, così come il pittore Antonio Milocco attivo nella chiesa della Maddalena, nella cattedrale di San Lorenzo e nella chiesa dell’Annunziata.
L’itinerario si snoda dunque attraverso Guarene, con la chiesa della Santissima Annunziata, la parrocchiale dei Santi Pietro e Bartolomeo ed il castello dei Roero, per proseguire ad Alba con la cattedrale di San Lorenzo ed il Tesoro della Cattedrale, la chiesa della Maddalena e quella di Santa Caterina.
Piazza Roma, 12050, Guarene (CN)
La chiesa attuale fu costruita tra il 1699 e il 1738 su progetto dell’architetto Francesco Rachis, conte di Carpeneto, sul sito di un edificio di culto più antico, situato fuori le mura, che aveva subito nel corso dei secoli varie trasformazioni per adeguarsi al mutare delle esigenze della popolazione.
Ora si presenta come un elegante edificio di grandi dimensioni a pianta centrale a croce greca, coperta da volta a cupola, con due ampie cappelle laterali. Sia l’interno sia l’esterno, rimaneggiati nel Settecento, sono caratterizzati dalle tipiche forme dell’architettura barocca. Di grande effetto scenografico è il complesso apparato pittorico ad affresco che orna interamente le pareti, le vele e la cupola della chiesa.
Nei dintorni
Chiesa dei Santi Pietro e Bartolomeo, Pinacoteca Comunale del Roero, Castello e cappella di Santa Teresa
Via Parrocchiale, 2 12050 Guarene (CN)
La chiesa dei Santi Pietro e Bartolomeo è situata nel cuore del centro storico barocco della città e rappresenta una delle emergenze artistiche più antiche di Guarene. La chiesa sostituisce infatti l’originaria Pieve di San Pietro del 1293, ora scomparsa, che a sua volta ereditava la dignità da un’altra sede di culto intitolata a San Giovanni “de Villa”. Le funzioni di questo edificio passarono però gradualmente già nel XVI sec., a causa delle cattive condizioni di conservazione, all’oratorio di San Bartolomeo e nel 1597 ebbero avvio i lavori di edificazione della chiesa dei Santi Pietro e Bartolomeo.
Nei dintorni
Chiesa della Santissima Annunziata, Pinacoteca Comunale del Roero, Castello e cappella di Santa Teresa
Via Alessandro Roero, 2 12050 Guarene (CN)
Il castello dei conti Roero, esempio di architettura barocca piemontese, domina la collina di Guarene. Esso fu costruito a partire dal 1726 per iniziativa del conte Carlo Giacinto Roero che, abbandonato il castello di Vezza, decise di ricostruire quello guarenese, radendo al suolo il maniero medievale munito di torri risalenti al 1200. Trasformato nella residenza estiva della famiglia, fu disegnato personalmente dal più noto della casata, il conte Carlo Giacinto, allievo di Filippo Juvarra, e concluso dal figlio Traiano Giuseppe che dal 1749, anno della morte del padre, subentra nel cantiere guarenese. Il castello comprende anche la cappella patronale, situata in un angolo del giardino verso valle, eretta per volontà del conte Traiano Giuseppe Roero (1702-1781), figlio di Carlo Giacinto.
Nei dintorni
Chiesa della Santissima Annunziata, chiesa dei Santi Pietro e Bartolomeo, Pinacoteca Comunale del Roero
Via Vida 1, 12051 Alba (CN)
La Cattedrale sorge in corrispondenza del settore orientale del foro dell’antica città di Alba Pompeia, ove sono emerse poderose mura romane di un grande complesso edilizio pubblico. I resti di una struttura ottagonale, in fondo alla navata destra, segnano il luogo di prima edificazione del battistero raccordato mediante un atrio alla basilica paleocristiana (VI secolo ca.).
La sobria facciata in cotto, rimaneggiata durante l’intervento di restauro (1867-1872) dell’architetto vercellese Arborio Mella, presenta un rosone centrale aperto durante questi lavori, la statua di San Lorenzo martire di Luigi Cocchio e quelle dei Simboli degli Evangelisti di Carlo Dusio (1878).
L’interno della cattedrale lascia intuire la lunga storia dell’edificio che racchiude le tracce di antichi restauri e ricostruzioni.
Nei dintorni
Museo diocesano, chiesa di San Domenico, chiesa di Santa Caterina, chiesa di San Giovanni
Piazza Rossetti, 12051, Alba (CN)
Il Museo Diocesano (MUDI) è strutturato su sette sedi nel territorio caratterizzate da particolare rilevanza dal punto di vista storico artistico.
Vuole offrire la possibilità di riscoprire le ricchezze materiali dei beni che fanno parte del nostro patrimonio ed il significato che essi hanno nelle tradizioni delle nostre comunità. Presso la Cattedrale di Alba, gli scavi archeologici del 2008 hanno reso possibile la scoperta e lo studio delle diverse fasi costruttive dell’edificio. I reperti sono visibili grazie al percorso allestito sotto l’area presbiteriale e nella Cripta di San Pietro che ospita il lapidario della Cattedrale, un insieme eterogeneo di reperti in parte già conservati nei locali della Canonica, in parte emersi dai recenti scavi, altri ancora recuperati dal Palazzo Vescovile nelle cui poderosa mura erano stati murati in epoche passate.
Nei dintorni
Cattedrale di San Lorenzo, chiesa di San Domenico, chiesa di Santa Caterina, chiesa di San Giovanni
Via Vittorio Emanuele, 19, 12051, Alba (CN)
In contrasto con il prevalente carattere medievale della città spicca, lungo via Vittorio Emanuele, la chiesa barocca di Santa Maria Maddalena. Costruita sul sito del precedente edificio Quattrocentesco, la nuova chiesa fu commissionata dal conte Carlo Giacinto Roero all'architetto Bernardo Antonio Vittone, il quale terminò i lavori nel 1749, come dimostrano le date sul cartiglio sovrastante l'altare della Beata Margherita di Savoia, sopra la bussola lignea, in controfacciata, e sul portale laterale. D’impatto è la facciata in laterizio rimasta incompiuta e caratterizzata da filari di mattoni da ammorsamento e dall’andamento sinuoso e dinamico che rimanda ai modelli borrominiani e guariniani.
Nei dintorni
Cattedrale di San Lorenzo, Museo Diocesano, chiesa di San Domenico, chiesa di Santa Caterina, chiesa di San Giovanni
Via Generale Govone, 3 12051 Alba (CN)
L’edificio fu costruito su committenza di Monsignor Giuseppe Roero, nella forma in cui si presenta attualmente, agli inizi del XVIII secolo come chiesa esterna dell’omonimo monastero domenicano di clausura. Non rimane nulla dell’originaria sistemazione, ovvero dell’edificio trecentesco, poiché la precedente struttura risultava essere così fatiscente che le monache chiesero ed ottennero l’autorizzazione ad erigere una nuova chiesa barocca, ufficialmente consacrata nel 1711.
Nei dintorni
Cattedrale di San Lorenzo, Museo Diocesano, chiesa di San Domenico, chiesa di Santa Caterina, chiesa di San Giovanni