Sacri arredi nella Diocesi di Acqui
Questo itinerario attraversa un territorio percorso già in antico dalla via consolare Aemilia Scauri che dalla romana Aquae Statiellae dirigeva verso Derthona, attraverso Strevi, Cassine e Sezzadio. In età medievale e moderna, al confine tra lo Stato del Monferrato e lo Stato di Milano, questi luoghi hanno raccolto gli influssi e le tendenze piemontesi e lombarde. L'itinerario torna ad Acqui e prosegue verso Ponzone dove ha lasciato traccia della sua perizia tecnica Giovanni Angelo Del Maino.
Piazza Duomo
La fabbrica della Cattedrale è per tradizione attribuita a San Guido che la consacrò nel 1067. L'edificio è romanico con una marcata impronta architettonica transalpina e riconducibile ad una delle fasi della chiesa del monastero di Cluny. Molti rimaneggiamenti ne smorzano la primitiva verticalità e l'aggiunta delle cappelle laterali e delle volte delimitano gli spazi interni.
Il portale maggiore accoglie i fedeli: l'opera fu scolpita dal luganese Giovanni Antonio Pilacorte nel 1481. La Cattedrale non conserva crocifissi antichi ma alcuni pregevoli arredi lignei nella vasta Sacrestia dei cappellani databili al 1740 e gli stalli della Sala del Capitolo, finemente intarsiati, opera del maestro Silvestro de Silvestri, datati al 1734. La sala fa da scrigno al trittico della Madonna del Monserrato, opera commissionata dal mercante acquese Francesco Della Chiesa e dipinta da Bartolomeo Bermejo intorno al 1480. Di pregevole fattura un altro arredo ligneo: la statua della Madonna (1678) con le tavolette dei Misteri, probabilmente attribuibili al pittore visonese Giovanni Monevi.
Nei dintorni
All'interno delle mura medievali si possono visitare la chiesa di Sant'Antonio ed il Castello dei Paleologi con il Museo Archeologico, il Borgo Pisterna e la fonte della Bollente; al di fuori la chiesa di san Francesco, il santuario della Madonnina e la chiesa dell'Addolorata. In zona Bagni e in tutto il territorio cittadino rimangono testimonianze della città romana di Acquae Statiellae, ricordiamo il sito della piscina romana e la zona degli archi romani.
Piazza Vittorio Veneto
La chiesa fu edificata tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo dai Conventuali Minori. La Sala Capitolare, nell'ala superstite dell'antico chiostro, ospita il Museo degli arredi e la sacrestia conserva armadi lignei settecenteschi.
Nei dintorni
Le chiese di San Lorenzo e Giacomo, la chiesa di Santa Caterina, Palazzo Zoppi con il borgo antico.
Piazza Santa Caterina
La chiesa attuale fu riedificata nella seconda metà del secolo XVIII su progetto dell'architetto Caselli. Gli importanti arredi lignei furono eseguiti dal cassinese Giuseppe Ivaldo che nel 1786 e 1787 eseguì il coro ed i battenti della porta principale. dalla chiesa pievana di santa Maria proviene un altare ligneo, databile alla II metà del secolo XVI che custodisce una scultura lignea dell'Addolorata, databile alla II metà del secolo XVII.
Nei dintorni
La chiesa di San Francesco e l'intero centro storico di Cassine, lombardo per storia ed arte, formano una complessa struttura con edifici medievali di grande rilievo monumentale ed ambientale. Si ricordano Palazzo Zoppi (di inizio secolo XV) con i suoi affreschi tardo gotici di soggetto profano, la chiesa di San Giacomo, dotata di campanile quattrocentesco.
Via Papa Giovanni XXIII, 21
La chiesa fu edificata nel secolo XIX su progetto dell'architetto bolognese Gualandi. Di notevole pregio l'arredo della Sacrestia.
Nei dintorni
Un lungo rettifilo della via Aemilia Scauri attraversa il territorio di Sezzadio verso Castelnuovo Bormida, caratterizzato da castello con al centro un nucleo edilizio tardomedievale. L'antica Abbazia di Santa Giustina, di proprietà privata, è un fondamentale monumento romanico dell'area piemontese, databile agli inizi del secolo XI. All'interno un mosaico e tracce di affreschi risalenti al 1000 ed un imponente ciclo pittorico della prima metà del secolo XV.
Piazzetta don Galliano
La sacrestia è un piccolo gioiello dai pregevoli arredi lignei che sono datati al secolo XVIII così come il coro, il pulpito ed il portone rococò
Nei dintorni
La chiesa è sita nel borgo Pisterna, il cuore storico di Acqui, vicino alla fonte della Bollente, al Castello dei Paleologi e alla Cattedrale
Piazza San Michele
Il piccolo edificio, a navata unica, raccoglie un superbo nucleo di sculture spiccatamente lombarde, probabilmente parti di un'ancona smembrata che raffigurano San Michele Arcangelo, San Giovanni Evangelista ed il Dio Padre. L'insieme proviene dalla parrocchiale, dedicata a San Michele, e sono attribuite alla bottega pavese di Giovanni Angelo Del Maino, in attività dal 1496 al 1536. Altre opere di grandissimo pregio sono il grande gruppo in legno policromo scolpito dal Maragliano (secolo XVIII) e gli arredi sacri (secoli XV-XVIII).
Nei dintorni
La chiesa parrocchiale di San Michele e la seicentesca Pieve dell'Assunta, che affaccia sulla Valle Erro.