La chiesa parrocchiale di S. Maria della Pace è posta al centro del paese, vicino al castello e si presenta con una facciata a capanna, pianta ad aula rettangolare con presbiterio quadrato di minore ampiezza. La sua costruzione è stata prescritta da mons. Erba nella visita del 1571, con l’autorizzazione al riutilizzo di materiali di risulta dalla demolizione di otto chiese poste sul territorio e da tempo inutilizzate. I lavori, sostenuti da imposizioni di taglie e con la contribuzione del consortile, iniziano nel 1580 ma procedono lentamente; nel 1600 viene ingaggiato il capomastro luganese Galeazzo Rusca per dirigere il completamento dei lavori. La chiesa viene consacrata nel 1613 e dotata di quattro grandi tele agli altari laterali. Le vicissitudini belliche dovute all’assedio del 1617 da parte dei Savoia provocano danni all’edificio e la necessità di riprendere e potenziare i lavori. A metà del Seicento la chiesa risulta completamente dotata dalla comunità, con gli altari attribuiti ai patroni e alle compagnie già presenti (quella del Ss. Sacramento unita al Rosario, della Concezione, quella di S. Orsola) si aggiungono quelle di S. Giovanni Decollato e della Dottrina Cristiana; viene realizzato un nuovo ingresso con muro e porta nuovi. Nel 1774 viene invece costruito il campanile, su cui è visibile una meridiana moderna (Tebengi, 1990).
Nell’Ottocento (1839-1840) viene realizzata una campagna decorativa delle volte affidata a Pietro Ivaldi detto il Muto, che nel 1845 realizza anche i nuovi quadri della Concezione della Vergine e di S. Michele per la cappella laterale. A partire dal 1950 vengono realizzati importanti lavori di restauro (dopo un’iniziale progetto di costruzione ex novo della chiesa) che interessano tutta la costruzione e in tale occasione l’architetto don Angelo Verri progetta il nuovo battistero.
Agli altari laterali sono presenti le grandi tele centinate seicentesche: a sinistra la Deposizione dalla Croce opera di Carlo Orazio Sacchi del 1607, e S. Francesco venerante la Vergine; a destra la Madonna con S. Michele che scaccia il diavolo e S. Orsola con le Vergini (attribuibile a Carlo Orazio Sacchi, 1607).
Nella tribuna lignea, proveniente dalla chiesa di S. Sebastiano dei Serviti, sono collocate le opere: Morte di S. Francesco Saverio, Apparizione della Madonna a S. Giacinto, S. Pietro e S. Francesco di Assisi, Gesù fra i dottori.