Chiese a porte aperte Share Tweet il mio itinerario ?
Pieve di San Giovanni Battista
Diocesi di Mondovì ( sec. X; XV )
Cimitero Comunale,12070, Sale San Giovanni, Cuneo
Edificata sulle basi di un tempio precristiano da maestranze lombarde, la costruzione è in pietra arenaria di Langa, squadrata, lavorata a scalpello; la decorazione di archetti pensili è presente nelle absidi.
Su un lato svetta l'alto campanile con la cuspide ottagonale.
Nell’interno le tre navate si concludevano tutte con abside cilindrica; oggi manca quella di destra, demolita all’inizio del Seicento per far posto alla sacrestia.
Sui possenti pilastri delle navate a sinistra gli affreschi: S. Sebastiano in abiti cortesi; la Madonna in piedi con il Bambino; S. Secondo (il cui nome è scritto in caratteri gotici) con vesti da cavaliere con una mano appoggiata alla spada, mentre l’altra regge il modellino della città di Asti, di cui è protettore.
Su quelli di destra: il Battista,vestito con pelle di cammello indica il Messia; la Madonna che allatta il Bambino.
L'abside centrale, restaurata recentemente, con Cristo in mandorla benedicente, indica il Vangelo aperto ed è circondato dai simboli dei quattro Evangelisti. All’estremità destra: S. Giovanni Battista e forse S. Margherita col drago, dal lato opposto: la Madonna con un bel manto a decoro vegetale e la rappresentazione dell’albero della vita. Tutto il catino è circondato da una ricca cornice policroma che lo separa dalla fascia circolare inferiore.
L'abside di sinistra contiene dipinti del primo '600: in alto Dio Padre, maestoso, vecchio con lunga barba che sorregge la corona regale, in basso la Madonna, assisa in trono con Bambino, tra S. Rocco e S. Martino.
Sulla parete della navata di destra S. Sebastiano con frecce e spada accanto a S. Antonio abate con bastone a T con campanelli e libro.
Sul muro della navata di sinistra si intravedono le mani di S. Lucia che offre gli occhi alla Madonna; un grande affresco del 1500: la Madonna in trono con il Bambino che sporge a S. Pietro una chiave d’oro e una d’argento simboli rispettivamente del potere spirituale e temporale. Sulla sinistra S. Giovanni Battista protettore di Sale. Nella fascia superiore Cristo crocifisso fra Maria e S. Giovanni Evangelista. Immediatamente accanto, sopra l’altare di S. Grato, una Madonna con Bambino del 1500, riceve l’omaggio di S. Grato mentre regge la testa di S. Giovanni Battista da lui ritrovata in Palestina e di S. Antonio da Padova che dopo aver lasciato a terra il libro ed il giglio innalza le mani verso la Vergine.
La pieve trovandosi isolata presso il cimitero, è stata purtroppo depauperata di molte tele, e di tanti antichi e preziosi arredi.
Nel passato, alcune opere furono trasferiti nella parrocchiale in paese,per salvarle, tra questi: l'altare della famiglia Parocchia, dedicato a S. Pietro e trasferito già nel 1648.
La complessa raffigurazione venne commissionata da Antonio Parocchia il 29 Aprile 1550, ed è anche di grande interesse perché in essa la figura della Madonna ricorre ben tre volte.
Resta sulla parete un ampio pannello dipinto, che si è ottimamente conservato ed è ancora oggi visibile. In una finissima incorniciatura architettonica rinascimentale, con le colonne corinzie avviluppate da edera e la trabeazione ornata da girali e grottesche, è seduta in trono con veste ampiamente panneggiata la Madonna, sullo sfondo un mosso drappeggio sostenuto da due putti e sotto un baldacchino pensile con fiocchi. Tiene in piedi sulle sue ginocchia Gesù Bambino irrequieto e curioso, attratto e proteso a toccare o forse a consegnare le chiavi d'oro e d’argento tenute da S. Pietro.
Dall'altra parte è presente S. Giovanni Battista, patrono di Sale, con un lungo bastone sormontato da una piccola croce e la scritta "Ecco l'Agnello di Dio", è vestito con l'abito tessuto di peli di cammello e con il mantello rosso, segno del martirio.
Sulla trabeazione, in una lunetta centrale una rarefatta e lineare Crocifissione con solo la Vergine e S. Giovanni Evangelista ai piedi della Croce.
A sinistra della lunetta l'Angelo Nunziante mentre a destra la Vergine Annunziata.
Un altro altare era dedicato a S. Grato, commissionato dal Comune, è datato 6 Agosto 1666 e raffigura la Vergine col Bambino che appare a S. Grato e a S. Antonio da Padova.
Questo altare era in muratura ma si arricchiva di un grandioso tabernacolo ligneo dorato, finemente intagliato e scolpito con figure, che venne trasferito nel capoluogo per sottrarlo al pericolo di furto.
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