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Chiesa di Santa Maria Annunziata

Diocesi di Acqui ( sec. XVI; XVIII; XX )

Piazza Barbero, 14050, Roccaverano (AT)

La chiesa “bramantesca” di Santa Maria Annunziata fu riportata al suo originale stato dai restauri fortemente voluti dal canonico don Pompeo Ravera fra gli anni 1946 e 1966. Con il concorso di tutto il popolo di Roccaverano furono eliminati gli stucchi settecenteschi e le pitture ottocentesche che, all’interno dell’edificio, ne avevano alterato completamente l’aspetto originario.
Il documento che lega Bramante, architetto di Giulio II, ad Enrico Bruno, committente della parrocchiale di Roccaverano, in realtà non è mai comparso né fra i documenti dell’Archivio vescovile di Acqui, né fra le carte dell’archivio parrocchiale, né fra le carte “romane”; molti indizi però, studiati ed elaborati a lungo dalla professoressa Manuela Morresi, portano ad attribuire la parrocchiale di Roccaverano a Bramante e alla sua scuola: la perfetta integrazione di Santa Maria Annunziata con la famiglia tipologica di chiese con la facciata ad ordini intersecati e con pianta a quincunx, progettate a Roma da Bramante e dalla sua scuola, porta in conclusione a ribadire la paternità bramantesca della chiesa roccaveranese.
Fu, come già ricordato, Enrico Bruno nativo di Roccaverano e tesoriere di Giulio II della Rovere, a dare il via ai lavori nel 1509, stesso anno in cui morì: l’edificio fu portato a termine in tempi brevi e consacrato nel 1516. E’ dunque possibile che per motivi economici gli eredi, Giovanni Francesco e Paolo Emilio, abbiano interferito con il progetto originale semplificandolo ed accelerando così la chiusura dei lavori.
Una prospettiva privilegiata per osservare la chiesa è senz’altro quella che offre il castello che si affaccia sulla piazza, di fronte alla parrocchiale: di grande bellezza è la facciata con il timpano che racchiude il Dio benedicente, due rilievi con Gabriele e Maria affiancano i capitelli e la lapide del committente sovrasta il portale.

Nella cappella a destra del presbiterio è posto l'altare maggiore cinquecentesco, coevo alla parrocchiale e di committenza della famiglia Bruno. Un'iscrizione sopra i tre dischi in porfido che ornano l'altare promette l'indulgenza a chi li veneri. E' ipotizzabile che Enrico Bruno li avesse donati alla parrocchiale come reliquie, provenienti forse dalla basilica costantiniana di San Pietro. Ancora oggi le reliquie sono venerate dalla popolazione, secondo le antiche tradizioni.

Link esterni
Accessibilità
Lun-Dom 08:00 - 19:00

Il bene sarà visitabile negli orari indicati salvo celebrazioni liturgiche

Lun-Sab -
Dom 10:00

Info

cattedrale
Cattedrale di Acqui
diocesi
Acqui
tipologia edificio
Chiese e comunità parrocchiali
indirizzo
Piazza Barbero, 14050, Roccaverano (AT)
tel
014493026

Servizi

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