Maestranze europee nell'Alessandrino: architetti e intagliatori
L'itinerario, che si snoda fra la città e il territorio circostante,
Piazza Santa Maria di Castello, 15121 Alessandria
La chiesa di Santa Maria di Castello nasce in epoca medievale come chiesa “infra castrum”, in posizione centrale nella città precomunale e comunale. Non vi sono però testimonianze dirette della posa della prima pietra dell’edificio, né del lungo cantiere aperto dal 1486 al 1545, anno della consacrazione della chiesa in una forma vicina a quella che oggi conosciamo. Tuttavia, si eseguono alcune prove di scavo che danno le prove dell’antichità del monumento; si rinvengono le tracce di fondazioni precedenti, ossia i resti di una chiesa preromanica ad aula con una grande abside risalente al secolo VIII, e una seconda con impianto romanico triabsidato del X-XI secolo. Alla fine del sec. XVI risale il bel coro ligneo attribuito all’intagliatore Stefano Vil e la cassapanca sull’altare.Vil è un artista appartenente ad una famiglia di artigiani provenienti da paesi di lingua tedesca, attivo in area alessandrina sul finire del XVI secolo.
Nei dintorni
Cattedrale, Chiesa dei Santi Alessandro e Carlo, Chiesa di Santo Stefano, Chiesa di Santa Maria del Carmine, Chiesa di San Giacomo della Vittoria, Chiesa dei Santi Sebastiano e Dalmazzo, ex Chiesa di San Francesco, Palazzo Municipale (Palazzo Rosso), Palatium Vetus, Palazzo Cuttica di Cassine, Palazzo Ghilini, Teatro delle Scienze e Planetario
Via San Lorenzo, 27, 15121, Alessandria
Nel 1765 l’antica parrocchia di San Lorenzo viene riunita alla Collegiata di Santa Maria della Neve, costretta a lasciare il quartiere di Borgoglio in seguito all’edificazione della Cittadella. Da questa unione ha origine la chiesa parrocchiale attuale. Il progetto si deve all’architetto Giuseppe Domenico Trolli, di tradizione luganese, e nel 1770 furono ultimati i lavori. La pianta a croce greca impostata su una base ellittica, con la riduzione del numero degli altari laterali e la compressione dei vani d’angolo, spinse l’architetto Trolli ad adottare il linguaggio barocco. Nel 1770 il pittore Pietro Antonio Pozzo iniziò la decorazione pittorica degli interni, di cui si ricorda l’Assunta nella volta centrale.
Nei dintorni
Cattedrale, Chiesa dei Santi Alessandro e Carlo, Chiesa di Santo Stefano, Chiesa di Santa Maria del Carmine, Chiesa di San Giacomo della Vittoria, Chiesa dei Santi Sebastiano e Dalmazzo, ex Chiesa di San Francesco, Palazzo Municipale (Palazzo Rosso), Palatium Vetus, Palazzo Cuttica di Cassine, Palazzo Ghilini, Teatro delle Scienze e Planetario
Corso Roma, 101, 15121, Alessandria
La costruzione della chiesa di San Giovannino, della Confraternita del Crocifisso, risale al 1731. Nel 1767 su progetto dell'architetto Giuseppe Domenico Trolli, di tradizione luganese, furono costruiti il coro, la sagrestia, il campanile e la volta sopra il presbiterio. L'intervento la rese conforme ai canoni del barocco. La facciata si presenta tripartita da lesene sormontate da capitelli. È coronata da un timpano triangolare che culmina in un pinnacolo reggente una croce. Nel timpano si apre un finestra circolare che richiama l'iconografia tradizionale della santissima Trinità. Nel registro superiore vi sono le statue raffiguranti San Giovanni Evangelista e San Carlo Borromeo, insieme alle virtù teologali Fede, Speranza e Carità.
Nei dintorni
Cattedrale, Chiesa dei Santi Alessandro e Carlo, Chiesa di Santo Stefano, Chiesa di Santa Maria del Carmine, Chiesa di San Giacomo della Vittoria, Chiesa dei Santi Sebastiano e Dalmazzo, ex Chiesa di San Francesco, Palazzo Municipale (Palazzo Rosso), Palatium Vetus, Palazzo Cuttica di Cassine, Palazzo Ghilini, Teatro delle Scienze e Planetario
Piazzale San Perpetuo, 5, 15029 Solero (Alessandria)
L’edificio, costruito in mattoni, presenta un notevole spazio interno a cinque navate con una cupola di forma ellittica decorata. È affiancato da un elegante campanile edificato nel 1904, decorato con motivi ad archi binati e sormontato da una cuspide esagonale. La facciata principale della chiesa è prospiciente uno stretto piazzale e gli elementi architettonici del prospetto presentano caratteri neoclassici. Come si presenta allo stato attuale, l’edificio è frutto di un intervento di ristrutturazione e di vari abbellimenti che risalgono all'anno 1710, mentre nel 1743 fu aggiunta un'altra navata all'edificio. Successivamente, nel 1768 si costruì il reliquiario per contenere il corpo di San Perpetuo. A completamento dell'opera di rinnovamento dell'edificio nel 1794 si decide di rifare anche il coro. L'inaugurazione della chiesa è avvenuta nel 1811, mentre nel 1816 viene costruita la cupola con la lanterna su disegno di Leopoldo Valizzone di Alessandria. Fra le opere conservate, di gusto europeo, la cinquecentesca ancona lignea di Stefano Vil raffigurante la Natività di Maria. Vil è un artista appartenente ad una famiglia di artigiani provenienti da paesi di lingua tedesca, attivo in area alessandrina sul finire del XVI secolo.
Nei dintorni
Quargnento, Felizzano