Cappella del Saint Sudaire
Diocesi di Aosta ( sec. XV )
Sulla strada che collega Verrés a Issogne si trova una piccola cappella caratterizzata da una particolare architettura, col tetto che si prolunga oltre il corpo principale, formando una sorta di portico retto da due massicce colonne.
Cattedrale di Santa Maria Assunta
Diocesi di Aosta ( sec. IV; XI; XIX )
Fondata alla fine del IV secolo, la cattedrale di Aosta è stata riedificata nell'XI secolo. Importanti trasformazioni avvenute nei secoli XV-XVI e XIX ne hanno modificato l'aspetto.
Chiesa Collegiata dei Santi Pietro e Orso
Diocesi di Aosta ( sec. V; XII; XVIII )
Sorta fuori dalla cinta muraria dell'antica Augusta Praetoria, la Chiesa Collegiata dei Santi Pietro e Orso è la chiesa cittadina più importante dopo la cattedrale. E' annesso il celebre chiostro con capitelli istoriati del XII secolo.
Chiesa di Santo Stefano
Diocesi di Aosta ( sec. XV; XVIII )
La fondazione della chiesa di Santo Stefano di Aosta risale ad epoca paleocristiana. Ricostruita nel XV secolo, è stata ristrutturata nel terzo decennio del Settecento assumendo l'aspetto attuale.
Museo del Tesoro della cattedrale di Aosta
Diocesi di Aosta
Il Museo del Tesoro della cattedrale di Aosta presenta una significativa selezione del patrimonio d'arte sacra della Valle d'Aosta..
Museo parrocchiale di Campertogno
Diocesi di Novara
Adiacente alla monumentale chiesa di Campertogno è ben distribuito in accoglienti sale espositive dell’edificio parrocchiale il Museo della Parrocchia, realizzato per volontà del compianto parroco don Pier Cesare De Vecchi, illuminata figura di sacerdote.
Gotico aostano e modelli d'oltralpe
Aosta e la sua Valle guardano di là delle Alpi, quasi schivassero pianura e bassa valle e l’italianizzazione incipiente. La Collegiata è il cantiere in cui si mescolano differenti riferimenti stilistici ed operano artisti del legno quali Jeninus Braye, attivo per gli Challant. L’ambito culturale è quello dell’intaglio di derivazione ginevrina, a cui l’area aostana guarda con immutato interesse anche a cavallo di Quattro e Cinquecento. Dal Chiablese giungono Jean Vion e Jean de Chetro, che lavorano e si autoritraggono nel coro della Cattedrale, che ha molti punti di contatto con gli intagli della Cattedrale di Saint-Jean-de Maurienne dovuti forse al ginevrino Pierre Mochet. A Sant’Orso si recupera la limpidezza compositiva e d’intaglio del coro della Cattedrale di Saint-Claude nel Jura, un modello di una generazione precedente quella di Jean de Vitry nel 1465.