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Chiesa dei Santi Gallo e Nicolò
Diocesi di Alba ( sec. XVIII )
Piazza Cottolengo 18, 12040 Corneliano d'Alba, CN
Collocato nella zona collinare controllata per secoli dalla nobile famiglia dei Roero, il paese di Corneliano d’Alba accoglie il visitatore con un ampio piazzale su cui campeggia la maestosa chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Gallo e Nicolò.
L'attuale edificio venne costruito per sostituire l'antica parrocchiale, situata a fianco della chiesa di San Bernardino e realizzata a sua volta in sostituzione di quella originaria di San Celso.
Il primo progetto grafico della chiesa parrocchiale venne eseguito dall'architetto albese Nicola Gallina nel 1741 e successivamente abbandonato.
I lavori di costruzione della chiesa iniziarono nel 1748, basandosi sul nuovo progetto del conte Carlo Giacinto Roero, ma si interruppero l'anno successivo con la sua morte. Giovanni Peruzzi subentrò a Roero nel 1752.
La pianta della parrocchiale, con volta a botte, è a navata unica terminante nell'abside pentagonale.
La facciata in cotto è sobria, ancora vicina allo stile rinascimentale, e ospita una scalinata centrale di accesso alla chiesa.
All'interno sono presenti quattro altari laterali: del Sacro Cuore di Gesù, e dei Santi Francesco Saverio e Rocco a destra dell'altare maggiore; del Sacro Cuore di Maria e del Suffragio a sinistra.
L'altare maggiore in marmi policromi è databile al 1770.
L'edificio ospita all'interno una pregevole acquasantiera con catino in marmo biancastro, caratterizzata da quattro teste scolpite, probabilmente già conservata nell'antica parrocchiale e attribuita ad uno scultore piemontese attivo nella prima metà del XIV secolo.
Notevoli sono anche le decorazioni pittoriche, in particolar modo le pale degli altari laterali e quella presente sul coro che raffigura la Gloria di San Gallo e San Nicola dipinte dal pittore settecentesco Pietro Paolo Operti.
Risalgono al 1885-87 i dipinti del pittore torinese Rodolfo Morgari, che decorano le volte della navata centrale e del presbiterio. Dello stesso artista sono i dipinti delle pareti laterali dell'altare maggiore, che coprono gli affreschi settecenteschi originali, un' Adorazione dei Magi e una Natività.
La statua della Madonna del Sacro Cuore, infine, è opera dello scultore Raffi e venne eseguita tra il 1875 e il 1880.
San Gallo fu un monaco e missionario irlandese che visse nel VI secolo come eremita, fondò un eremo insieme ai suoi seguaci e combattè le usanze pagane. Il suo attributo è la tonaca bianca. San Nicolò (o Nicola o Nicolao), invece, visse nel III secolo e fu vescovo della città di Myra, in Turchia. Nicolò è uno dei santi più popolari del Cristianesimo, si occupò dei suoi concittadini e si dedicò ad aiutare i poveri. I suoi attributi sono le tre sfere o monete d'oro, il pastorale e la mitria.
La pala con la Gloria di San Gallo, San Nicola e veduta di Corneliano che sovrasta il coro presenta uno schema compositivo consueto che pone i due Santi titolari della parrocchiale, Gallo e Nicolò, in due collocazioni diverse. Mentre San Gallo ascende al cielo accompagnato dagli angeli, San Nicolò assiste al mistico evento ed è assorto in preghiera. Lo sguardo dell'osservatore è subito attirato dal dinamismo del gruppo che ascende al cielo e che si distingue dallo spazio sottostante, impregnato dell'atmosfera quieta e concentrata della devozione. San Nicolò indica sullo sfondo una veduta del paese di Corneliano, nella quale si possono distinguere la chiesa parrocchiale e gli edifici della piazza, San Bernardino e la torre medievale sulla collina.
Il dipinto, datato 1783, è da attribuire a Pietro Paolo Operti, pittore braidese formatosi a Bologna, dove ebbe modo di apprendere la lezione artistica dei Carracci.
Operti ha dipinto anche le due tele che ornano gli altari laterali della medesima chiesa. La pala per l'altare di San Francesco Saverio e San Rocco del 1786 ritrae i due santi in adorazione della Madonna Addolorata e riprende uno schema compositivo convenzionale costituito dalla Madonna in alto circondata dagli angioletti che volge lo sguardo ai due Santi. La scena è pervasa da un certo dinamismo, sottolineato dalle pieghe sinuose della veste della Vergine.
Il dipinto per l'altare del Suffragio, invece, raffigura San Gregorio Magno e Sant'Agostino che intercedono per le anime purganti. L'opera, di notevole qualità come le altre due dell'Operti, riproduce al centro l'armoniosa sequenza degli angeli che parte dall'angioletto in primo piano con il libro aperto e termina con gli angeli sullo sfondo che traggono in cielo un redento. I due santi sono collocati ai lati della scena, in adorazione.
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- Piazza Cottolengo 18, 12040 Corneliano d'Alba, CN
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