La Compagnia dei devoti della beata Caterina

Nel 1808 papa Pio VII pubblicò il Decreto di Beatificazione di Caterina de Mattheis, ratificando il grande culto che le si era reso in Racconigi fin dalla morte. Nel 1812 fu istituita ufficialmente la “Compagnia dei devoti della beata Caterina”, che acquistò la sua casa trasformando la camera in un piccolo oratorio, meta di venerazione e pellegrinaggi. In seguito, la Compagnia, incoraggiata dal priore di san Giovanni Battista, don Domenico Fiasco, decise di costruire una chiesetta di più grandi dimensioni, adiacente alla stanza della Beata, in uno spazio di proprietà demaniale, concesso loro gratuitamente da parte di re Carlo Alberto di Savoia. L’occasione dell’avvio dei lavori fu l’epidemia di colera del 1835: la cittadinanza invocò i Protettori della Città, in particolare la beata Caterina, nella speranza di fermare il contagio dilagante. Cessato il morbo, il 4 settembre 1836, in segno di riconoscenza alla Mattei fu posta la prima pietra della nuova chiesa con una solenne cerimonia. La data è ricordata da un’iscrizione in latino su una pietra posta all’interno della chiesa. Per l’occasione Maria Teresa di Savoia donò una preziosa pianeta, una tovaglia e un contraltare. L’arcivescovo Fransoni fece realizzare una nuova urna dorata per contenere la reliquia di Caterina.
Le solennità dedicate alla beata Caterina si tengono, tutt’oggi, il 4 settembre.

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