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Chiesa di San Giacomo Maggiore Apostolo

Diocesi di Pinerolo ( sec. XII; VIII; XIX )

Piazza Parrocchiale 10, 10062 Luserna S. Giovanni (TO)

Il Priorato di Luserna, sottoposto alla Prevostura di Vezzolano, è conosciuto fin dal 1153, e comprendeva le chiese di San Giovanni di Perno (sede) e di San Giacomo in Luserna Alta (filiale). Nel 1559, con la distruzione della prima per mano dei valdesi la sede della cura d’anime si trasferì nella seconda. Per secoli sottoposta alla Diocesi di Torino, essa è passata a quella di Pinerolo nel 1748.

La chiesa attuale è quella antica, ubicata nell’omonima frazione del comune di Luserna San Giovanni ed è prospiciente i palazzi già appartenuti ai conti di Luserna. L’edificio, costruito al centro della piazza, è stato trasformato a più riprese. Dapprima ristrutturato negli anni 1467-1469; poi nel 1676 quando si edificava la volta sostituendola probabilmente a un precedente soffitto ligneo a capanna; in seguito nel 1720 quando furono costruiti un nuovo coro e la sacrestia; ancora nel 1814, con restauri generalizzati a seguito del terremoto avvenuto nel 1808; infine nel 1867, allorché si eseguì una ristrutturazione dell’intero edificio.

La facciata settecentesca, dalle semplici linee, mostra una tripartizione evidenziata da lesene sulle quali poggiano un architrave e un timpano lunettato, il tutto rinzaffato e colorato in tinta crema. Questo stile si ripete nei fronti laterali, a due livelli dei quali quello superiore arretrato, nel complesso scanditi da paraste alternate a finestre rettangolari.

Durante una visita alla chiesa avvenuta nel 1730 si descriveva l’aula interna denotandone l’essenzialità, e precisamente un’unica navata, ricoperta di volte, imbiancata e ben tenuta sia nelle pareti che nel pavimento. C’erano pure il pulpito, due confessionali e un piccolo campanile con una sola campana.

La torre, a pianta quadrata, si compone oggi di sei livelli i cui primi quattro, dalle fattezze romaniche, sono in muratura in pietra, separati da un corso in mattoni e archetti pensili e caratterizzati da feritoie, monofore e più in alto da bifore quasi del tutto tamponate. Nel 1774 si ristrutturò la torre, sostituendo la guglia dell’antico campanile con due nuovi livelli, al presente rinzaffati e colorati di giallo, ricavando sul più alto dei quali un nuovo vano campane.

Tornando all’interno, il tutto è scandito da pilastroni che sorreggono le volte a botte degli ambulacri. Il soffitto è a volte a botte nella parte iniziale, a crociera sopra il presbiterio. Ovunque i muri sono decorati a motivi floreali.

Nel territorio parrocchiale si incontrano la chiesa di Santa Croce (oggi trasformata in salone-teatro) eretta prima del 1613 e la cappella di San Marco, eretta prima del 1612. Nel 1931 le Figlie della Carità si insediarono nel palazzo dei Manfredi sulla piazza della parrocchia, trasformando l’edificio ed erigendo la cappella dell’Immacolata. Questa, sita in via Cavour 1 che si apre a destra del palazzo, è oggi detta “Santuario della Medaglia Miracolosa” e ospita la tomba della Serva di Dio, suor Gabriella Borgarino. A poca distanza dalla piazza, in via Cavour 3, sorge quanto resta del convento che fu prima dei Gesuiti poi dei Francescani, con torre in stile romanico.

A fine Cinquecento si segnalavano un altare maggiore in pietra, uno dedicato a Sant’Anna e uno al Rosario, sul quale veniva ordinato di dipingere i Misteri. Ve n’era un altro, sotto cappella, dedicato a San Rocco, giudicato abbastanza rozzo.

Nel 1698 si riedificò la cappella del Rosario, con l’icona e il contraltare dipinti dal pittore Giulio Cesare Mulazzani. Nella visita del 1699 si descrivevano sul lato del Vangelo (a nord) tre altari di cui uno dedicato a Santo Stefano, il secondo alla Madonna sotto i titoli del Rosario e dell’Immacolata Concezione e il terzo ancora a Santo Stefano e a San Rocco. Sul lato dell’Epistola (a sud) ve n’era uno disadorno, proprio dei Manfredi.

Intorno al 1785 veniva messa in opera un’icona per l’altar maggiore, figurante l’Assunta e i santi Giuseppe e Giacomo.

Lo schema dispositivo odierno degli altari ricalca quello attestato nel 1846: nell’abside è il maggiore con una nuova mensa aggiunta davanti a quella antica nel 1970; sul fianco settentrionale sono le cappelle di Santo Stefano e dell’Addolorata (con altare proveniente dalla soppressa chiesa dei Serviti, già sita in via Diaz 19 dove ora è l’Ospedale Mauriziano); sul fianco opposto è la cappella del Rosario, contornata di angioletti e degli ovati dei Misteri. Sulla parete d’appoggio di quest’ultima si osservano lacerti di affreschi quattrocenteschi testimonianti il precedente apparato decorativo dell’aula.

Sulla parete di fondo è appoggiata una bussola con sopra la cantoria lignea provenienti dal vicino convento dei Serviti, soppresso a inizio XIX secolo, mentre l'organo del 1847 è firmato Collino.

Completano l’arredo liturgico il fonte battesimale in marmo posto a lato dell’ingresso, l’importante seggio in legno scolpito, l’ambone, il confessionale e i moderni banchi in legno.

Building open with reservation

Per prenotazioni 0121900213

Lun -
Mar-Sab 18:00
Dom 10:30

Info

cathedral
Cattedrale di Pinerolo
diocese
Pinerolo
type of building
Chiese e comunità parrocchiali
address
Piazza Parrocchiale 10, 10062 Luserna S. Giovanni (TO)

Services

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