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La Strada del Mare

La strada del mare ripercorre il viaggio della Sindone in Liguria.
Dal suo arrivo a Torino nel 1578, la Sindone vi risiedette infatti stabilmente, fatta eccezione per due episodi. Nel mese di giugno del 1706 venne trasferita a Genova per sfuggire all’assedio dei francesi. Durante questo trasporto una tappa documentata è quella di Cherasco, dove il Sacro Lenzuolo fu esposto per tre giorni nel seicentesco Palazzo Salmatoris, come testimonia una lapide commemorativa. Qui la Sacra Sindone trovò collocazione nella Saletta del Silenzio affrescata, sul volgere del XVII secolo, da Sebastiano Taricco, con prospettive architettoniche e figure di saggi e di divinità greche simboleggianti il tema della “sapienza” e del “silenzio”.
Il viaggio proseguì alla volta di Genova passando per Mondovì e Ceva.
Oltre a questo episodio, la Sindone lasciò Torino solo nel 1939, quando fu trasferita al santuario di Montevergine, in provincia di Avellino, per essere messa al riparo durante il conflitto mondiale.
Il percorso verso il mare si snoda passando per Carignano dove la devozione per la Sindone trova documentazione, oltre che negli edifici sacri, anche in quattro, ancora ben leggibili, testimonianze iconografiche collocate in esterno sulle facciate di abitazioni private, quali Casa Margaria e Casa Lusso con la Vergine che sorregge il Sudario tra due santi, Casa Balangione in via Principi di Carignano con la Sindone sorretta dalla Madonna con quattro santi e il Padre Eterno e Casa Chiatellino in piazza Carlo Alberto con la Madonna che sorregge la Sindone, due santi e devoti.
La strada del mare prosegue per Scarnafigi dove si può ammirare la cappella del Santo Sudario; il castello di Racconigi, una delle residenze sabaude con la cappella della Sindone; Cherasco con la chiesa di San Pietro e l’oratorio di Sant’Iffredo e Magliano Alfieri con la cappella gentilizia del Santissimo Sacramento.
L’itinerario si conclude con altri due centri ricchi di presenze sindoniche quali Benevagienna con la cappella campestre del Santo Sudario, la parrocchiale dell’Assunta, la chiesa di San Francesco e quella dei Battuti Bianchi e il santuario di Vicoforte con la cappella di San Benedetto.
Infine è da segnalare un nutrito calendario di mostre attualmente in corso: Saluzzo “La Santa Sindone. Devozione nella diocesi di Saluzzo”, Caramagna Piemonte “Sacri telai e sacre reliquie” all’abbazia di Santa Maria, Vicoforte “Sindone al Santuario. Tesori della Basilica” al Santuario, Fossano “Sindone e devozione nella Diocesi di Fossano” e Cuneo “Sindone: l’Umanità di Cristo” al Museo di San Sebastiano.

Piazza San Giovanni, 10122, Torino, TO

La costruzione della fabbrica, attribuita al Vescovo Massimo, risale alla fine del IV secolo e inizio del V. Il progetto prevedeva uno sviluppo su un impianto di tre basiliche cristiane, contigue e comunicanti. Di fianco alla Basilica del Salvatore era stato eretto (1470) il campanile, tuttora esistente e indipendente rispetto alla cattedrale, voluto dal vescovo Giovanni Compeys d’Annecy, lo stemma del quale è visibile su una facciata. Nel 1490, per ordine del cardinale Domenico Della Rovere dei Signori di Vinovo, eletto Vescovo di Torino, si diede inizio ai lavori per la demolizione delle tre antiche basiliche e la costruzione di una nuova fabbrica. Il progetto fu affidato all’architetto e scultore Amedeo da Settignano.

Nei dintorni

museo diocesano, chiesa di San Lorenzo – Torino

Via San Domenico, 28 10122, Torino, TO

Intorno alla metà degli anni Trenta del Novecento, la Confraternita del Santissimo Sudario decise di organizzare alcuni dei numerosi e preziosi reperti sulla Sindone in una mostra permanente, che venne inaugurata il 4 giugno 1936 alla presenza dell'arcivescovo di Torino, card. Maurilio Fossati. Il 15 aprile 1998 venne inaugurato il nuovo museo, posto nella attuale sede, ossia nella cripta della chiesa del Santissimo Sudario, alla presenza dell'arcivescovo di Torino, card. Giovanni Saldarini.
Il museo propone un percorso ricco e completo che illustra le diverse ricerche sindonologiche svolte dal Cinquecento ad oggi, cogliendone aspetti storici, scientifici, devozionali e artistici.

Nei dintorni

chiesa dei Santi Martiri, santuario della Beata Vergine della Consolata - Torino

Piazza Parrocchia 5, 12030, Scarnafigi, CN

La parrocchiale di Maria Vergine Assunta, della quale la Cappella del Santo Sudario è parte integrante, sarebbe sorta in luogo dell'antica Santa Maria, donata dal vescovo di Torino Amizone alle monache benedettine di San Pietro nel 989. La parrocchia di Scarnafigi entrerà a far parte del territorio della Diocesi di Saluzzo solo con gli anni del Governo francese.

Nei dintorni

chiesa parrocchiale di San Martino - Villanova Solaro

Piazza Carlo Alberto, 6, 12035, Racconigi, CN

Nell’ambito degli eventi culturali piemontesi previsti per il periodo Expo e ostensione della Sacra Sindone la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici propone, nella suggestiva cornice espositiva del castello di Racconigi, la mostra dal titolo: “La collezione di opere sindoniche del Real Castello di Racconigi” a cura dell’architetto Giuse Scalva.
La mostra espone 92 opere tra cui oli, tempere, acquerelli, incisioni e ricami (alcuni dei quali opera delle dedizione di principesse sabaude) facenti parte della ricca collezione di Racconigi dal principe di Piemonte poi Re Umberto II. La raccolta, nata in un breve periodo di tempo, sancisce il legame tra il sacro Lino e la dinastia sabauda e illustra la storia delle ostensioni.

Nei dintorni

cappella della Beata Caterina - Racconigi; abbazia di Santa Maria - Caramagna Piemonte; chiesa di Santa Croce e di San Bernardino – Cavallermaggiore

Via San Pietro 15, 12062, Cherasco, CN

Nel centro storico di Cherasco si può scorgere la parrocchiale di San Pietro, la più antica tra le chiese della città. La sua prima attestazione risale al 1259, anno in cui si presentava in fase di costruzione. Dell’edificio originario sono ancora visibili la facciata e il campanile tardo-romanico, nella cui base interna si può ammirare l’affresco con la Crocefissione della metà del XIV secolo. La facciata in laterizio, conclusa con taglio orizzontale, manifesta il riuso degli spogli antichi nell’architettura medievale. I marmi romani provenienti dalle rovine dell’antica Pollentia si integrano con le numerose sculture d’età romanica attribuite all’antica chiesa di S. Pietro di Manzano.

Nei dintorni

chiesa di Sant'Agostino, santuario della Madonna delle Grazie, chiesa di Sant'Iffredo – Cherasco

Via Sant'Iffredo 38, 12062, Cherasco, CN

L’oratorio sorse tra il XIII e il XIV secolo sul luogo in cui, secondo tradizione, fu ritrovato il corpo di Iffredo, benedettino cheraschese martirizzato dai Saraceni a Manzano, lungo il Tanaro. La prima edificazione fu ad opera dei Benedettini di S. Teofredo di Cervere, che nel Quattrocento abbandonarono l’edificio. Alla fine del Cinquecento fu ceduto dal Comune alla Compagnia della Misericordia, che provvide a ricostruirlo integralmente, seppure con interventi parziali che occuparono i due secoli successivi.

Nei dintorni

chiesa di San Pietro, santuario della Madonna del Popolo, santuario della Madonna delle Grazie – Cherasco

Via Alfieri, 6 12050, Magliano Alfieri, CN

La residenza castellata degli Alfieri di Magliano, situata nel cuore del Roero e realizzata su una preesistente fortezza medievale, venne edificata su commissione del conte Catalano Alfieri (1602-1674), generale di Carlo Emanuele II caduto in disgrazia durante la guerra fra i Savoia e la Repubblica di Genova, e successivamente conclusa dal figlio Carlo Emanuele (1643-1691) nella seconda metà del Seicento. Sulla facciata est del castello è posto l’accesso alla cappella privata della famiglia, mirabile esempio di barocco maturo. All’interno tutte le componenti iconografiche risalgono al pieno Settecento, per lo più da datarsi dopo il 1768, allorchè la cappella venne ricollocata e mutata di titolo: da San Giuseppe al Santissimo Crocifisso, probabilmente secondo le disposizioni del conte Giacinto Lodovico Alfieri.

Nei dintorni

chiesa della Santissima Annunziata - Guarene; cattedrale di San Lorenzo, Museo della Cattedrale – Alba

Via Trinità, 1 12041, Benevagienna, CN

Il grande pilone a tema sindonico su cui è raffigurato un Angelo con san Donato e sant'Agostino che tengono distesa la Sindone è uno dei più antichi e significativi del Piemonte. Unitamente alla pala d’altare di medesimo soggetto, verosimilmente da datare al Seicento, si inseriscono nella corrente di gusto promossa da Casa Savoia e ampiamente attestata in Piemonte che propone la Sacra Sindone sorretta da angeli e santi. Affreschi analoghi a quello di Bene Vagienna hanno una valenza genuinamente devozionale a difesa del territorio e delle genti e risultano largamente diffusi nelle campagne.

Nei dintorni

chiesa dei Disciplinati Bianchi, chiesa di San Francesco - Bene Vagienna

Piazza Botero, 12041, Bene Vagienna, CN

La chiesa di Santa Maria Assunta, collocata nella centrale piazza Botero, è un edificio religioso a croce latina di origine gotica, successivamente ricostruito da Giovenale Boetto e ultimato nel 1659. La facciata della chiesa riporta una delle tante attestazioni ad affresco dedicate alla Sacra Sindone riscontrabili a Benevagienna. Sopra il portale d’ingresso è infatti possibile ammirare un dipinto, datato 1649, raffigurante al centro San Donato con ai lati Amedeo IX duca di Savoia e la beata Paola Gambara che sorreggono distesa la Sindone.

Nei dintorni

chiesa dei Disciplinati Bianchi, chiesa di Santa Maria Assunta - Bene Vagienna

Piazza San Francesco, 1 12041, Bene Vagienna, CN

La costruzione della chiesa di San Francesco della Rocchetta, collocata entro le mura della città, prende avvio nel 1545 e si conclude nel 1659. L’edificazione di questa struttura avviene per volontà del conte Gian Luigi della Costa, desideroso di costruire una nuova chiesa per riportare in un luogo degno il corpo della Beata Paola, conservato in modo improprio in una stanza del suo castello. L’attuale aspetto della chiesa di San Francesco è frutto di diversi rimaneggiamenti. Della primitiva struttura gotica permane solo il massiccio campanile cuspidato mentre sono più evidenti gli interventi del XVII e XIX secolo. Tra questi spicca la facciata, realizzata nel Seicento, su disegno di Giovenale Boetto (1604-1675).
San Francesco conserva pregevoli opere d’arte di particolare interesse. Tra queste spicca la tribuna dell’organo in cui si riscontra la presenza di un soggetto a tema sindonico. Si tratta di una tela cinque-seicentesca con Maria al centro, Sant’Antonio e una santa, forse da identificarsi con Santa Caterina, vestiti in abiti rinascimentali che sorreggono la Sindone.

Nei dintorni

chiesa dei Disciplinati Bianchi, chiesa di Santa Maria Assunta - Bene Vagienna

Via Roma, 16 12041, Bene Vagienna, CN

MEMORIE SINDONICHE IN TERRA BENESE
La chiesa dei Disciplinati Bianchi ospita dal 29 marzo al 28 giugno 2015 la mostra “Memorie sindoniche in terra benese” a cura dell’Associazione Amici di Bene e della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. L’esposizione propone una selezione di opere d’arte legate al Sacro Lino o riferite alla passione di Cristo legate alla religiosità benese.
Tra i dipinti di particolare interesse si conservano ex voto a tema sindonico e un dipinto di Jean Claret datato 1664 raffigurante la Madonna coi santi Chiara, Giuseppe, Antonio e Barbara che espongono la Sindone.

Nei dintorni

chiesa di San Francesco, chiesa di Santa Maria Assunta - Bene Vagienna

Piazza Carlo Emanuele I, 12080, Vicoforte, CN

Sul volgere del 1400, un fornaciaio, sfortunato nella cottura dei suoi mattoni, innalzò in voto un pilone con l'immagine della Madonna col Bambino.
Nel 1592 l’immagine fu colpita da un maldestro cacciatore, si diffuse una intensa devozione alla Vergine che portò alla costruzione della basilica.
Il 7 Luglio 1596, grazie all’intervento del duca Carlo Emanuele I di Savoia, fu posta la prima pietra.

Nei dintorni

cattedrale di San Donato, chiesa dei Santi Pietro e Paolo - Mondovì

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