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Chiesa di Maria Vergine Incoronata

Diocesi di Cuneo ( sec. XV; XVI; XIX )

Via Municipio 2, 12040, Castelletto Stura, Cuneo

Sebbene le fonti attestino l’esistenza del paese già dal 1100, non abbiamo informazioni dell’esistenza di una chiesa prima della seconda metà del XV sec: infatti sia Castelletto che Montanera erano piccoli centri rurali scarsamente popolati. Certo è che entrambi i borghi furono completamente distrutti verso la metà del XIV secolo a opera dei cuneesi in quanto vi si annidavano delle compagnie di ventura (capitanate da Giovanni Acuto, assoldato dal marchese di Monferrato) che costituivano una seria minaccia per la città triangolare. Una volta ristabilita la sicurezza, nel 1430, Cuneo deliberò la ricostruzione dei due paesi: prima Montanera e poi Castelletto. In paese esiste ancora oggi una zona denominata “Recetto o Rocchetto” dove sotto l’immagine della Trinità nel corso dell’Ottocento era ancora visibile la data 1435 e la firma dei pittori.
La costruzione della chiesa è da ascrivere a quest’epoca, come attestano gli affreschi quattrocenteschi emersi dietro la tela dell’altare del Rosario. Il primo documento che attesta l’esistenza della chiesa è del 1557. Da una visita apostolica del 1583 sappiamo che la chiesa è a tre navate, di cui solo una laterale aveva la volta e le pareti in parte dipinte.
Le forme e l’aspetto attuali sono da ascriversi ad ampliamenti condotti tra Settecento e Ottocento, quando, furono costruiti il coro, la sacrestia e fu ingrandito il presbiterio. Nel 1854 furono decorate le pareti di volta e presbiterio.
L’esterno, di semplice fattura, è diviso in tre sezioni che corrispondono alle navate interne e presenta un numero uguale di aperture in corrispondenza dei portali in pietra che ospitano negli scomparti superiori dipinti di Andrea Vinaj. In quello che sovrasta l’ingresso principale, è raffigurata la Madonna Incoronata, dedicataria della chiesa, in quelli laterali Isaia e Davide con l’arpa. La parte superiore termina con uno spesso cornicione e quattro vasi porta fiamme.
L’interno, come preannunciato dalla facciata, è diviso in tre navate con volte a botte che si chiudono in un ampio presbiterio e coro. Percorrendo la navata di destra si incontra la cappella di San Giuseppe che ospita al suo interno un altare settecentesco con una cornice a stucco che racchiude la pala con il transito di San Giuseppe assistito da Gesù e Maria Santissima. Proseguendo, in capo alla navata settentrionale, si incontra la Cappella della Madonna del Rosario che fa parte del nucleo originale della chiesa, come dimostrato dalla presenza degli affreschi di fine Quattrocento. Questi ultimi sono coperti dal quadro seicentesco della Madonna con il Bambino tra San Domenico e Santa Caterina, ai lati vi sono i riquadri con i misteri del Rosario.
Il presbiterio ospita un bell’altare maggiore settecentesco e il centro della celebrazione. Si noti che i poli della celebrazione sono stati realizzati con parti della balaustra marmorea ottocentesca. Sulle pareti laterali sono dipinti la definizione del dogma dell’Immacolata da parte di Pio IX e il Transito della Vergine Maria. L’ampio coro ellittico ospita due corone di banchi con dossali, opera di Giovanni Milanollo e una icona che ritrae la Vergine Maria accolta da Gesù e incoronata dal Padre Eterno tra angeli volteggianti, opera eseguita nel 1858 circa dal Vinay. Ai lati vi sono le figure di San Gioacchino ed Anna e i dottori della Chiesa.
Seguono la cappella dell’Immacolata, con statua lignea di medesimo soggetto e la cappella delle Anime. In quest’ultima è conservata la tela che raffigura la Madonna, San Giuseppe, l’Angelo Custode e le anime del purgatorio.
Il battistero, ricavato in una nicchia, ospita il fonte con una tazza in marmo dell’Ottocento.
Più in alto la tribuna accoglie un bell’organo.
Le parti superiori sono decorate da vetrate e decorazioni pittoriche con festoni fioriti e tondi raffiguranti i quattro Evangelisti e i quattro Profeti maggiori, opere di Francesco Agnese e Francesco Gauthier.

La chiesa, dedicata a Maria Vergine Incoronata, è raffigurata in un dipinto di buona fattura posto sul portale centrale in pietra della facciata. Ai lati della Vergine due profeti: da un lato Isaia con la scritta "Ecce Virgo concipiet" e dall'altro lato David con l'arpa. Nel timpano compare invece L'Eterno padre. Le opere sono di Andrea Vinaj. L'ampio coro ellittino all'interno ospita due corone di banchi con dossali, ed un icona racchiusa da una cornice ovale in stucco che rappresenta la Vergine accolta da Gesù ed incoronata dall'Eterno Padre tra Angeli volteggianti, opera realizzata sempre dal Vinaj nel 1858 circa.

Link esterni
Accessibilità
Lun-Dom 08:00 - 12:00 15:00 - 20:00

Il bene sarà visitabile negli orari indicati salvo celebrazioni liturgiche

Lun-Sab 20:00
Dom 08:30 11:00

Info

cattedrale
Cattedrale di Cuneo
diocesi
Cuneo
tipologia edificio
Chiese e comunità parrocchiali
indirizzo
Via Municipio 2, 12040, Castelletto Stura, Cuneo
tel
0171791121

Servizi

accessibilità
si
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didattica
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