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Chiesa di Santa Maria del Carmine

Diocesi di Alessandria ( sec. XIV; XIX )

Via Gerolamo Savonarola, 17, 15121, Alessandria

La costruzione della chiesa di Santa Maria del Carmine iniziò intorno al 1320, presto sostituita nella seconda metà del secolo con un altro edificio, più grande e con l’aggiunta di un chiostro, per opera dei Padri Carmelitani, che erano presenti sul territorio già alla fine del XII secolo e che con il contributo di alcune ricche famiglie della città restaurarono la struttura. La costruzione fu ampliata a partire dal 1466, con l’aggiunta della cappella maggiore, ma i lavori continuarono fino al XVI secolo, portando alla realizzazione delle navate, delle altre cappelle e della sacrestia (1576). Nel XVIII secolo la chiesa andò incontro a un periodo di forte degrado, quando dal 1745, al tempo della guerra di successione austriaca, essa fu ridotta a ospedale militare e subì gravi manomissioni. Sul principio del 1800 fu adibita a sede della Guardia Nazionale dal Governo Napoleonico, fino a quando nel 1865 iniziò una fase di restauri che durò fino al 1954, con l’intento di restituirle la sua originaria bellezza gotica. Tuttavia, i restauri hanno modificato l’aspetto originario in nome di una facciata gotica stereotipata, tripartita e conclusa da svettanti pinnacoli e adornata da un portale strombato, in nome dello stile gotico originale. All’interno la chiesa è suddivisa in tre navate da pilastri cruciformi, che sostengono gli archi e le volte a crociera costolonate. Le navate laterali conducono a cappelle a terminazione piana, mentre quella centrale termina in un’abside poligonale. Sono diversi i dipinti custoditi nel tempio, opera di artisti di scuola piemontese come Giovanni Martino Spanzotti e Gaudenzio Ferrari, risalenti al periodo 1550-1560. Si ricordano una Madonna del Rosario (secolo XVI), un polittico del XVI secolo con scene della Crocifissione e Santa Lucia tra le Sante Barbara e Chiara d’Assisi (secolo XVII).

Il culto della Madonna del Carmine – detta altrimenti del Carmelo o del Rosario – ha origine dai Padri Carmelitani, ordine originario del Monte Carmelo, considerato il giardino verdeggiante della Palestina. Qui, nel secolo XII, si raccolsero alcuni penitenti-pellegrini europei , fedeli al modello del profeta Elia. Costruita una chiesetta in mezzo alle celle, la dedicarono a Maria, sviluppando il senso di appartenenza alla Madonna come Signora del luogo e Patrona, e ne presero il nome, "Fratelli di Santa Maria del Monte Carmelo". L’Ordine Religioso fu riconosciuto da Innocenzo IV nel 1247 e fu inserito nella corrente degli Ordini Mendicanti. Verso il 1235 i Carmelitani dovettero abbandonare il luogo d'origine a causa delle incursioni dei saraceni che stavano riconquistando la Terra Santa, per cui ritornarono ai paesi di origine diffondendo il culto della Madonna del Carmine. Fu nel Medioevo che S.Beda il Venerabile aveva suggerito l'adozione di una collana di grani per conteggiare le preghiere. Nacque così la devozione alla corona del rosario, che ha il significato di una ghirlanda di rose offerta alla Madonna. La festa liturgica si celebra sia il 16 luglio per commemorare l'apparizione mariana che sarebbe avvenuta nel 1251 a San Simone Stock, all'epoca priore generale dell'ordine carmelitano, sia il 7 ottobre, data istituita da San Pio V in ricordo della vittoria riportata a Lepanto sui Turchi del 1571. La Madonna del Carmine è venerata anche come protettrice delle anime sante del Purgatorio, raffigurata mentre le trae dalle fiamme dell’espiazione, e anche per questo è invocata come “Madonna del Suffragio”. Anche Santa Teresa d’Avila è legata all’ordine carmelitano, cui dobbiamo la fondazione nel 1562 del primo monastero eremitico femminile, mentre Santa Barbara Avrillot ebbe il merito di introdurre la riforma carmelitana di Santa Teresa in Francia.

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La storia - La facciata - L'interno - Dipinti e sculture

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type d'édifices
Chiese e comunità parrocchiali
adresse
Via Gerolamo Savonarola, 17, 15121, Alessandria
tél
0131-253652
email
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web
www.diocesialessandria.it

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