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Cappella di San Ponzio

Diocesi di Mondovì ( sec. XI; XI; XV )

Strada Statale115 (direzione Murazzano) 12060 Marsaglia

L’edificio originario, con bella abside romanica, risalente all’XI-XII secolo, consiste di una corta navata delimitata da due semplici pilastrini e coperta da un tetto a capanna di cui restano le tracce della trabeazione.
Le pareti di questa semplice struttura vennero decorate nella seconda metà del XV secolo con un ciclo di affreschi firmati da Segurano Cigna.
Nel XVII secolo venne ampliata e dotata di due volte. Il tetto, crollato nel 1976, fu ricostruito nel 1981. Dopo il restauro la chiesa è stata riaperta al pubblico il 18 settembre 2010.
Nell’interno, al centro del catino, nella mandorla è raffigurato il Cristo Pantocrator con in mano un cartiglio su cui è leggibile “Ego sum veritas et vita”. Ai lati i simboli dei quattro evangelisti.
Sotto sono rappresentati i dodici apostoli in piedi con in mano ciascuno un cartiglio che riporta un versetto del Credo, composto da loro su ispirazione dello Spirito Santo.
Al centro è raffigurato San Ponzio, in abito quattrocentesco con lo stendardo della Legione Tebea a cui apparteneva. La sua immagine in piedi occupa lo spazio della monofora centrale che era stata chiusa e intonacata.
Sopra le altre monofore, a sinistra il cartiglio che riporta la firma del pittore Segurano de Monteregalis e a destra lo stemma dei marchesi di Saluzzo, a cui apparteneva Marsaglia.
In basso è dipinto uno splendido panneggio appeso con anelli a un reggitenda in legno.
Nel passaggio dall’abside all’arco trionfale sei profeti dell’Antico Testamento: a destra Davide, con in mano la cetra e Salomone; in basso il profeta Natan, che annunciò a Davide una discendenza messianica (Samuele, 7); a sinistra altri tre profeti fra cui è riconoscibile solo Geremia.
Sull’arco di trionfo è rappresentata l’annunciazione: a sinistra l’angelo e a destra la Vergine, intenta a leggere, sulla quale converge un raggio di luce che si diparte da Dio Padre assiso nella mandorla, sulla cuspide del timpano. A metà strada è visibile nella mandorla un Gesù Bambino con in braccio una croce. Il pittore ha così rappresentato l’incarnazione “per aurem”, tema presente anche a San Biagio Mondovì.
In basso a sinistra è raffigurato Sant’Antonio, protettore delle malattie di pelle. Ai suoi piedi si intravedono le zampe del porcellino e il fuoco acceso. A fianco i resti di un San Francesco.

Attorno alla cappella, sia per la collocazione che per l’antichità, si svilupparono storie fantastiche e leggendarie che ancora oggi gli anziani del paese ricordano e narrano.

Un tempo nella località Sarvana, dove ora sorge la cappella, abitava un bambino sordomuto. Un giorno questi era al pascolo: vide arrivare un cavaliere a cavallo, che si ferma e gli dice:” Vai a casa e di’ a tuo padre di costruire in questo punto una chiesa che abbia la forma dello zoccolo del mio cavallo“. Detto questo il cavaliere riprese la sua corsa. Il padre fece quanto ordinato dal cavaliere ed il bambino guarì. Il cavaliere era San Ponzio. Qualcuno vede nella figura inginocchiata a destra del cavallo di San Ponzio il bambino guarito (affresco sulla parete sinistra).

Un altro racconto narra che Ponzio, di ritorno da una crociata, passò da Marsaglia, e fermatosi per far mangiare il cavallo, vide questa bella collinetta e disse: “Qui bisogna fare una chiesa”. Nel medesimo istante iniziò a piovere a dirotto e la terra divenne molle. Allora Ponzio risalì sul cavallo, fece tre giri sul cucuzzolo e lasciò le impronte degli zoccoli dove voleva fosse costruita la chiesa. Poi si recò dagli abitanti della zona e disse “Voglio che facciate una chiesa in questo bel posto, esattamente dove troverete le tracce del mio cavallo”.
Allora la gente si diede da fare, ma siccome pareva loro che la chiesa fosse troppo grande, la fecero più piccola; di giorno la costruivano e di notte crollava: dovettero farla come l’aveva tracciata lui.
Mentre facevano gli scavi fu trovata una pietra porosa (a forma di capitello rovesciato): si diceva che da questa pietra usciva l’olio per la lampada del Santissimo, fintanto che un giorno una donna, che aveva una mucca malata alla mammella, andò a prendere un po’ di quell’olio per ungere l’animale e la pietra si seccò per sempre. La pietra della leggenda non è più lì. Per ragioni di sicurezza è stata trasportata in paese e si trova oggi a fianco dell'ingresso della parrocchiale.

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Accessibilité

Site ouvert sous réservation

per la visita guidata dal 1 maggio al 31 ottobre contattare il numero + 393396143781

Lun-Dom -

Si celebra una messa il giorno della festa, solitamente la seconda domenica di settembre

Infos

cathédrale
Cattedrale di Mondovì
diocèses
Mondovì
type d'édifices
Antiche cappelle
adresse
Strada Statale115 (direzione Murazzano) 12060 Marsaglia
tél
0174787257
port.
3474198881 -
web
www.sanponzio.it

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