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Oct 27 Corsi di formazione

Silvia Beltramo, Il marchesato di Saluzzo tra gotico e rinascimento

Il Quattrocento in Piemonte è un periodo di grande interesse per l’architettura in quanto consolida lo straordinario patrimonio dell’epoca medievale legato a una tradizione consolidata di conoscenze tecniche e di manodopera e introduce, a partire dagli anni Novanta del secolo, nuovi temi propri del costruire “all’antica”.
In questo il marchesato di Saluzzo costituisce uno dei principati maggiormente ricettivi, pronto ad accogliere sia maestranze specializzate e aggiornate sugli aspetti del gotico internazionale sia i protagonisti della cultura rinascimentale provenienti dalle aree lombarda e ligure.
Tra i mecenati maggiormente presenti nel Quattrocento nel nord Italia, i Saluzzo, pur nella esiguità territoriale del marchesato rispetto al panorama politico italiano, rivestono un ruolo predominante, che si può confrontare con i signori dei principati territoriali del centro nord della penisola (dagli Sforza agli Este, dai Gonzaga ai Pio) e con i nobili francesi, dialogando con i confinanti Savoia e Monferrato, avendo una politica comune di mecenatismo artistico rivolta ai principali centri urbani.
“L’internazionalità” di alcune scelte operate dai marchesi di Saluzzo (Ludovico I, II e Margherita di Foix) denota una specifica conoscenza dei cantieri aperti nelle altre corti signorili del Quattrocento. Il filo dei modelli architettonici si dipana tra le regioni “politiche” e artistiche italiane e francesi (del centro e del sud, in particolare): il percorso di individuazione degli archetipi maggiormente seguiti dai principi e dalla corte ha portato a rivedere ed aggiornare alcune delle interpretazioni storiografiche consolidate delineando nuovi itinerari di lettura e di ricerca.
La ricerca che verrà presentata in occasione della lezione del 27 ottobre 2016 e recentemente edita nel volume Il marchesato di Saluzzo tra gotico e rinascimento. Architettura città committenti (Viella, Roma 2015) ha intrecciato le testimonianze documentarie con la lettura dell’architettura e del tessuto urbano, considerandolo in primis come fonte e documento storico. Una chiave di lettura che dai principali centri del Marchesato, Saluzzo, Carmagnola, Revello e Verzuolo arriva ad approfondire e a individuare temi di studio inediti sulle residenze marchionali, i castelli di Saluzzo, Verzuolo, Revello, la Morra, Manta e Cardè e sulle più importanti case dei nobili della corte saluzzese. I cantieri religiosi del Quattrocento trovano spazio e approfondimento nei casi della collegiata e poi duomo di Saluzzo, la collegiata di Revello, Carmagnola e le chiese conventuali degli Agostiniani, Francescani e i Predicatori.
Il patrimonio edilizio analizzato attraverso le sue componenti, cantiere-committenza-maestranze, è un indicatore per la conoscenza dei fenomeni sociali, di un complesso sistema di relazioni stratificate; è il prodotto di un cantiere che innesca una serie di variabili infinite per una società, dalla richiesta di manodopera e di tecnici specializzati (architetti-scultori e mastri lapicidi), al valore economico degli spazi in un tessuto urbano o in quello generato dall’estrazione di materiali.

Silvia Beltramo, architetto, specialista e dottore di ricerca in Storia e Critica dei Beni Architettonici e Ambientali, è ricercatore e docente per il Politecnico di Torino. I suoi temi di studio e di ricerca sono legati alla storia dell’architettura e della città tra medioevo e prima età moderna. In particolare ha scritto numerosi studi e pubblicazioni scientifiche sull’architettura religiosa e sulla storia urbana medievale e moderna con particolare attenzione alle analisi del costruito, presentando gli esiti delle sue ricerche nell’ambito di prestigiosi convegni internazionali.
Ha dedicato particolare attenzione allo studio dell’architettura del marchesato di Saluzzo a partire dalla sua tesi di dottorato discussa nel 2004; è referente scientifico del progetto di ricerca su San Giovanni di Saluzzo dal titolo (2010-2013; 2014-2015) dal titolo La chiesa di San Giovanni e la cappella dei marchesi di Saluzzo: materiali, tecniche e geometrie di un cantiere medievale. Studi preliminari al cantiere di restauro per la diocesi di Saluzzo.
Dal 2009 al 2014 è stata membro e presidente della Commissione locale per il Paesaggio di Saluzzo e di quella della Valle Po (2010-2011). È referente scientifico, ideatore e coordinatore, insieme a Paolo Bovo, del progetto Saluzzo città storica e di paesaggio per il comune di Saluzzo. Ha inoltre organizzato e curato le giornate di studio Saluzzo città storica e di paesaggio, Saluzzo 20-22 novembre 2014, 5-6 novembre 2015.
Ha pubblicato i volumi Il marchesato di Saluzzo tra gotico e rinascimento. Architettura città committenti
(Viella, Roma 2015), L’abbazia cistercense di Santa Maria di Staffarda (L’Artistica, Savigliano 2010), La stratigrafia per la ricerca storica (Carocci, Roma 2009); ha curato con Paolo Cozzo L’accoglienza religiosa tra tardo antico ed età moderna (Viella, Roma 2013), e con Flavia Cantatore e Marco Folin, A Renaissance Architecture of Power. Princely Palaces in the Italian Quattrocento (Brill, Leiden 2015).

tel
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