L’Abbazia romanica di S. Valeriano fu costruita sul luogo di una più antica chiesa dedicata a S. Andrea riportata in un documento del IX secolo. L’attuale edificio di s. Valeriano dovrebbe risalire intorno alla data 1081, quando la famiglia Da Robbio cedette i terreni all’Ordine dei cluniacensi. Su modello delle più note abbazie derivanti da Cluny, anche quella di Robbio, fino alla fine XIV secolo, era affiancata da un chiostro (posto in direzione sud) e altri edifici, quando la comunità lasciò la sede. Il complesso di presentava in modo molto articolato, la chiesa aveva un tiburio ottagonale e vicino era eretto un campanile e un battistero (quest’ultimo probabilmente di fronte la facciata). Un documento del 1236 riporta anche la presenza delle reliquie di S. Valeriano, forse custodite in una antica cripta sotto la parte absidale.
La chiesa divenne sede parrocchiale fino al 1795, dall’inizio del XIX secolo la chiesa fu dismessa e utilizzata a magazzino. Della chiesa originaria restano ben visibili: la facciata a capanna realizzata un romanico lombardo, l’abside centrale e il fianco sinistro. Un impegnativo progetto di recupero e restauro, avviato circa vent’anni fa e durato una decina d’anni, ha riportato la chiesa a un nuovo splendore architettonico e di riuso dello spazio.