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Santuario di Maria Vergine Assunta

Diocesi di Alba ( sec. X )

Via Ravina, 12072, Gottasecca, CN

Situato nel cuore dell’Alta Langa, il santuario di Gottasecca, rimaneggiato ed ampliato in età barocca, affonda le sue origini all’incirca intorno al 998, quando fu fondata l’antica Pieve di cui rimangono tracce nel campanile e nel prospetto posteriore.
La facciata è caratterizzata da un timpano con un grande fregio centrale, affiancata da un mirabile campanile con due ordini di arcate, terminante con una cuspide a cipolla.
L’edificio è impostato su di un’unica navata su cui si aprono sei cappelle laterali.
Varcando la soglia lo sguardo del visitatore è immediatamente attratto dall’estesa e preziosa decorazione a stucco, realizzata nell’ambito del cantiere seicentesco, costituita da elementi architettonici come colonne tortili o in forma di cariatidi, motivi vegetali e figure a rilievo o a tutto tondo. Essa presenta una tale qualità di esecuzione e di raffinatezza da indurre ad escludere una realizzazione avvenuta ad opera di maestranze locali e ad ipotizzare invece la mano di artisti già stilisticamente più evoluti, forse luganesi o liguri.
Nel settore absidale campeggiano il mirabile altare maggiore in marmo policromo, sollevato su due gradini e fiancheggiato da due tele raffiguranti la Dormitio Virginis e l’Assunzione di Maria, la statua della Madonna Assunta, in marmo alabastro del 1636, un pregevole pulpito ottagonale riccamente decorato e quindici stalli corali ottocenteschi in legno. I quattro altari laterali accoglievano altrettante tele, purtroppo scomparse. L’attuale decorazione delle volte della navata centrale è stata realizzata tra 1886-1888 dal pittore Giovanni Borgna di Martiniana.

L’origine del curioso nome “Gottasecca” si deve ad un fatto leggendario: stando al racconto, presso il santuario, era anticamente collocata una lastra marmorea, oggi murata a fianco dell’altare maggiore, da cui scaturiva un olio miracoloso capace di guarire tutte le malattie.
Una donna lo avrebbe utilizzato per curare il proprio maiale ammalato e a causa della profanazione la sacra pietra smise di emettere il miracoloso unguento e seccò. Da tale avvenimento deriva pertanto il nome “Gutta sicca” (l’odierno Gottasecca), utilizzato anche per ribattezzare il paese, precedentemente chiamato Lavaniola.
Proprio con la ricostruzione seicentesca l’edificio divenne un santuario mariano pur mantenendo nei secoli la denominazione di Santa Maria della Plebe.
I segni tangibili della devozione sono purtroppo andati perduti, ma rimane memoria del fatto che numerosi cuori d’argento, ex voto ricamati e dipinti, immagini sacre stampate su carta testimoniavano la gratitudine di chi aveva ottenuto una grazia per intercessione della Vergine.
Nelle Relazioni parrocchiali sette e ottocentesche si ricorda che vi giungevano pellegrini anche dai paesi vicini e vi si svolgevano funzioni solenni o processioni per necessità particolari come siccità, malattie del bestiame, epidemie. In particolare veniva celebrata, il 15 di agosto, la festa dell’Assunzione.

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Accessibility
Lun-Dom chiuso

il bene è temporaneamente CHIUSO.

The building may be visited at the times indicated unless a religious function is in progress

Info

cathedral
Cattedrale di Alba
diocese
Alba
type of building
Santuari
address
Via Ravina, 12072, Gottasecca, CN
tel
0173 89125

Services

accessibility
unknown
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